Appello di Accorinti ai colleghi sindaci: «Esponiamo tutti la bandiera della Pace»

Appello di Accorinti ai colleghi sindaci: «Esponiamo tutti la bandiera della Pace»

Appello di Accorinti ai colleghi sindaci: «Esponiamo tutti la bandiera della Pace»

lunedì 03 Novembre 2014 - 16:35

Il sindaco, per la ricorrenza del 4 novembre e a 100 anni dall'inizio della prima guerra mondiale, si rivolge a tutti i sindaci e propone di unirsi « in un gesto simbolico, silenzioso, nella memoria ed in nome di tutti i caduti in guerra, esponendo durante la cerimonia del 4 Novembre, la bandiera della pace»

“I cento anni dall’inizio della prima guerra mondiale – dichiara Accorinti – sono un’occasione per fermarsi a riflettere. Cento anni trascorsi in cui l’umanità ha conosciuto il flagello di due guerre mondiali, che hanno portato indicibili afflizioni all’umanità, e di tante altre guerre, molte delle quali ancora in corso. L’esperienza della guerra ha ferito in modo indelebile la coscienza collettiva. Una ferita sempre aperta, che ha come simbolo per eccellenza due delle più estreme aberrazioni umane: le bombe atomiche su Hiroshima e Nagasaki e i campi di concentramento nazifascisti. Ma, dagli abissi del profondo dolore e cordoglio, gli uomini hanno recuperato il senso dell’appartenenza ad un’unica famiglia umana e si sono riuniti insieme per tracciare un nuovo percorso per il popolo della terra; e superando differenze culturali, politiche e religiose hanno consegnato ai posteri la speranza della pace. Appena subito dopo la guerra nacquero l’ONU (1945), la Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo (1948), la Costituzione Italiana (1948) e a seguire tanti altri patti internazionali a tutela della vita e dei diritti, oltre che umani, dell’intero pianeta e di tutte le forme di vita.

I nostri padri costituenti affermarono in modo inequivocabile la scelta etica che la Repubblica nascente aveva assunto da quel momento in poi. All’articolo 11 della nostra Costituzione sancirono per sempre che ''l’Italia ripudia la guerra''.

Il pericolo di perdere questo patrimonio di consapevolezza è altissimo. Mi ritornano in mente le inquietanti ed emblematiche parole di Reagan: ''Il tenore di vita degli americani non è negoziabile''. Concetto assimilato da molte altre nazioni. Nei fatti molti Stati hanno violato questi accordi e continuano a calpestare tutti i diritti umani in nome di un presunto diritto più grande: quello di tutelare ed aumentare il proprio benessere a qualunque costo. Il risultato è l’arricchimento di pochi e l’impoverimento di gran parte del mondo. Risorse rubate, povertà, morte ed enormi flussi di migranti che scappano dagli orrori della guerra a causa delle politiche egoistiche occidentali. Mi piace invece ricordare le parole illuminate del nostro presidente della Repubblica e Capo delle Forze Armate, Sandro Pertini, che disse: ''Svuotate gli arsenali strumenti di morte. Riempite i granai fonte di vita''.

Mi piace ricordarle anche a voi tutti, amici sindaci. Perché abbiamo il dovere di ascoltare quell’esortazione e farla nostra, consapevoli delle enormi carenze con le quali siamo costretti ad amministrare le nostre città, chiedendo di riconvertire le enormi ed insopportabili spese militari in investimenti sulla scuola, sui servizi essenziali per i più deboli, compresi i nostri fratelli migranti, sulla messa in sicurezza dei territori, sulle infrastrutture essenziali che danno slancio ad economia e lavoro. Sulla scuola, in particolare, ci tengo a soffermarmi, perché vera fucina di pace, ricordando la Dichiarazione Universale dei Diritti Umani che all’art.26, comma 2, dichiara: ''L'istruzione deve essere indirizzata al pieno sviluppo della personalità umana ed al rafforzamento del rispetto dei diritti umani e delle libertà fondamentali. Essa deve promuovere la comprensione, la tolleranza, l'amicizia fra tutte le Nazioni, i gruppi razziali e religiosi, e deve favorire l'opera delle Nazioni Unite per il mantenimento della pace''.

Il grande compito della scuola è formare le nuove generazioni, i nuovi cittadini, insegnando lo spirito critico e la cultura della partecipazione e della nonviolenza con l’obiettivo di costruire una società consapevole dei propri diritti e doveri, nella quale le sottoculture mafiose non possano più attecchire. In questi anni i governi hanno progressivamente ridotto i finanziamenti erogati ai Comuni e noi Sindaci, avamposto dello Stato, siamo spesso lasciati soli in prima linea, impossibilitati a dare risposte, a poter soddisfare tutti quei diritti e servizi sacrosanti che i nostri concittadini ci chiedono giornalmente. Ottenere tutto questo attraverso la riconversione delle spese militari sarebbe un'enorme svolta spirituale e culturale che cambierebbe il corso della storia.

