Doveva essere la rivoluzione e invece Messina rischia di perdere anche i 4 milioni per il porta a porta

Doveva essere la rivoluzione e invece Messina rischia di perdere anche i 4 milioni per il porta a porta

Francesca Stornante

Doveva essere la rivoluzione e invece Messina rischia di perdere anche i 4 milioni per il porta a porta

Tag:

giovedì 13 Agosto 2015 - 23:48

La consigliera Antonella Russo ripercorre le tappe del lungo iter che avrebbe dovuto portare in città il finanziamento di 4 milioni di euro per avviare la raccolta porta a porta. La Regione minaccia di revocare le risorse se Palazzo Zanca non espleterà tutti i passaggi amministrativi al più presto.

“Questo foglio di carta ha un valore straordinario, la rivoluzione nei rifiuti adesso può finalmente iniziare”. Con queste parole, un anno fa, il sindaco Renato Accorinti accoglieva la firma del decreto di finanziamento della raccolta porta a porta. Era il 29 agosto e l’assessore Daniele Ialacqua era tornato vittorioso dall’ennesima trasferta palermitana con un risultato importante ed economicamente necessario per dare una scossa alla gestione rifiuti messinese. Un finanziamento da 4 milioni di euro che doveva servire per acquistare tutto il necessario per avviare il progetto porta a porta per circa 60 mila cittadini, si contava di riuscire a partire entro i primi mesi del 2015, nel frattempo è trascorso un anno e oggi si scopre che Messina rischia di perdere anche questa opportunità.

Ad accendere i riflettori sulla questione è stata la consigliera comunale Antonella Russo che ha ricostruito il travagliato iter di questo progetto che rischia di trasformarsi in un fallimento. E prima che sia troppo tardi la consigliera del gruppo misto prova a suonare la sveglia all’amministrazione per capire come intende muoversi visto che la Regione sta tenendo il fiato sul collo e ha avvisato che senza alcuni atti amministrativi toglierà le risorse al Comune di Messina.

Con dati e documenti alla mano Antonella Russo ha dimostrato che il finanziamento rischia fortemente di essere revocato per inadeguatezza e ritardi da parte di chi dovrebbe rispettare tutti i dettami del decreto regionale di finanziamento. A disposizione ci sono 4.766.566,60 euro, di cui 3.794.811,15 euro finanziati dalla Regione attraverso fondi Po Fesr 2007/2013 di cui 971.755,45 euro a carico del Comune. Proprio per questa parte la Regione aveva indicato all’amministrazione la strada da seguire, ovvero produrre una delibera di Consiglio comunale che impegnasse le somme e inviare al Dipartimento Rifiuti regionale i contratti di fidejussione e di assegnazione della gara per l’acquisto del materiale necessario per la raccolta. Un percorso che ufficialmente sarebbe potuto iniziare il 16 gennaio, quando da Palermo è stato trasmesso il decreto di finanziamento definitivo che nel frattempo era passato al vaglio della Corte dei Conti regionale. Inizialmente l’amministrazione aveva deciso di appioppare i 971 mila euro nella Tari, facendo dunque pagare ai messinesi l’avvio del porta a porta, poi è arrivata la rinegoziazione dei mutui che ha liberato somme che sono state destinate a questo scopo. Ma dove sono i documenti che chiedeva la Regione? Se lo chiede Antonella Russo, soprattutto alla luce del fatto che la Regione minaccia la revoca del finanziamento e l’assessore Ialacqua risponde a questa eventualità invocando l’aiuto di consiglio comunale e deputazione messinese.

Non serve nessuna fanfara e nessuna mobilitazione, siamo ancora in tempo per tirare dai capelli questo finanziamento e non possiamo permetterci di perderlo per insipienza” dichiara Antonella Russo che ripercorre le tappe della vicenda.

«Ad oggi il decreto regionale del 10 ottobre 2014, trasmesso all’Amministrazione il 16 gennaio 2015, non è stato ancora attuato a causa di inadempimenti del comune di Messina, tra i quali: la mancata stipula del contratto di fideiussione bancaria a garanzia del buon fine del finanziamento regionale, il mancato inserimento delle somme poste a carico del comune di Messina nel bilancio di previsione (ancora non trasmesso al Consiglio comunale per la sua approvazione, nonostante la scadenza del relativo termine), il mancato invio in Dipartimento regionale della delibera di Consiglio comunale di impegno della predetta somma, posta a carico del Comune nel quadro economico. La mancanza di tali atti, propedeutici alla definizione della procedura di finanziamento regionale, comporta la mancata emissione e pubblicazione del bando pubblico di affidamento del servizio di raccolta “porta a porta” finanziato dalla Regione Sicilia, nonostante l’Assessore Ialacqua affermi che “sono in corso le procedure di pubblicazione del bando di gara per l’affidamento del servizio” e la mancata completa esecuzione della fornitura oggetto di finanziamento, che per decreto regionale deve terminare necessariamente entro il 31 dicembre di quest’anno».

