L'ex commissario della Fiera Fabio D'Amore: "E adesso parlo io.."

L’ex commissario della Fiera Fabio D’Amore: “E adesso parlo io..”

Rosaria Brancato

L’ex commissario della Fiera Fabio D’Amore: “E adesso parlo io..”

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mercoledì 21 Novembre 2012 - 15:02

Fabio D'Amore racconta la sua versione dei fatti sullo scioglimento dell'Ente Fiera. "Sono stato tenuto all'oscuro, ma Lombardo ha sbagliato nel circondarsi di alcune persone". Poi svela retroscena delle passate gestioni, debiti ereditati e strani misteri di un Ente che, a suo dire, può ancora salvarsi. Punta il dito su tutta la deputazione messinese, Mpa compresa e sul commissario dice "Vedrei bene un Croce-bis"

Ne ha per tutti l’ex commissario della Fiera Fabio D’Amore, dalla deputazione messinese all’ex assessore regionale Venturi, da chi ha gestito negli anni precedenti l’Ente, a chi ha tentato di truffarlo fino a poco tempo fa, da Comune e Provincia, fino a quella parte di dipendenti che hanno preferito far la guerra piuttosto che remare tutti dalla stessa parte. L’unico che assolve è Raffaele Lombardo.

E’ l’ultima volta che dirò qualcosa sulla Fiera- dichiara in conferenza stampa D’Amore- e oggi lo faccio da cittadino. Per il resto parleranno i documenti che ho portato in tutte le sedi competenti”.

Quel che fa più male è quella delibera, firmata da Lombardo il 21 giugno, e che prevedeva su proposta dell’assessore Venturi, lo scioglimento dell’Ente Fiera. Lui era stato tenuto all’oscuro, non tanto delle intenzioni, che erano note da tempo, quanto del fatto che le intenzioni erano diventate realtà nello stesso momento in cui gli si prometteva il rilancio della Fiera, al punto che Venturi e Lombardo gli avevano dato appuntamento a luglio per pianificare le strategie di rilancio. Peccato che mentre dicevano una cosa ne firmavano un’altra.

“La Regione avrebbe dovuto affiancare alla delibera un finanziamento di 550 mila euro per far traghettare i dipendenti alla Resais e stanziare le somme per pagare i debiti- spiega l’ex commissario- Ma non c’erano soldi e hanno tenuto tutto nascosto.Sulla mancata approvazione dell’emendamento da 550 mila euro ci sono gravi responsabilità dei deputati messinesi. Sapete in 4 anni chi è stato l’unico deputato messinese che ha fatto qualcosa di concreto per la Fiera? Ve lo dico, Cateno De Luca. Mentre la delegazione palermitana è stata più strong…la nostra è stata “molliccia”, e i risultati si vedono, nessuno ha mosso un dito né per l’emendamento né per i dipendenti. Buzzanca e i suoi hanno dichiarato guerra a Lombardo, poi anche gli esponenti del suo stesso partito hanno iniziato gli scontri e alla fine per colpire lui le conseguenze le ha pagate la Fiera”.

In realtà l’ex governatore non è stato costretto sotto tortura a firmare il 21 giugno la delibera di scioglimento né a tenere tutto nascosto nei mesi successivi, ma è anche vero che sono stati i mesi del caos, quelli delle dimissioni e della campagna elettorale. Secondo D’Amore l’unica colpa di Lombardo è quella di non aver saputo scegliere da chi circondarsi. Ma l’ex commissario ne ha anche per i dipendenti “all’inizio erano tutti d’accordo sulla liquidazione, poi, strada facendo quando sono cambiati i rapporti con Lombardo sono scoppiati gli scontri tra fazioni interne. Non dimentichiamo che sono stati messi lì dai politici, ora non possono svegliarsi e fare gli antipolitici”.

E sulle gestioni passate D’Amore ha tanto da dire, iniziando dalle strane vertenze di lavoro perse fino ad arrivare all’affare delle palme.

“Io sono quello che ha rifiutato di spendere 22 mila euro per sostituire le palme distrutte dal punteruolo rosso quando ho scoperto che potevo comprarle a 1.800 euro. Mi sono opposto al pignoramento di un creditore al quale era stato dato un incarico da 50mila euro per informatizzare l’Ente e che aveva presentato una relazione di 4 pagine….. Peraltro faceva anche un altro lavoro e a causa dell’irregolarità della vicenda abbiamo perso fondi per 200 mila euro”.

L’esponente del PdS racconta poi di una persona che ha lavorato 15 giorni e che per un errore l’Ente ha dovuto assumere sborsando anche 500 mila euro, o la storia di un’altra causa persa salvo poi scoprire che il legale della parte avversa condivideva lo studio con l’avvocato della Fiera di quel periodo.

