Minori stranieri non accompagnati, il Comune sigla protocollo d'intesa per l'accoglienza

Minori stranieri non accompagnati, il Comune sigla protocollo d’intesa per l’accoglienza

Eleonora Corace

Minori stranieri non accompagnati, il Comune sigla protocollo d’intesa per l’accoglienza

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martedì 27 Maggio 2014 - 23:20

Il Comune sigla un protocollo d'intesa per l'accoglienza temporanea ai minori stranieri non accompagnati per garantirne un'assistenza più idonea in tempi brevi

Accoglienza minori non accompagnati. Un tema delicatissimo dentro quello altrettanto delicato delle migrazioni e dei diritti dei rifugiati. Mentre da tutta la Sicilia arrivano cronache drammatiche di minori in fuga, spesso vittime di malaffare e prostituzione o costretti a soggiornare in strutture non adeguate, Messina si attrezza per non farsi trovare impreparata, alla prossima occasione, che sia un altro sbarco o un trasferimento. Il Comune ha approvato un protocollo d’intesa per “regolare i rapporti tra il Comune e gli enti gestori di strutture emergenziali a bassa soglia per l’accoglienza temporanea di minori stranieri non accompagnati”.

“La Giunta Municipale – si legge nella delibera -premesso che: a seguito degli sbarchi e delle operazioni di salvataggio di cittadini extracomunitari nel mar Mediterraneo, la città di Messina è stata individuata quale centro di accoglienza temporanea e smistamento per i migranti la cui gestione è demandata alla Prefettura di Messina. Che per quanto concerne i minori stranieri non accompagnati, la competenza è in capo all’amministrazione comunale, che al fine di evitare promiscuità tra minori ed adulti la permanenza nella struttura di cui sopra deve essere limitata il più strettamente possibile. Che non sempre vi può essere la disponibilità immediata di idonee strutture per minori ove gli stessi possano essere ospitati. Che pertanto è necessario, nelle more dell’individuazione di idonee strutture, provvedere alla collocazione temporanea degli stessi presso strutture emergenziali di accoglienza a bassa soglia gestite da enti socio assistenziali ed associazioni senza fini di lucro”.

Se la gestione dei flussi migratori compete al Ministero degli Interni, infatti, l’accoglienza delle categorie cosiddette “protette” – donne in stato interessante e minori – spetta ai Comuni. Nel corso dei mesi in cui, da ottobre ad ora, anche Messina è stata catapultata direttamente sul fronte dei flussi migratori, il modo in cui sono stati trattati i minori ha spesso sollevato diverse polemiche. Polemiche tra la Prefettura e il Comune, con la prima che ha bacchettato il dipartimento dei servizi sociali. Problemi con i minori dinegati, che ne ha visto sei di loro finire a Mineo, l’autunno scorso, e solo dopo essere riconosciuti minori, in seguito all’intervento anche giuridico dell’avvocato e membro del circolo Arci Thomas Sankara, Carmen Cordaro. Tra i soggetti che si sono resi maggiormente disponibili per l’accoglienza dei minori non accompagnati, ci sono le suore dello Spirito Santo e l’associazione Ai.Bi. I ragazzini più piccoli generalmente sono stati accolti nelle strutture dell’Ai.bi – compresa la madre del bambino divenuta simbolo del secondo sbarco sul molo di Messina – mentre gli adolescenti hanno trovato un posto – e più di un sorriso – allo Spirito Santo. Ai minori qui ospitati, dei volontari assicurano due volte la settimana un corso di italiano. Proprio a questi due enti, ci dichiara l’esperta e mediatrice del Comune Clelia Marano, è rivolto il protocollo d’intesa. Il Comune si impegna, così, a corrisponde all’ente contraente una retta giornaliera per minore ospitato di 20 euro .Tale retta verrà corrisposta posticipatamente mensilmente su presentazione di fattura o nota contabile.

