Ha avuto breve vita la scritta polemica incisa sul muro accanto ai cancelli del PalaNebiolo dell'Annunziata. Questa mattina alle 9.30, dopo l'intervento del Nucleo Decoro, era di nuovo tutto grigio e pulito.
“Gli alluvionati senza tetto, i clandestini nel palazzetto”.
Fino a stamattina, chiunque fosse passato dallo stradone che conduce al Pala Nebiolo dell’Annunziata avrebbe potuto leggere questa frase a caratteri cubitali.
Proprio lì, al di sotto dell’Istituto d’arte Basile e a pochi metri dal cancello della ormai nota palestra.
In effetti, le polemiche di alcuni cittadini messinesi circa l’arrivo degli ormai 80 profughi provenienti da Pozzallo erano cominciate da diversi giorni.
Già nell’ultimo Consiglio della V Circoscrizione erano emerse alcune lamentele da parte di genitori che si sentivano poco sicuri a lasciar andare a scuola le proprie figlie.
Poi, a questi, si erano aggiunti i tanti concittadini che ritenevano ingiusta la disparità di trattamento tra i profughi accolti e gli alluvionati della tragedia di Giampilieri.
Lamentele, considerazioni, scritte a cui stamani la squadra del Nucleo Decoro, guidata da Biagio Santagati, insieme all’arch. Maria Canale (Dipartimento Manutenzione Ordinaria e Straordinaria) ed all’arch. Claudia Midili, ha posto fine con una pennellata grigio scuro.
Veronica Crocitti
@VCrocitti
Lasciando perdere la pittura usata per coprire ,che ha imbrattato ancora di piu il muro. Questa gente ha ragione, i clandestini devono essere riportati a casa,basta con questa scusa banale di rifugiati politici. I clandestini a casa, dobbiamo invece occuparci di Messina e dei suoi cittadini che non sono rifugiiati politici,pagano le tasse e non hanno nulla in cambio.
Vergogna a chi ha scritto quelle cose! Ricordiamoci che sono essere umani che sono sfuggiti alla morte per miracolo, e non sautini
Ti dirò di più, perché rimpatriarli e spendere ancora soldi che invece potrebbero essere utilizzati per la nostra civile comunità, seguiamo direttamente i consigli di Borghezio che con tutti questi immigrati corriamo il rischio di diventare come gli stati uniti o la germania!
E come non essere daccordo?
Fa più scena proporsi come benefattore che come serio amministratore della cosa pubblica.
Vero, Tino (come lo chiamavamo anni fa)?
Pazientate fino a Dicembre.