"La Locandiera" in scena per beneficenza al Teatro Cristo Re

“La Locandiera” in scena per beneficenza al Teatro Cristo Re

“La Locandiera” in scena per beneficenza al Teatro Cristo Re

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martedì 07 Maggio 2013 - 16:06

La messa in scena della rappresentazione viene effettuata per sostenere a scopo benefico l’”Associazione di Solidarietà Sociale Rogazionisti Cristo Re Onlus”, nelle opere di carità e per il sociale. La Locandiera (1752) è da sempre definita l’opera più fortunata di Goldoni, nonché il vessillo del nuovo teatro, ove vengono soppiantati gli schemi obsoleti della commedia dell’arte che dominava da oltre due secoli

Andrà in scena il 10 e l’11 maggio, alle ore 20,30 presso il Teatro Cristo Re, la commedia teatrale “La Locandiera”, da Carlo Goldoni con l’adattamento a cura di Dino Parisi. L’idea di realizzare uno spettacolo teatrale a scopo benefico, nasce dallo stesso Dino Parisi e viene condivisa da un gruppo di attori amatoriali, uniti dalla stessa passione per il teatro.

La messa in scena della rappresentazione viene effettuata per sostenere a scopo benefico l’”Associazione di Solidarietà Sociale Rogazionisti Cristo Re Onlus”, nelle opere di carità e per il sociale.

La Locandiera (1752) è da sempre definita l’opera più fortunata di Goldoni, nonché il vessillo del nuovo teatro, ove vengono soppiantati gli schemi obsoleti della commedia dell’arte che dominava da oltre due secoli. Fin dalla sua prima rappresentazione (1753), essa è passata attraverso moltissime generazioni con vari versioni ed adattamenti, senza mai perdere i temi della sua attualità e modernità.

Mirandolina gestisce una locanda e civettando con i suoi clienti, al fine di tenerli a bottega, attua un narcisismo femminile principalmente nei confronti di due nobili: il Marchese di Forlimpopoli ed il Conte d’Albafiorita, i quali amano circondarla di mille attenzioni e complimenti. Tutti tranne un misogino Cavaliere dalle maniere secche e sgarbate che sopraggiunge un giorno alla sua locanda. Vi sono anche due commedianti Ortensia e Dejanira, due comiche di umili origini che si fingono nobildonne, per il gusto di sbeffeggiare i nobili ospiti della locanda e, per riscattarsi, ottengono il rispetto che possibilmente non le veniva offerto nella vita quotidiana, ma, soltanto Mirandolina intuisce subito l’imbroglio delle due.

Dando prova di una strategia seduttiva fredda e precisa, Mirandolina con la sua scaltrezza, farà cadere ai suoi piedi anche il Cavaliere, per poi deridere i suoi sentimenti. La vendetta opposta all’iniziale rifiuto è compiuta, e per liberarsi definitivamente dello scomodo corteggiatore, alla fine decide di sposare lo spasimante di sempre, il cameriere Fabrizio, promesso in sposo dal padre di lei prima che egli morisse.

Divertente e spumeggiante com’è nel suo genere, la commedia mantiene fedelmente il testo di Goldoni, con l’adattamento a cura di Dino Parisi (Fabrizio – cameriere di locanda) sarà interpretata da: Barbara Buccheri (Mirandolina – la locandiera), Nicola Rotondo (Cavaliere di Ripafratta), Pietro Briguglio (Conte d’Albafiorita), Orlando Caratozzolo (Marchese di Forlipopoli), Donatella Salvà (Ortensia – commediante), Francesca Vinci (Dejanira – commediante), Paolo Taormina (Servitore del Cavaliere), Franco Nicolosi (Servitore del Conte), con la partecipazione straordinaria del cantautore messinese Aldo Lo Faro (il Cantastorie) e Rebecca Pianese, Rosalaura Inferrera ed Elisabetta Pino della Scuola Studio Danza Metropol (nel ruolo di camerierine di locanda).

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