“Mi chiedo, dov’erano i politici? Nessuno in Fiera si è accorto che l’Ente ha pagato 750 mila euro per allestimenti a un’impresa quando il loro acquisto è costato 150 mila? Nessuno ha controllato come la Fiera abbia partecipato all’esposizione di Milano con i 200 mila euro stanziati dalla Regione che però non sono mai stati versati ai milanesi? Dov’erano i sindacati? E i revisori dei conti? Forse stavano tutti zitti perché uno spostamento di mansioni o di titolo poi avrebbe dato il via libera ad una vertenza e quindi ad un’assunzione?”

Non si capisce perché D’Amore non abbia denunciato tutto prima, non abbia capovolto il tavolo e detto basta e abbia invece aspettato solo adesso, dopo le dimissioni e dopo la pubblicazione della delibera. E’ lui stesso a chiarire questo punto, ha fatto tutto per non far sparire il titolo internazionale che in Sicilia appartiene solo alla Fiera di Messina e diventa garanzia di finanziamenti europei.

“Non volevo licenziare, non ho voluto fare quello che mi è stato chiesto, chiudere tutto e mandare padri di famiglia a casa. Ci son riuscito finchè ho potuto, poi di fronte alla crisi hanno perso tutti la bussola”.

Ma lui, da ex commissario, al rilancio dell’Ente ci crede ancora. A Crocetta ha rimesso il mandato, ma è pronto a dare tutte le delucidazioni che potrebbero salvare il salvabile, ad esempio revocando la delibera, attingendo ai capitoli di bilancio per gli enti fieristici, collocando il personale nella Resais, trovando un’area. In fondo, ricorda D’Amore, i debiti sono di 2 milioni e mezzo, e per Messina, di questi tempi, non è una cifra da far gridare all’impossibile.

Sulla sua candidatura a sindaco non dice nulla, i tempi sono prematuri, la disponibilità c’è, ma c’è anche tanto da riflettere “poi mi sembra che il commissario stia lavorando bene, non vedrei male un Croce-bis”.

Intanto ieri Crocetta ha incontrato i dipendenti, e ha garantito un celere interessamento. Gli uffici legali della Regione stanno studiando le carte e sembra che la delibera del 21 giugno faccia acqua da tutte le parti. Tra dieci giorni dovrebbe esserci un nuovo incontro per iniziare ad individuare percorsi alternativi e definitivi.

Rosaria Brancato

27 commenti

  1. Tutto a sua insaputa ovviamente

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  2. con gente come questa è logico che GRILLO vincerà.Non hanno capito che il popolo è stufo di chi intrallazza e che non lo si può pigliare per il xxxx in eterno.Ritirati,tanto sarai spazzato via.

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  3. Ma io dico… uno che fa il medico, ed è bravo, che tempo e competenze può avere per occuparsi di queste cose ?
    deve lavorare le sue 6ore e 40, ha respinsabilità d’equipe, fa studio, si deve aggiornare… ha famiglia, vive lui stesso… gioca a calcetto… ma che xxxxx ne deve sapere della gestione di un ente pubblico ? che xxxxx di tempo può dedicare alla cosa pubblica ?
    uno che fa il medico, con la M, non ha il tempo materiale per dedicarsi alla cosa pubblica con la dovuta dedizione !
    Ma che xxxxx ce ne dobbiamo fare di questi poltronisti che barattano il prestigio professionale con i voti e poi si vendono al miglior politico o al miglior vento che tira?
    D’amore , fai il medico che lo fai bene , e “vatinni a casa ” !

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  4. ART.21 COSTITUZIONE. Si rimane attoniti dopo la lettura dell’elenco di Fabio D’AMORE, un campionario del VOTO DI SCAMBIO confessato da un politico, che l’ha vissuto in prima persona, un elenco di parassiti della politica, il cui tenore di vita è mantenuto grazie alle tasse pagate dai messinesi. La simpatia per il bravo medico, svanisce quando parla il politico, che conquistò nel 2008 il voto d’opinione dei messinesi, questa intervista è il de profundis del messinese politico, almeno Fabio D’Amore sa fare bene la sua professione di medico.

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  5. Svolgere solo la professione medica no, eh?
    Come ci si può occuèpare di un Ente come la Fiera solo nei fine settimana??
    In altre realtà lontane anni – luce , come Bologna, organizzano fiere di settore ogni mese. In tal modo ne beneficia l’economia della città, facendo lavorare albverghi, ristoranti ed una serie di servizi di indotto.

