Messina e Provincia rischiano un'emergenza rifiuti senza precedenti

Messina e Provincia rischiano un’emergenza rifiuti senza precedenti

Messina e Provincia rischiano un’emergenza rifiuti senza precedenti

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lunedì 03 Novembre 2014 - 10:47

L'assessore Daniele Ialacqua ha immediatamente attivato un'unità di crisi mettendo intorno allo stesso tavolo Messinambiente, Ato3, il commissario regionale Scillufo e il Dipartimento Rifiuti

Messina e un centinaio di Comuni della provincia rischiano di precipitare in un’emergenza senza precedenti. Queste le conseguenze del provvedimento di chiusura per la discarica di Mazzarrà Sant’Andrea emesso stamane dalla Procura di Barcellona.

Subito dopo che sono scattati i sigilli dei Carabinieri, la comunicazione è giunta a Palazzo Zanca direttamente dalla Prefettura. L’assessore Daniele Ialacqua ha immediatamente attivato un’unità di crisi mettendo intorno allo stesso tavolo Messinambiente, Ato3, il commissario regionale Scillufo e il Dipartimento Rifiuti. Si cercherà la soluzione più idonea per evitare il peggio, al momento però la chiusura di Mazzarrà sembra gettare nel caos la gestione dei rifiuti cittadini.

Trovare l’alternativa è complicato: la discarica di Motta S. Anastasia è parzialmente chiusa, le uniche disponibili sono la Sicula Trasporti di Catania che però è troppo piccola, restano la discarica Siculiana di Agrigento e Bellolampo a Palermo. Si dovranno dunque fare i conti con le eventuali spesa extra per sostenere i costi di trasporto verso siti così distanti. Un problema che non è solo messinese ma che in città rischia di avere ricadute pesantissime.

16 commenti

  1. Non è un fulmine inaspettato. Si poteva e doveva immaginare da mesi un epilogo del genere.
    Non ci si può ridurre sempre all’ultimo momento. E non si può sempre fare gravare sui cittadini le proprie lacune

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  2. Non è un fulmine inaspettato. Si poteva e doveva immaginare da mesi un epilogo del genere.
    Non ci si può ridurre sempre all’ultimo momento. E non si può sempre fare gravare sui cittadini le proprie lacune

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  3. Ma se lo sapevano che sarebbe accaduto. Son dieci anni che se ne parla e non hanno mai preparato un piano alternativo, progettato termovalorizzattori, che adesso sarebbero stati costruiti o spinto la differenziata. Vivono eternamente alla giornata, preoccupandosi solo delle risorse economiche, in altri termini degli stipendi. Adesso cadono dalle “NUBI”.

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  4. Ma se lo sapevano che sarebbe accaduto. Son dieci anni che se ne parla e non hanno mai preparato un piano alternativo, progettato termovalorizzattori, che adesso sarebbero stati costruiti o spinto la differenziata. Vivono eternamente alla giornata, preoccupandosi solo delle risorse economiche, in altri termini degli stipendi. Adesso cadono dalle “NUBI”.

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  5. Analizziamo il falso problema:
    che Mazzarrà chiudeva si sa da un’anno
    che non esisteva un’alternativa vicina o una programmazione degna di essere chiamato piano rifiuti pure
    che non importa a nessuno che i rifiuti siano trasportati a migliaia di chilometri, tanto pagheremo noi con la TARI.
    Conclusione sarebbe il caso di indagare anche sull’emergenza che casualmente e molto programmata……

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  6. Analizziamo il falso problema:
    che Mazzarrà chiudeva si sa da un’anno
    che non esisteva un’alternativa vicina o una programmazione degna di essere chiamato piano rifiuti pure
    che non importa a nessuno che i rifiuti siano trasportati a migliaia di chilometri, tanto pagheremo noi con la TARI.
    Conclusione sarebbe il caso di indagare anche sull’emergenza che casualmente e molto programmata……

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  7. Questo succede quando ci si ostina a non costruire i termovalorizzatori. Si dovranno usare sempre le discariche. Purtroppo ideologia e ambientalismo non vanno d’accordo. Intanto a Torino il nuovo termovalorizzatore brucerà anche i rifiuti di Genova!!!

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  8. Questo succede quando ci si ostina a non costruire i termovalorizzatori. Si dovranno usare sempre le discariche. Purtroppo ideologia e ambientalismo non vanno d’accordo. Intanto a Torino il nuovo termovalorizzatore brucerà anche i rifiuti di Genova!!!

