Minori non accompagnati, il Comune fa un passo indietro e si offre solo come partner

Minori non accompagnati, il Comune fa un passo indietro e si offre solo come partner

Francesca Stornante

Minori non accompagnati, il Comune fa un passo indietro e si offre solo come partner

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martedì 27 Gennaio 2015 - 00:12

L'amministrazione ha deciso di non essere capofila del progetto da presentare al Ministero per intercettare fondi da destinare ad una struttura per l'accoglienza dei migranti minori non accompagnati. Pare ci sia già un progetto, a chiedere chiarimenti la consigliera Daniela Faranda.

Palazzo Zanca sceglie rinuncia al ruolo di attore protagonista e lascia campo libero nel delicatissimo settore dell’accoglienza dei minori stranieri non accompagnati. Il Comune di Messina non sarà capofila del progetto che entro il 31 gennaio dovrà essere presentato al Ministero per provare a intercettare una parte dei quasi 12 milioni di euro di fondi europei e nazionali destinati a realizzare e potenziare strutture che possano garantire servizi di ospitalità di alta qualità per i minori che sempre più numerosi sbarcano sulle nostre coste. L’avviso pubblico per la presentazione di progetti da finanziare a valere sul Fondo Asilo, Migrazione e Integrazione 2014-2020 – Assistenza Emergenziale “Miglioramento della capacità del territorio italiano di accogliere minori stranieri non accompagnati” è stato pubblicato lo dal Ministero dell’Interno lo scorso 23 dicembre, nei primi giorni di gennaio la Prefettura di Messina ha anche segnalato il bando, il Comune però ha scelto di percorrere una strada diversa e di non essere l’artefice del progetto.

L’Amministrazione Accorinti ha deciso di aderire solo ad un’eventuale richiesta di partnership, presentata in forma scritta e protocollata all’assessorato alle Politiche sociali di Palazzo Satellite, entro le ore 11 di giovedì 29. Il Comune risponderà sì all’eventuale richiesta di adesione alla partnership pervenuta prima in ordine temporale, fermo restando il superiore interesse dei minori. La richiesta di partnership dovrà essere corredata da un progetto di massima, completo di piano economico e attività da svolgere di competenza del Comune. Questo è quanto comunicato dall'Amministrazione comunale, che ha dato seguito in questo modo all’incontro che si è tenuto lo scorso lunedì, nella Sala Falcone Borsellino di Palazzo Zanca, con le organizzazioni sociali che operano nei servizi per l'immigrazione che hanno già partecipato e svolto progetti a valere su Fondi MSNA e, in subordine, anche quelle che, pur non avendo già svolto detti progetti, intendono aderire alla Rete per il reperimento di Fondi MSNA. Una scelta che sembra dettata in realtà dal fatto che ci sarebbe già un progetto pronto che vedrebbe insieme la coop Azione Sociale (che attualmente gestisce Casa Serena), la coop Santa Maria della Strada (nota per la gestione della Casa di Vincenzo) e il Circolo Arci Thomas Sankara (che già nel 2013 è stato parte attiva del progetto Sprar). Un incontro convocato appena tre giorni prima con una semplice mail inviata dal segretario della Consulta delle aggregazioni su input dell’assessore Nino Mantineo.

A sollevare perplessità e a chiedere chiarimenti è la consigliera comunale Ncd Daniela Faranda che ha indirizzato un’interrogazione al Sindaco Accoranti e alla Presidente del Consiglio Emilia Barrile per accendere i riflettori sulla questione. La consigliera evidenzia il fatto che tra i criteri di valutazione per l’attribuzione del punteggio alla voce “Esperienza e capacità tecniche del soggetto” verranno attribuiti da 0-8 punti per “Risultati conseguiti con i progetti realizzati nel periodo 2008-2014 dal soggetto proponente e dagli eventuali partner a favore dei MSNA” ed il Comune di Messina rientra a pieno titolo in questo criterio di valutazione avendo già ottenuto un finanziamento tra il 2010/11. Daniela Faranda vuole capire perché l'Amministrazione ha deciso di non partecipare come capofila all’Avviso pubblico emanato dal Ministero degli Interni, tenendo conto che il suddetto avviso pubblico prevedere l'attribuzione di punteggio per gli enti che avevano già ottenuto un finanziamento ministeriale per MSNA nei precedenti anni ed il Comune di Messina rientra tra questi e quali sono i motivi che hanno spinto l'Amministrazione comunale a protrarre i tempi dovendo, poi, ricorrere con "urgenza" a convocare le associazioni con una mail per il 19 gennaio.

Entro fine mese se ne saprà sicuramente di più perché ormai i tempi sono strettissimi. Entro due giorni i progetti dovranno essere sui tavoli dell’assessorato alle Politiche sociali.

Francesca Stornante

8 commenti

  1. Non presentare un progetto come municipalità in un settore così rilevante e’ a dir poco vergognoso. Davvero non riesco a capire quando il sindaco si deciderà a sostituire assessori e dirigenti responsabili dello sfascio del sociale in salsa accorintidea

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  2. Non presentare un progetto come municipalità in un settore così rilevante e’ a dir poco vergognoso. Davvero non riesco a capire quando il sindaco si deciderà a sostituire assessori e dirigenti responsabili dello sfascio del sociale in salsa accorintidea

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  3. Prima renatino si è fatto avanti per accogliere i clandestini, ben sapendo di non avere una struttura degna di questo nome.
    Messo di fronte alla incapacità sua ed lla pseudo-giunta ha preso atto ed ha calato le braghe, ricoprendo Messina di ridicolo e di vergogna.
    Tanto, tutte le volte che arriva una nave carica di clandestini, la città lo vede da subito: aumentano i questuanti ai semafori, aumentano gli scippi ed aumentano gli utilizzatori delle aree a verde trasformate in latrine a cielo aperto.
    Emblematico il silenzio complice dell’Avvocatooooooooo!!!!!!!!!
    Che aquallore!
    George

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  4. Prima renatino si è fatto avanti per accogliere i clandestini, ben sapendo di non avere una struttura degna di questo nome.
    Messo di fronte alla incapacità sua ed lla pseudo-giunta ha preso atto ed ha calato le braghe, ricoprendo Messina di ridicolo e di vergogna.
    Tanto, tutte le volte che arriva una nave carica di clandestini, la città lo vede da subito: aumentano i questuanti ai semafori, aumentano gli scippi ed aumentano gli utilizzatori delle aree a verde trasformate in latrine a cielo aperto.
    Emblematico il silenzio complice dell’Avvocatooooooooo!!!!!!!!!
    Che aquallore!
    George

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  5. Non sono clandestini, informati.

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  6. Non sono clandestini, informati.

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  7. mi scusi, non si tratta di clandestini. si tratta di persone. trovo irritante che la libertà di parola venga scambiata per possibilità di dire tutto quello che passa per la testa.

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  8. mi scusi, non si tratta di clandestini. si tratta di persone. trovo irritante che la libertà di parola venga scambiata per possibilità di dire tutto quello che passa per la testa.

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