Nella delibera vengono specificati i compiti richiesti: “Ospitare temporaneamente, in attesa di idonea collocazione in strutture accreditate. Si impegna ad assicurare una sistemazione decorosa nell’alloggio, con obbligo d tener conto dell’età e del sesso. Somministrare un vitto adatto per qualità e quantità alle esigenze dei minori (prima colazione, pranzo, merenda, cena). Stipulare l’apposita polizza assicurativa a favore dei minori contro gli infortuni e per responsabilità civile. Assicurare il controllo sanitario dei minori in raccordo con le strutture pubbliche competenti per i vari interventi. Assicurare il servizio di lavanderia e stireria. Assicurare effetti personali e vestiario decoroso. Assicurare l’uso corretto e attivo del tempo libero. Assicurare al minore la possibilità di contattare anche telefonicamente parenti o persone di riferimento ovunque residenti”.

Eleonora Coracae

2 commenti

  1. COMMENTO APERTO A RENATO ACCORINTI. Caro sindaco mi pare lo spazio giusto per scrivere sui SERVIZI SOCIALI e ricordarti hai fatto nascere un topolino, cioè i DIECI BANDI di gara per un importo totale di €10.455.581, che debbano dare assistenza a 1.900 messinesi bisognosi, con il vincolo di occupare 459 operatori. L’unica novità, contestata da un Sindacato pronto a difendere SOLTANTO i lavoratori delle “solite” Coooperative Sociali, è un IMPORTO messo a gara suddiviso in due parti, una fissa, riguardante la spesa per i 450 lavoratori, così facendo si pensa di garantire la continuità occupazione, una variabile, inerente ai costi di gestione per il PREGETTO elaborato dalla Giunta, questa selezionerà i vincitori delle gare, stabilendo il criterio dell’offerta più vantaggiosa, commentavo in un altro articolo, COME FACCIAMO CON I NOSTRI CARI, quando le badanti selezionate ci garantiscono i servizi da noi richiesti, cioè il nostro PROGETTO. Come sapete i SINDACATI sono rabbiosi, intanto perchè RENATO sindaco come fa Matteo RENZI non li ha coinvolti nella stesura dei bandi, poi perchè gli articolati non garantiscono le “solite” cooperative sociali e i “soliti” lavoratori. Caro RENATO a MARIEDIT non bastano queste novità, responsabili dell’incazzatura sindacale, pensavo alla LIBERA SCELTA dei 1.900 assistiti fra le istituzioni socio assistenziali, private e pubbliche, iscritti all’albo regionale. La LIBERA SCELTA, come facciamo con i nostri cari in difficoltà, è l’unico sistema che metta in competizione gli operatori del settore. Caro RENATO, questo mi aspettavo per realizzare quel CAMBIAMO MESSINA DAL BASSO.

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  2. COMMENTO APERTO A RENATO ACCORINTI. Caro sindaco mi pare lo spazio giusto per scrivere sui SERVIZI SOCIALI e ricordarti hai fatto nascere un topolino, cioè i DIECI BANDI di gara per un importo totale di €10.455.581, che debbano dare assistenza a 1.900 messinesi bisognosi, con il vincolo di occupare 459 operatori. L’unica novità, contestata da un Sindacato pronto a difendere SOLTANTO i lavoratori delle “solite” Coooperative Sociali, è un IMPORTO messo a gara suddiviso in due parti, una fissa, riguardante la spesa per i 450 lavoratori, così facendo si pensa di garantire la continuità occupazione, una variabile, inerente ai costi di gestione per il PREGETTO elaborato dalla Giunta, questa selezionerà i vincitori delle gare, stabilendo il criterio dell’offerta più vantaggiosa, commentavo in un altro articolo, COME FACCIAMO CON I NOSTRI CARI, quando le badanti selezionate ci garantiscono i servizi da noi richiesti, cioè il nostro PROGETTO. Come sapete i SINDACATI sono rabbiosi, intanto perchè RENATO sindaco come fa Matteo RENZI non li ha coinvolti nella stesura dei bandi, poi perchè gli articolati non garantiscono le “solite” cooperative sociali e i “soliti” lavoratori. Caro RENATO a MARIEDIT non bastano queste novità, responsabili dell’incazzatura sindacale, pensavo alla LIBERA SCELTA dei 1.900 assistiti fra le istituzioni socio assistenziali, private e pubbliche, iscritti all’albo regionale. La LIBERA SCELTA, come facciamo con i nostri cari in difficoltà, è l’unico sistema che metta in competizione gli operatori del settore. Caro RENATO, questo mi aspettavo per realizzare quel CAMBIAMO MESSINA DAL BASSO.

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