Terminal Tremestieri, il bilancio dei lavoratori è negativo. Speranze riposte sulla Comet

Terminal Tremestieri, il bilancio dei lavoratori è negativo. Speranze riposte sulla Comet

Marco Ipsale

Terminal Tremestieri, il bilancio dei lavoratori è negativo. Speranze riposte sulla Comet

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lunedì 03 Agosto 2015 - 22:26

Solo a marzo 2014 hanno ottenuto l’aumento fino a 10 mesi lavorativi ma hanno dovuto fare i conti con gli insabbiamenti del porto. La speranza di arrivare a 12 mesi nell’ambito della nuova gara, alla quale però la società non ha partecipato. E ora dovrà partire la trattativa col nuovo gestore…

Se dall’aprile 2006 ad oggi avessero lavorato per 12 mesi all’anno avrebbero potuto guadagnare in totale 101mila euro lordi in più a testa. E’ il risultato del report presentato in conferenza stampa dai lavoratori di Terminal Tremestieri, la società che ha gestito l’approdo a sud dalla sua nascita sino ad oggi e che si appresta a “passare la mano”, visto che l’unica offerta per la nuova concessione è stata presentata da un’altra società, la Comet.

E invece fino al 2013 hanno lavorato ogni anno da 6 a 9 mesi, dal 2014 hanno avuto l’aumento fino a 10 mesi ma hanno dovuto fare i conti con gli insabbiamenti del porto, rimasto chiuso per 72 giorni nel 2014 e per 83 giorni nel 2015. In totale hanno lavorato per 76 mesi su 112, una percentuale di circa il 67 %.

“Abbiamo iniziato con contratti a tempo determinato – spiega il segretario regionale di Fast Confsal, Nino Di Mento – coi quali si lavorava per tre mesi e poi si stava un mese a casa, durante il quale, almeno, avevamo i contributi figurativi della disoccupazione. Nel 2011 ci hanno proposto i contratti a tempo indeterminato, un part time ciclico verticale di 9 mesi all’anno, con 3 mesi senza alcun sussidio. Oggi la Terminal Tremestieri esce di scena senza aver detto nulla del futuro dei dipendenti e ci sono responsabilità di cui qualcuno dovrà rispondere”.

Le figure lavorative si suddividono in capi scalo, capi piazzale, assistenti, addetti al piazzale e operatori di biglietteria. “Quest’ultimi – ricorda Di Mento – sostituiti da personale Caronte e Tourist, i quali svolgevano da anni il proprio servizio a bordo delle navi sociali, come personale di camera. Tale operazione ha causato l'esclusione del personale già precario della Terminal Tremestieri, che si è aggiunto agli addetti al piazzale, registrando inoltre l'inserimento periodico di altre nuove unità lavorative e riducendo notevolmente il periodo annuale lavorativo del personale già presente. Solo a marzo 2014 si riuscì a bloccare il flusso di nuovi inserimenti attraverso un'azione sindacale che portò da 9 a 10 i mesi lavorativi, concordando la verifica dell'accordo per arrivare ad un vero contratto di 12 mesi subito dopo l'espletamento della gara per il rinnovo della concessione”. A quella gara, però, la Terminal Tremestieri non si è presentata. A breve, dunque, si aprirà un nuovo capitolo della vicenda, con nuovi interlocutori.

“Dovremo affrontare una nuova trattativa con la Comet – conclude Di Mento -, partendo dalla base che i lavoratori hanno dato tutto. Ci auguriamo che sia serena e che tenga conto dell’operato degli ultimi dieci anni. Altri discorsi sono prematuri perché non c’è ancora l’ufficialità dell’assegnazione provvisoria, che crediamo arriverà al massimo entro una settimana”. Ottimisti o pessimisti? “Da dichiarazioni informali, sembra che la Comet abbia intenzione di utilizzare tutti e 35 i lavoratori, così come previsto dalla clausola di salvaguardia. Per il resto, se il bilancio di questi dieci anni è stato negativo, pensiamo adesso di meritare una possibilità per migliorare sia noi e le nostre condizioni lavorative sia la società che gestisce il porto, con benefici per tutti”.

(Marco Ipsale)

2 commenti

  1. CastorinaCarmelo 4 Agosto 2015 06:48

    Invece di produrre ricchezza duratura per gli arenili della zona Sud, si è preferito costruire manufatti portuali molto “discutibili”… per le specifità naturali del luogo, che non si presta minmamente ad essere valorizzato con “Terminal”.Quando invece abbiamo una via del mare mai costruita che porta alla zona falcata con costi per la collettività sostenibili.Invece di dissipare denaro pubblico per togliere la sabbia che ad ogni evento mareale si depositerà sui fondli dello scalo di Tremestieri. Ma forse non è sabbia marina ma oro per le tasche di qualcuno……

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  2. CastorinaCarmelo 4 Agosto 2015 06:48

    Invece di produrre ricchezza duratura per gli arenili della zona Sud, si è preferito costruire manufatti portuali molto “discutibili”… per le specifità naturali del luogo, che non si presta minmamente ad essere valorizzato con “Terminal”.Quando invece abbiamo una via del mare mai costruita che porta alla zona falcata con costi per la collettività sostenibili.Invece di dissipare denaro pubblico per togliere la sabbia che ad ogni evento mareale si depositerà sui fondli dello scalo di Tremestieri. Ma forse non è sabbia marina ma oro per le tasche di qualcuno……

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