Patto di stabilità 2012, il ministro Grilli firma la deroga per la Sicilia. Possibili effetti positivi anche per Messina

Patto di stabilità 2012, il ministro Grilli firma la deroga per la Sicilia. Possibili effetti positivi anche per Messina

Patto di stabilità 2012, il ministro Grilli firma la deroga per la Sicilia. Possibili effetti positivi anche per Messina

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venerdì 05 Ottobre 2012 - 08:44

L’assessore regionale all'Economia Armao: « E' un ottimo risultato che viene fuori da un negoziato serrato con il ministero dell'economia e con la Ragioneria generale dello Stato e che ha riconosciuto le ragioni della Sicilia»

Il ministro dell'Economia, Vittorio Grilli, ha firmato l'intesa con la Regione siciliana che consentirà di derogare al Patto di stabilità 2012. Potranno così essere sbloccati 600 milioni da destinare alla spesa e 300 «milioni per impegni su investimenti futuri. Parte di queste somme potrebbero arrivare al Comune di Messina, ma dipenderà anche dall'abilità della classe politica locale ad intercettare le risorse sbloccate a Palermo.

«E' un ottimo risultato che viene fuori da un negoziato serrato con il ministero dell'economia e con la Ragioneria generale dello Stato e che ha riconosciuto le ragioni della Sicilia», ha commentato l'assessore all'Economia, Gaetano Armao.

«E' stato annunciato anche il prossimo sblocco di somme dovute alla Regione per il comparto sanitario per circa 200 milioni. Questi provvedimenti – ha continuato Armao – danno atto del percorso di risanamento e riduzione della spesa che la Regione siciliana ha portato avanti, porta avanti e dovrà continuare a portare avanti. Su questo solco, dopo la delibera sulla revisione della spesa, è stata emanata e inviata a tutti gli enti e società partecipate la direttiva che rende operativa la revisione. Siamo la prima Regione d'Italia a dare piena attuazione alla spending review, contenendo i costi».

«Tuttavia – ha spiegato ancora l’assessore regionale è necessario puntare agli investimenti. Di quest'ultimo tema ho parlato, anche nel ruolo di coordinatore della commissione affari comunitari e internazionali della Conferenza dei Presidenti delle Regioni, con il ministro Barca, per tornare a chiedere che le spese per i fondi europei siano esclusi dal patto di stabilità e che anzi sia raddoppiata la quota di esenzione del confinanziamento dei fondi europei. Se ciò non dovesse avvenire, ci troveremmo costretti a scegliere tra l'assurda alternativa di perdere i fondi europei o sforare il patto di stabilità. Il governo della Regione, in questo caso darà priorità all'impegno dei fondi europei. La deroga al patto, intento, darà una prima risposta a questioni fondamentali per le imprese, la scuola, le famiglie, gli enti locali».

4 commenti

  1. a dimostrazione che è tutto un giocolo politico.A questi signori ovviamente non conviene che la Sicilia già fallita, fallisca ufficialmente; ma per loro convenienza, non certo per quella dei cittadini contribuenti

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  2. COMMENTO SCRITTO A DUE MANI. La deroga al patto di stabilità è una buona notizia per i siciliani della FORMAZIONE PROFESSIONALE, sia per quelli che da maggio non ricevono lo stipendio, ma anzitutto per quelli che da gennaio aspettano di beneficiare di una delle tante casse integrazioni vigenti. Delle difficoltà finanziarie della FORMAZIONE causate dal patto di stabilità, parlò Nino DI LORENZO, presidente dell’ECAP,l’ente di formazione prima della CGIL,oggi nell’area del centrosinistra del PARTITO DEMOCRATICO vicino a Francantonio GENOVESE, ad un’assemblea di presentazione dei nuovi organismi di governo dell’ERFAP, di emanazione della UIL,insieme alla nuova vice presidente,la messinese Liliana IMBESI,candidata del PD nel 2008 in una delle liste per la FINOCCHIARO. Quindi il subentro negli enti di formazione della UIL è ufficiale, avviene a pochi giorni dalle regionali,e insieme alla deroga al patto di stabilità fa tirare un sospiro di sollievo ai candidati PD sparsi per l’isola e legati a questo mondo, ma anche a CROCETTA, prevedo lunedì sondaggi a lui favorevoli. E’ un modo di raccogliere consenso elettorale leggittimo ma che non condivido per niente,proprio per niente, non ci vedo l’interesse generale in una FORMAZIONE PROFESSIONALE del nulla, di cui oramai tutti hanno preso le distanze,tranne che nelle vicinanze del voto. I candidati di MUSUMECI e MICCICHE’,che raccoglieranno le briciole del voto in questo settore, quelli che hanno criticato la riforma di CENTORRINO,tecnico dell’area PD,non hanno nulla da ridire? In questo tempi di magra vanno bene anche le briciole per superare lo sbarramento del 5%.

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  3. ma lei pensa che si vincono le elezioni con i quarantaquattro ..voti della formazione professionale? No egregio signore,si vincono con altro tipo di intrallazzo,e con gli “s”galoppini elettorali che bussano porta a porta,promettono mare e monti e poi vanno “alla cassa” dell’eletto ,lasciando il cittadino cornuto e contento.

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  4. Caro BURRASCANU, quarantaquattro gatti in fila per 227 fanno diecimila formatori sparsi in tutta la Sicilia, a cui devi aggiungere parenti e amici, ma anzitutto quel fiume di giovani e meno giovani siciliani, disoccupati o che hanno perso il lavoro, che passano dai CENTRI PER l’IMPIEGO, il vecchio collocamento, e dai CORSI DI FORMAZIONE, niente male come numero su cui pescare in modo sicuro, che fa gola a chi fa politica di mestiere.

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