Acr Messina salvato in extremis: presentata la domanda d’iscrizione incompleta

Acr Messina salvato in extremis: presentata la domanda d’iscrizione incompleta

Acr Messina salvato in extremis: presentata la domanda d’iscrizione incompleta

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martedì 12 Luglio 2011 - 11:26

Saltata la missione romana del duo Martorano-Ficara, è stato mandato un fax a pochi minuti dalle ore 12. Adesso, in dieci giorni, l’attuale proprietà dovrà trovare un accordo con i gruppi interessati per cedere il club. Non ci sono alternative

Il Messina ha formalizzato in extremis, poco prima del termine delle ore 12, la richiesta di iscrizione al prossimo campionato di serie D. Dopo gli ultimi, concitati giorni, l’attuale proprietà rappresentata da Bruno Martorano e Nuccio Ficara ha inviato un fax per formalizzare la domanda di partecipazione alla stagione 2011/2012. Dopo avere annunciato una spedizione a Roma per definire tale passaggio, il gruppo reggino ha preferito non partire per la Capitale lasciando fino all’ultimo istante in bilico il futuro della società giallorossa.

Un intervento finale congiunto dell’intermediario Lello Manfredi e di alcuni rappresentanti dei club organizzati avrebbero determinato la successiva decisione: presentare la domanda incompleta, salvando la squadra da una fine a quel punto certa, e proseguire le trattative per la cessione del club. Non si conoscono ancora i documenti non allegati alla domanda. All’appello mancano certamente le liberatorie dei calciatori che attendono ancora il saldo delle vertenze. La cartella di riferimento dell’Acr sarà certamente scarna ma con il passaggio odierno la compagine biancoscudata non figurerà tra le società che hanno rinunciato alla D.

Ancora un’iniezione di tempo dunque per cambiare il corso di un Messina che non sembra avere pace dal punto di vista gestionale. La Commissione di Vigilanza sulle società dilettantistiche esprimerà un primo parere il 19 luglio, che potrà essere ribaltato, qualora fosse negativo, entro il termine ultimo del 22 luglio (il 26 il nuovo parere della Covisod). Ancora dieci giorni di lento calvario dunque, prima di sapere se per l’Acr ci sarà ancora un futuro. Gli scenari che a questo punto si prospettano sono tre.

– Quello sperato dai tifosi: Martorano e Ficara trovano un accordo con il gruppo messinese per la vendita della società e passano la mano (con un disimpegno totale o parziale). I contatti permangono ma ci sarebbe ancora parecchia distanza tra domanda e offerta, sia dal punto di vista delle condizioni economiche che, soprattutto, sulle questioni amministrative gestionali. Oltre alla nota zavorra debitoria costituita dai conti non sanati del passato, in fase di analisi della documentazione societaria sarebbero state rilevate anche alcune anomalie di carattere fiscale. La cordata che fa riferimento a Paolo Siracusano chiede determinate garanzie, ma la prima richiesta ufficiale sarebbe stata rigettata.

Cessione ad un altro gruppo. In cima alla lista ci sono i soggetti rappresentanti dall’ex Dg dell’Ebolitana, Antonio Ciccarone. Una pista che la tifoseria non accoglierebbe allo stesso modo di quella locale. Anche in questo caso però, devono materializzarsi le condizioni ideali affinché possa avvenire il cambio al timone. Questa è l’ipotesi “preferita” da Martorano e Ficara.

Non si concretizza alcuna trattativa e la società rimane in mano ai reggini. A quel punto, questi stessi, potranno integrare la domanda, come detto entro dieci giorni, con la documentazione richiesta e andare avanti, oppure lasciare cadere tutto così come stavano per fare prima del colpo di coda finale. Andare avanti con Martorano e Ficara è un’ipotesi che al momento non viene presa in considerazione dai club organizzati.

La società ha diramato (vedi in basso) un comunicato ufficiale. L’unica certezza in questo momento è determinata dall’allungarsi della sofferenza per una società che viene mantenuta in vita solo dalla passione di pochi. La speranza è che dopo aver salvato la squadra, si riesca a salvare anche quel briciolo di dignità rimasta dopo anni di chiacchiere e cattive figure. Una fine ingloriosa che chi ha cuore i colori giallorossi non merita.

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