Per la consigliera appare oltremodo chiaro come, nonostante i proclami ed il finto ottimismo dell’assessore al ramo, la città rischia seriamente di perdere un finanziamento fondamentale per l’attivazione del servizio di raccolta differenziata porta a porta, che avrebbe ricadute molto positive sulle tasche dei cittadini messinesi, vessati da imposte gravosissime, a fronte di un servizio attuale, che definire carente e rischioso per l’igiene e la salubrità della città, è dire poco. “Sarebbe una sconfitta politica pesantissima per l’Amministrazione, autoproclamatasi del cambiamento e della discontinuità con il passato, soprattutto in tema di gestione dei rifiuti, ma soprattutto sarebbe l’ennesima pesantissima perdita di un finanziamento economico, che non può avvenire perché non si attiva per tempo tutta la procedura di ricezione di 4 milioni di euro, e di una grande occasione di sviluppo, che la città non può davvero permettersi”.

Per la Russo il motivo per cui si rendono pubbliche queste problematiche è proprio quello di pungolare l’amministrazione comunale affinchè si attivi nel modo più celere ed efficace possibile al fine di scongiurare questa nefasta possibilità. Per l’assessore Ialacqua però è sufficiente la delibera con cui il consiglio comunale ha approvato la rinegoziazione dei mutui, tanto che nei giorni scorsi la giunta comunale ha modificato il provvedimento del porta a porta eliminando il passaggio che prevedeva la necessità di un ulteriore delibera di consiglio per l’impegno dei 971 mila euro. Intanto la Regione lo scorso 29 luglio ha inviato a Palazzo Zanca l’ennesimo sollecito, segno che evidentemente a Palermo non c’è nessuna volontà di revocare il finanziamento. In quell’atto chiedeva al Comune di informare il dipartimento regionale dei possibili scenari che potrebbero impedire lo sblocco delle risorse e che in mancanza di comunicazione avrebbe proceduto alla revoca senza preavviso. La risposta di Palazzo Zanca è partita il 3 agosto, ma non si sa se è stata sufficiente. A questo punto non resta che attendere, sperando di non dover scoprire che Messina ha perso altri 4 milioni di euro.

Francesca Stornante

6 commenti

  1. Non basta essere persone oneste per amministrare.
    C’era bisogno di un’inascoltata (e brava) consigliera comunale per scoprire l’ennesima urgenza???

    0
    0
  2. Non basta essere persone oneste per amministrare.
    C’era bisogno di un’inascoltata (e brava) consigliera comunale per scoprire l’ennesima urgenza???

    0
    0
  3. Buonsenso avrebbe voluto che tutto fosse già stato sistemato.
    Ialacqua scherza col fuoco.
    Non credo che basterebbero le sole sue dimissioni in caso di perdita dei fondi.

    Salvatore

    0
    0
  4. Buonsenso avrebbe voluto che tutto fosse già stato sistemato.
    Ialacqua scherza col fuoco.
    Non credo che basterebbero le sole sue dimissioni in caso di perdita dei fondi.

    Salvatore

    0
    0
  5. MA MESSINA QUANDO AVRA’ AMMINISTRAZIONI CHE SI POSSONO DEFINIRE AMMINISTRAZIONI? PERDETE CIIO’ CHE VI APPARTIENE E DOVETE AVERE. E NON MI ACCUSATE DI ATTACCARE QUESTA CITTA’ MORIBONDA. SOLTANTO SIETE CAPACI DI RICEVERE CLANDESTINI CON LA SPERANZA DI AVERE SOLDI € 35 PER OGNI CLANDESTINO PER FARE, COME SI DICE QUI AL NORD, CASSA O BOTTEGA AL PARI DI SINDACI SINISTRI.

    0
    0
  6. MA MESSINA QUANDO AVRA’ AMMINISTRAZIONI CHE SI POSSONO DEFINIRE AMMINISTRAZIONI? PERDETE CIIO’ CHE VI APPARTIENE E DOVETE AVERE. E NON MI ACCUSATE DI ATTACCARE QUESTA CITTA’ MORIBONDA. SOLTANTO SIETE CAPACI DI RICEVERE CLANDESTINI CON LA SPERANZA DI AVERE SOLDI € 35 PER OGNI CLANDESTINO PER FARE, COME SI DICE QUI AL NORD, CASSA O BOTTEGA AL PARI DI SINDACI SINISTRI.

    0
    0

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Commenta
Tempostretto - Quotidiano online delle Città Metropolitane di Messina e Reggio Calabria

Via Francesco Crispi 4 98121 - Messina

Marco Olivieri direttore responsabile

Privacy Policy

Termini e Condizioni

info@tempostretto.it

Telefono 090.9412305

Fax 090.2509937 P.IVA 02916600832

n° reg. tribunale 04/2007 del 05/06/2007