La parrocchia di Torre Faro: “La chiesa e il campanile sono sicuri”

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martedì 11 Ottobre 2016 - 06:54

Andrea Risitano, componente del Consiglio affari economici della parrocchia, interviene dopo che un nostro lettore, Giorgio L’Abbate, aveva fotografato la caduta di calcinacci dal campanile

“Il sistema strutturale della chiesa parrocchiale di Torre Faro è totalmente sotto controllo”. Lo dice Andrea Risitano, componente del Consiglio Affari Economici della Parrocchia, in risposta alla foto inviata da un nostro lettore, Giorgio L’Abbate, sulla caduta di calcinacci dal campanile.

“Il parroco ed i Consiglio Affari Economici – dice Risitano – si sono sempre prodigati ad eliminare tutti i possibili pericoli, intervenendo molte volte sulla struttura che se visibilmente manifesta delle crepe non incidono sull’intero sistema strutturale. La chiesa è stata edificata nel 1934, su quella precedente del 1702, e si è sempre provveduto al mantenimento e alla cura del manufatto; alcuni interventi nel 1988 con cantieri di lavoro e altrettanti con il sostegno della Comunità Parrocchiale. Siamo consapevoli che bisogna intervenire in modo radicale sulle facciate, ma questo comporta una spesa abbastanza elevata che la Comunità al momento non può sostenere. Per questo abbiamo presentato progetti di finanziamento alla Regione Siciliana la quale ha escluso qualsiasi possibilità di intervento. Ciò nonostante siamo sempre intervenuti adeguatamente e tempestivamente”.

Acqua sul fuoco anche per la sicurezza delle campane. “Sono sempre sotto monitoraggio tecnico, è matematicamente impossibile un caduta perché le campane non sono rette da cinghie, l’ultimo controllo tecnico risale ad un mese fa, i controlli consistono in manutenzione elettrica e strumentale e strutturale, quest’anno sono state spese circa 5mila euro di manutenzione a seguito di danni provocati da disomogeneità elettrica. Come Consiglio degli Affari Economici – conclude Risitano – ci preoccupiamo parecchio dello stato dei luoghi, ce ne prendiamo cura e responsabilità e anzi vorremmo poter riuscire al meglio, ma la realtà ci porta a confrontarci con lo stato economico della Comunità che è enormemente generosa e ci sostiene nelle iniziative”.

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