Cgil, Cisl e Uil: «Le dimissioni di Zaccone paralizzeranno la città. A rischio stipendi e servizi»

Cgil, Cisl e Uil: «Le dimissioni di Zaccone paralizzeranno la città. A rischio stipendi e servizi»

Danila La Torre

Cgil, Cisl e Uil: «Le dimissioni di Zaccone paralizzeranno la città. A rischio stipendi e servizi»

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martedì 23 Febbraio 2016 - 16:43

I tre sindacati puntano il dito contro l’ Amministrazione Accorinti, che non è riuscita a mettere fine ad una gestione fatta di improvvisazione. Le nubi sopra Palazzo Zanca si fanno sempre più fitte e scure, con ricadute su tutto il territorio comunale e in ogni settore

Le dimissioni del presidente dei revisori dei conti del Comune, Dario Zaccone, non potevano non provocare reazioni anche all’esterno di Palazzo Zanca. Ad accendere la spia dell’allarme rosso sono i sindacati, che paventano il rischio concreto di una paralisi della città, con la possibilità che salti ogni impegno e prospettiva di pagamento di diversi servizi erogati alla collettività.

«C’era già il rischio di una paralisi del Comuneaffermano i segretari generali di Cgil, Cisl e Uil, Lillo Oceano, Tonino Genovese e Carmelo Catania oggi quel pericolo è reale e confermato dalle dimissioni del presidente del Collegio dei Revisori».

La scelta di Zaccone di fare un passo indietro è destinato a rallentare ulteriormente l’iter di formazione, già particolarmente travagliato, del bilancio di previsione 2015, senza il quale l’amministrazione è costretta ad operare in gestione provvisoria, con una serie di vincoli che limitano fortemente le azioni dell’ente e le possibilità di effettuare impegni di spesa .

«Le soluzioni ventilate – spiegano i segretari confederali – si poggiano sull'anticipazione di tesoreria concessa in prospettiva dell'approvazione del bilancio di previsione che, con queste dimissioni, viene compromesso. Come viene compromessa ogni impegno assunto per il rilancio dell’attività amministrativa, per la celebrazione delle gare dei servizi sociali e il riordino del settore e per gli impegni assunti in merito alla stabilizzazione dei precari».

Tutto, per i sindacati, adesso è messo in discussione: dagli stipendi ai dipendenti comunali al pagamento delle fatture alle Cooperative affidatarie dei servizi sociali fermi al mese di settembre, dal pagamento degli stipendi dei lavoratori di Messinambiente, Atm e Aman alla mensa scolastica nelle scuole comunali.

Oceano, Genovese e Catania ricordano che 1700 sono i dipendenti comunali, oltre 700 operatori dei servizi sociali, 550 lavoratori di MessinAmbiente, 555 dell’Atm, gli alunni fruitori dei servizi scolastici e degli operatori delle cooperative gestori.

Secondo i tre segretari generali, la ricaduta sui lavoratori e sull'indotto è pesante ma a risentirne saranno anche gli utenti anziani, i minori, le famiglie.

Le nubi sopra Palazzo Zanca si fanno sempre più fitte e scure, con ricadute su tutto il territorio comunale e in ogni settore , anche a causa «della forte crisi economica che mette in ginocchio una grande fetta della città»

«Troppe toppe e falle di un’Amministrazione che non è riuscita a mettere fine ad una gestione fatta di improvvisazione, basti pensare ad un piano di riequilibrio che va avanti e indietro da tre anni – attaccano i segretari generali di Cgil, Cisl e Uil .

I tre sindacati puntano il dito contro l’ Amministrazione Accorinti, « che per risolvere i problemi si affida a nuovi dirigenti e soprattutto allo staff di esperti badanti. Un'Amministrazione che ha vissuto e vive solo di immagine».

Oceano, Genovese e Catania sono convinti che «dietro le dimissioni del Presidente dei Revisori c'è altro, perché troppe volte si è arrivati a "in zona Cesarini" nell'acquisizione di pareri che hanno rasentato la legalità e il rispetto delle norme che certamente non possono essere addebitate al collegio bensì alle scelte e alle prese di posizione di un’Amministrazione ormai in pieno stato confusionale, incapace di assumere qualsiasi decisione».

«Nella vertenza generale sul territorio – concludono i tre segretari – si somma quindi lo sfascio e la pochezza di una Amministrazione che ha dimostrato scarsa capacità di gestione politico-amministrativa e finanziaria di una città che così rischia di perdere ogni speranza». (DLT)

2 commenti

  1. tranquilli ,siamo andati ad Assisi a pregare San Francesco, il 4 ottobre ci sarà il miracolo:Tutti a casa.

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  2. tranquilli ,siamo andati ad Assisi a pregare San Francesco, il 4 ottobre ci sarà il miracolo:Tutti a casa.

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