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  9. Ribadisco !
    Dove, come è quanto.
    È questa la domanda che i cittadini si pongono, vista la chiusura delle discariche.
    Dove saranno smaltite le tonnellate di rifiuti indifferenziati e indifferenziabili prodotti giornalmente ?
    Come saranno trattati questi rifiuti indifferenziati ?
    Quanto costerà il nuovo sistema di trattamento, ammesso che esista ?
    Ma sono sicuro che a tutte queste domande potrà rispondere il Prof. Beniamino Ginatempo, visto che dal suo magico cilindro denominato rifiuto zero, uscirà un progetto reale che stupirà l’intera cittadinanza.
    O no ?

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  10. Ribadisco !
    Dove, come è quanto.
    È questa la domanda che i cittadini si pongono, vista la chiusura delle discariche.
    Dove saranno smaltite le tonnellate di rifiuti indifferenziati e indifferenziabili prodotti giornalmente ?
    Come saranno trattati questi rifiuti indifferenziati ?
    Quanto costerà il nuovo sistema di trattamento, ammesso che esista ?
    Ma sono sicuro che a tutte queste domande potrà rispondere il Prof. Beniamino Ginatempo, visto che dal suo magico cilindro denominato rifiuto zero, uscirà un progetto reale che stupirà l’intera cittadinanza.
    O no ?

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  11. Perchè no si è fatto nienete? Perchè conveniva a qualcuno, perchè la politica tira gli interessi di pochi e non della collettività, perchè in Sicilia si continuano a votare personaggi sempre dello stesso stampo in perfetta continuità con la logica di sfruttamento del territorio, politica clientelare, convivenza con la mafia. Questa fine era scontata, e con una raccolta differenziata ridicola, senza inceneritori (termovalorizzatore è solo un sinonimo simpatico) in pochi giorni tutta la provincia sarà ricoperta di rifiuti.
    Il piano strategico dei rifiuti da Noi c’è stato sempre ed è stato quello di smaltire tutto in discarica.

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  12. Perchè no si è fatto nienete? Perchè conveniva a qualcuno, perchè la politica tira gli interessi di pochi e non della collettività, perchè in Sicilia si continuano a votare personaggi sempre dello stesso stampo in perfetta continuità con la logica di sfruttamento del territorio, politica clientelare, convivenza con la mafia. Questa fine era scontata, e con una raccolta differenziata ridicola, senza inceneritori (termovalorizzatore è solo un sinonimo simpatico) in pochi giorni tutta la provincia sarà ricoperta di rifiuti.
    Il piano strategico dei rifiuti da Noi c’è stato sempre ed è stato quello di smaltire tutto in discarica.

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  13. Non posso crederci, il tibetano sensibile AI tir,ai precari,alla continuità territoriale ,non sapeva che la discarica sarebbe stata chiusa??? A MENO CHE NON PENSA DI SPEDIRE LA MONNEZZA IN TIBET A CARICO DEL BUDDACE.

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  14. Non posso crederci, il tibetano sensibile AI tir,ai precari,alla continuità territoriale ,non sapeva che la discarica sarebbe stata chiusa??? A MENO CHE NON PENSA DI SPEDIRE LA MONNEZZA IN TIBET A CARICO DEL BUDDACE.

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  15. Non per essere sempre uno di quelli che si lamentano, ma come hanno già sottolineato gli altri era una cosa che si sapeva. Perché a oggi non è stato fatto nulla per prevenire questo potenziale disastro? E’ assurdo, navigheremo nei rifiuti rischiando un’emergenza ambientale e sanitaria gravissima.
    Sì, il problema si può tamponare con altri siti più lontani (un palliativo) e la cosa finirà solo col costare carissima e noi contribuenti, che pagheremo salatissime tasse sui rifiuti (come dice un mio amico: “A momenti si paga più di spazzatura che di spesa”)… Ultimi d’Italia con merito, come sempre e secondo infallibili pronostici noti da tempo. Ribadisco: chi può e chi ne ha il coraggio e la voglia, scappi da questo paese. Paese di cui Messina è una delle punte di diamante quanto a inefficienza, arretratezza e disservizi. Applausi.

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  16. Non per essere sempre uno di quelli che si lamentano, ma come hanno già sottolineato gli altri era una cosa che si sapeva. Perché a oggi non è stato fatto nulla per prevenire questo potenziale disastro? E’ assurdo, navigheremo nei rifiuti rischiando un’emergenza ambientale e sanitaria gravissima.
    Sì, il problema si può tamponare con altri siti più lontani (un palliativo) e la cosa finirà solo col costare carissima e noi contribuenti, che pagheremo salatissime tasse sui rifiuti (come dice un mio amico: “A momenti si paga più di spazzatura che di spesa”)… Ultimi d’Italia con merito, come sempre e secondo infallibili pronostici noti da tempo. Ribadisco: chi può e chi ne ha il coraggio e la voglia, scappi da questo paese. Paese di cui Messina è una delle punte di diamante quanto a inefficienza, arretratezza e disservizi. Applausi.

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