Il Presidente del Parco dei Nebrodi rilancia l'aeroporto a Torre del Lauro

Il Presidente del Parco dei Nebrodi rilancia l’aeroporto a Torre del Lauro

Il Presidente del Parco dei Nebrodi rilancia l’aeroporto a Torre del Lauro

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venerdì 06 Novembre 2015 - 22:50

Durante la riunione svolta presso la sede di Palazzo Gentile dell'Ente Parco dei Nebrodi finalizzata alla costituzione di un'Agenzia di Sviluppo Territoriale, il presidente Giuseppe Antoci ha rilanciato la proposta di realizzazione di un'aeroporto: la scelta è ricaduta su Caronia dove nel territorio della frazione di Torre del Lauro esiste già un'aviosuperficie.

La riunione indetta da Giuseppe Antoci, il presidente del Parco dei Nebrodi, finalizzata alla costituzione di un'Agenzia di Sviluppo Territoriale in grado di operare come soggetto unico per competere con la sua sovraterritoriale a conquistare gli ultimi fondi ad erogazione comunitaria potrebbe segnare il passo decisivo per il "decollo" del comprensorio.

Decollo, e mai parola risulta essere più appropriata, poiché nel corso della riunione svoltasi presso Palazzo Gentile di Sant'Agata di Militello, sede centrale dell'Ente, si è avanzata la proposta di puntare decisi per la realizzazione di un'aeroporto raccogliendo unanimi consensi da parte degli amministratori presenti.

Una soluzione che sconfingerebbe la condizione di emarginarietà dell'area nebroidea attraverso la creazione di una infrastruttura ritenuta vitale per la crescita dell'economia e del turismo, troppo distante dagli scali presenti nell'isola e mal collegata con quelli d'oltre Stretto.

Tramontate le ipotesi di Castell'Umberto e di un'area compresa tra Torrenova e Capo d'Orlando, si punterà su Caronia: anzi più esattamente sulla piana di Torre del Lauro dove già esiste un'aviosuperficie privata che dista appena 3 km da Acquedolci e tra i primi effetti potrebbe portare alla riapertura dello svincolo autostradale del Furiano.

Il presidente Antoci ha illustrato ai sindaci presenti l'ipotesi progettuale che si candida a sede naturale per un aeroporto anche per la conformazione del territorio in cui realizzare piste per 1800 metri che garantirebbero l'atterraggio e la partenza di velivoli in grado di sostenere voli internazionali come il più noto e diffuso Boeing 747, ma anche gli Airbus A320 in uso nell'Est Europa e dalle compagnie low cost, e i DeHaviland-Bombaridier molto diffusi in Nord America. Inoltre sarebbe una sede ideale per ospitare una base operativa per gli aerei del servizio anti-incendi (Canadair).

L'attuale aviosuperficie è lunga 840 metri ed è in terra battuta, interamente parallela alla costa nord della Sicilia confinando con la spiaggia distante appena una sessantina di metri. Sul posto sono stati effettuati numerosi sopralluoghi degli ufficiali dell'Aeronautica Militare, da ingegneri esperti in aviazione e si sono raccolti dati utili sulle caratteristiche geografiche del sito come l'orientamento e le velocità dei venti.

La collocazione geografica del sito di Torre del Lauro è ritenuta anche ideale per le distanze dai centri abitati limitrofi, ma anche in considerazione di un ampio orizzonte turistico che coprirebbe in un raggio di circa 100 km ad Est l'area fino a Milazzo e Barcellona, e analogamente ad Ovest l'area di Cefalù e Termini Imerese.

Inoltre, anche le Isole Eolie risulterebbe più vicine anche per la prevista nascita di tre importanti strutture portuali a Capo d'Orlando, Sant'Agata di Militello e Santo Stefano di Camastra.

(Giuseppe D'Amico)

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