Inaugurato il nuovo anno accademico con la ministra Lorenzin, per rinsaldare il legame tra Sanità e Università

Inaugurato il nuovo anno accademico con la ministra Lorenzin, per rinsaldare il legame tra Sanità e Università

Inaugurato il nuovo anno accademico con la ministra Lorenzin, per rinsaldare il legame tra Sanità e Università

lunedì 30 Novembre 2015 - 13:22

Il Rettore Navarra ha rivolto all’esponente del governo Renzi un appello a farsi parte diligente perché il Ministero dell’Università e della Ricerca e la Conferenza dei Rettori delle Università Italiane possano essere invitati alle riunioni della Conferenza Stato-Regioni ogni qual volta gli argomenti discussi riguardino la sanità universitaria. LE FOTO DI SERENA CAPPARELLI

Dalle 13.20 di oggi , orario in cui il rettore Pietro Navarra ha pronunciato la formula di rito – è iniziato ufficialmente l’anno accademico 2015/2016. La cerimonia di inaugurazione si è svolta nell’ Aula Magna dell’Università, alla presenza della ministra alla salute Beatrice Lorenzin. Una presenza significativa la sua e fortemente voluta dai vertici dell'Ateneo peloritano, il cui obiettivo è quello di rinsaldare il legame tra università e sanità, tra scienza e ricerca.

A rivolgere il messaggio di di benvenuto alla ministra è stato ovviamente il "padrone di casa", il rettore Navarra: “Desidero esprimere i miei più sentiti ringraziamenti al Ministro della Salute Beatrice Lorenzin per avere cortesemente accolto il nostro invito. La sua presenza oggi in Aula Magna rappresenta per noi un segno tangibile della sua vigile attenzione verso l’importanza strategica che formazione e ricerca rivestono nel garantire al Paese una sanità sempre più rispondente ai bisogni di assistenza e di cura dei cittadini”.

“ L’anno in corso – ha proseguito Navarra – ha rappresentato un periodo di rifondazione dei rapporti tra sanità e università. Dopo una lunga gestazione avviata nell’autunno del 2013, nei primi mesi del 2015, sono stati firmati e poi pubblicati i Protocolli d’Intesa tra l’Assessorato alla Sanità e le Università di Messina, Palermo e Catania. Si tratta di un testo nel quale si riconosce una nuova filosofia dei rapporti tra Università e Regione. L’Università di Messina e l’Amministrazione Regionale hanno assunto il reciproco impegno per una collaborazione leale e paritaria finalizzata a realizzare un sistema integrato di alta formazione, di sviluppo della ricerca biomedica e clinica e delle connesse attività assistenziali, pur nel quadro della compatibilità delle risorse disponibili. Risorse alle quali l’Università di Messina, è bene ribadirlo ancora una volta, concorre non solo con il proprio patrimonio di tecnologia e infrastrutture, ma anche con la copertura di gran parte della spesa per il personale medico, tecnico-amministrativo e socio-sanitario”.

Il Rettore ha poi rivolto al Ministro Lorenzin un appello a farsi parte diligente perché il Ministero dell’Università e della Ricerca e la Conferenza dei Rettori delle Università Italiane possano essere invitati alle riunioni della Conferenza Stato-Regioni ogni qual volta gli argomenti discussi riguardino la sanità universitaria.

Navarra , dopo aver ripercorso un anno di Ateneo peloritano, ha tenuto a ringraziare il sottosegretario di Stato del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, Davide Faraone per la determinazione con la quale ha affrontato, coinvolgendo l’intero Ministero dell’Università e della Ricerca, la paradossale vicenda dei Corsi di Laurea in Medicina e Chirurgia e in Scienze Infermieristiche svolti in lingua rumena e organizzati presso l’Ospedale Umberto I di Enna da una fantomatica Fondazione in collaborazione con l’Università Dunarea de Jos di Galati. Faraone, che avrebbe dovuto presenziare alla cerimonia, all’ultimo momento è stato trattenuto da sopraggiunti impegni istituzionali.

Tra gli intereventi in scaletta anche quello del direttore generale dell’Ateneo, Francesco De Domenico , che dopo aver ringraziato il personale tecnico-amministrativo, si è soffermato sui punti chiave oggetto dell’ innovativa e qualitativa azione intrapresa dall’Amministrazione: carta dei servizi, contabilità economico-patrimoniale e riorganizzazione amministrativa, innovazione digitale e dematerializzazione, servizi linguistici, servizi bibliotecari, servizi informatici, appalti, contratti e servizi tecnici, servizi didattici, internazionalizzazione e ricerca, gestione risorse umane, trasferimento tecnologico, e rapporti con il territorio.

De Domenico ha poi voluto citare Henry Ford, affermando che ” qualità significa fare le cose bene quando nessuno ti sta guardando”, sottolinenando l’accezione del termine “Qualità” che non si limita alla sua dimensione tecnica, ma umana e comportamentale, come cambiamento della coscienza e dell’agire che diventa il vero carburante per il comportamento organizzativo solo se poggia su “mentalità e culture professionali” radicate e se è ancorata a valori forti dell’Amministrazione.

Mario Recupero, in rappresentanza del personale tecnico-amministrativo, ha dedicato il proprio intervento al nuovo assetto organizzativo dell’Ateneo come elemento portante del cambiamento ed il sig. Domenico Branca, in rappresentanza degli studenti, ha espresso la metafora della bilancia per descrivere la visione di un’Università caratterizzata dai principi di diritto e dovere.

La Prolusione ai corsi è stata tenuta dal prof. Giovanni Raimondo, ordinario del Dipartimento di Medicina Clinica e Sperimentale, che ha analizzato le nuove frontiere in medicina dei virus.

La cerimonia di inaugurazione dell’anno accademico è stata conclusa dal Ministro Lorenzin(vedi articolo a parte), che si è complimentata per i risultati raggiunti dall’Ateneo messinese e ha spronato i giovani a non perdere mai la “la voglia di mangiarsi il mondo” e ai professori di insegnare alle nuove generazioni di non arrendersi mai.

LE FOTO DI SERENA CAPPARELLI

2 commenti

  1. al ridicolo non c’è mai fine

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  2. al ridicolo non c’è mai fine

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