Liberiamoci finalmente dal timore di osare chiedere con forza che l’Italia (il cui patrono, San Francesco d’Assisi, è icona di pace e fratellanza fra tutti gli esseri viventi) diventi avanguardia di una nuova politica nonviolenta abbandonando per sempre la via della guerra e scegliendo la via della pace. In nome della libertà, dell’uguaglianza e della fratellanza tra tutti i membri della famiglia umana. Invito tutti noi – conclude il sindaco Accorinti – ad unirci in un gesto simbolico, silenzioso, nella memoria ed in nome di tutti i caduti in guerra, esponendo durante la cerimonia del 4 Novembre, la bandiera della pace”.

18 commenti

  1. Quando riapriranno i manicomi?

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  2. Quando riapriranno i manicomi?

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  3. io davvero mi stupisco nel pensare che qualcuno abbia impiegato minuti preziosi del proprio tempo per produrre un testo di una tale banalità e semplificazione stessa di un concetto che è certamente patrimonio di tutti e che nel 2014 solo pochi possono immaginare vada ribadito a mezzo lettera.

    sembra il festival dell’ovvio con l’aggravante che i nostri amministratori dovrebbero pensare ad impiegare meglio il loro tempo.

    un suggerimento per la prossima volta, basta scrivere “siamo contro la guerra e contro ogni forma di violenza”.

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  4. io davvero mi stupisco nel pensare che qualcuno abbia impiegato minuti preziosi del proprio tempo per produrre un testo di una tale banalità e semplificazione stessa di un concetto che è certamente patrimonio di tutti e che nel 2014 solo pochi possono immaginare vada ribadito a mezzo lettera.

    sembra il festival dell’ovvio con l’aggravante che i nostri amministratori dovrebbero pensare ad impiegare meglio il loro tempo.

    un suggerimento per la prossima volta, basta scrivere “siamo contro la guerra e contro ogni forma di violenza”.

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  5. Il concetto della bandiera della pace è un concetto universale che è il maggior dolore presente nel mondo, che causa solo danni sofferenze e tantissime cose che si sanno.

    Bisogna sempre esporre questi concetti SEMPRE W renato e chi come lui ha questi pensieri! e’ ovvio che deve fare anche il sindaco ma ne contempo fa bene a dire queste cose che dovremmo dire TUTTI cn le bandiere nei balconi e in tutti i posti!

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  6. Il concetto della bandiera della pace è un concetto universale che è il maggior dolore presente nel mondo, che causa solo danni sofferenze e tantissime cose che si sanno.

    Bisogna sempre esporre questi concetti SEMPRE W renato e chi come lui ha questi pensieri! e’ ovvio che deve fare anche il sindaco ma ne contempo fa bene a dire queste cose che dovremmo dire TUTTI cn le bandiere nei balconi e in tutti i posti!

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  7. Al solito, come ogni buon pacifista da strapazzo, renatino cita l’art. 11 della Costituzione in maniera monca, per fare credere ciò che non è.
    L’articolo in questione recita testualmente: L’Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali.

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  8. Al solito, come ogni buon pacifista da strapazzo, renatino cita l’art. 11 della Costituzione in maniera monca, per fare credere ciò che non è.
    L’articolo in questione recita testualmente: L’Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali.

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  9. Di certo, non proibisce la guerra per difesa della Nazione, del suo popolo e dei suoi interessi.
    Speriamo, quest’anno, di non dovere assistere alla triste pagliacciata dello scorso anno e, se dovesse capitare, che il pubblico reagisca sonoramente alle trovate di un xxxxxxxx che cerca di sviare l’attenzione della cittadinanza dai problemi reali.
    George

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  10. Di certo, non proibisce la guerra per difesa della Nazione, del suo popolo e dei suoi interessi.
    Speriamo, quest’anno, di non dovere assistere alla triste pagliacciata dello scorso anno e, se dovesse capitare, che il pubblico reagisca sonoramente alle trovate di un xxxxxxxx che cerca di sviare l’attenzione della cittadinanza dai problemi reali.
    George

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  11. LA MONNEZZA non si sa dove portarla e qualcuno trova il tempo per fare ridere i polli…

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  12. LA MONNEZZA non si sa dove portarla e qualcuno trova il tempo per fare ridere i polli…

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  13. Mi perdoni Luigi, il concetto espresso da Renato, sarà banale, semplificato e patrimonio di tutti”..Ma allora è’ lecito chiedersi: perché proliferano ancora le guerre e l’opinione pubblica fa poco per contrastarle? Su questo il Sindaco ha ragione e mostra coraggio.
    Da buon fondamentalista inconsapevole,poi però si far prendere la mano e…parte del cervello..e spara minchiate su gran parte delle altre cose. Ciò, in coerenza col PARADOSSO MESSINA, di cui in passato abbiamo fornito folte prove

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  14. Mi perdoni Luigi, il concetto espresso da Renato, sarà banale, semplificato e patrimonio di tutti”..Ma allora è’ lecito chiedersi: perché proliferano ancora le guerre e l’opinione pubblica fa poco per contrastarle? Su questo il Sindaco ha ragione e mostra coraggio.
    Da buon fondamentalista inconsapevole,poi però si far prendere la mano e…parte del cervello..e spara minchiate su gran parte delle altre cose. Ciò, in coerenza col PARADOSSO MESSINA, di cui in passato abbiamo fornito folte prove

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  15. Speriamo presto….

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  16. Speriamo presto….

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  17. Fiasco totale.
    George

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  18. Fiasco totale.
    George

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