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  6. spero che la magistratura apra immediatamente un ‘indagine perchè le dichiarazioni di D’Amore sono gravissime

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  7. MI SCUSI MA LEI STA PARLANDO DI BOLOGNA NON di una città cloaca.

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  8. Curare la gente è diverso che curare la cosa pubblica, il dottore non ha nessuna esperienza in fatto di amministrazione e lo hanno domostrato i fatti, infatti è stato preso per il …. dai poliici che avevano capito con chi avevano a che fare, loro sono delle volpi e si sono ritrovati una bella gallina da spolpare.
    Dottore faccia il suo lavoro e lasci ai marpioni della politica di fare il loro., lei è un novellino e sarà mangiato ancora se si ostina a continuare.

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  9. GranCapoEstiqaatsi 21 Novembre 2012 17:57

    Estiqaatsi delle dichiarazioni di D’Amore pensa che siano gravissime, che avrebbe dovuto denuciare il tutto prima dello scioglimento e non dopo che gli è stato revocato l’incarico. Estiqaatsi si unisce al coro dei cittadini che chiedono che il dottor D’Amore rimanga nell’ambito sanitario e non scenda mai più in politica vista la sua incapacità a gestire un ente.

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  10. mi pare fin troppo chiaro che l’unico che ha dimostrato di avere i coglioni e le idee chiare e’ stato il dr d’amore. Nonostante gli attacchi continua difendere il posto di lavoro di quei xxxxxxxxx messi li’ dalla politica mentre noi ci scervelliamo per sbarcare il lunario…..far’ cosi’ anche con la citta’ di messina speriamo…Riguardo il fatto che sia un medico dimostra intanto che ha una mente aperta ed una culktura fuori dal normale ed anche come non abbia bisogno di rubare ma che viva del suo e vorrei sapere quanti come lui hanno rinunciato all’emolumento in un momento di crisi dell’entecome ha piu’ volte dichiarato…Buzzanca si mangiava il doppio stipendio, i dirigenti hanno 1800.000 euro di appannaggio x 234 persone mentre si chiude casa serena………..uno che dice la verita’ e fa le denunce in procura non e’ come quei rubagalline con i quali si e’ dovuto confrontare in questi anni in fiera…ed ho il sospetto che chi scrive sia tra i questuanti che negli anni hanno sperato di ottenere qualcosa, magari pagamenti per prestazioni mai fatte e sono tra i denunciati. una cosa sola dr d’amore, perche non si candida a sindaco con i grillini e lascia Lombardo che anche se lei cerca di difendere,mi sembra indifendibile…..lei ha bacchettatoi dipendenti mali difende, anche se sono xxxxxxxx indifendibili, lombardo ha bacchettato il sindaco ed ha lasciato la citta’ morire….

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  11. Prof. Williams, sicuramente e l’odore dell’orribile Catania che gli è rimasto addosso…..Si è recato a Catania, forse al distretto militare o alla direzione postale, alla direzione marittima o in qualche altro ufficio rubato a Messina….haaa Messina è cloaca..si condanna la vittima…..e si osanna l’assassino….Catania con gli uffici strappati a Messina e diventata città, si è data una storia…….ma la storia parla messinese…..la storia non la puoi rubare …..Non è Messina la cloaca…. anche se molti sono i messinesi rinnegati o ignoranti che sputano ed offendono i loro padri con questa definizione.

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  12. Allora vediamo di fare per un attimo due conti, Il 75% dell’indennità del presidente della provincia equivale a circa 4500€ mensili che sommati per esempio per 3 anni totalizzano 165.000,00. €, non considerando: missioni, collaborazioni, consulenze, hostess, steward, sspettacoli vari ecc ecc, se così fosse ( ci augurimo di no) sarebbe un vero eccesso per chi gestisce o ha gestito un ente con 13 dipendenti e con l’organizzazione di una massimo due manifestazioni l’anno, pur facendo pagare agli utenti un biglietto d’ingresso per poi vedersi all’interno il solito mercato rionale. La cosa che mi sembra e suona al quanto strana è la favoletta che Venturi adottò quando si dimise e cioè a una settimana dal voto delle regionali accusando che il fu Presidente Lombardo era colluso e favoriva gli amici degli amici, ma Venturi l’assessore in questi tre anni l’ha fatto per caso nella Repubblica delle Banane o nella giunta Lombardo?? Quindi traendo le conclusioni chi è a capo di un qualsiasi ente o struttura soprattutto non privata e accerta che i suoi predecessori abbiano commesso degli illeciti o quant’altro non in regola con la legge hanno il diritto non solo morale di denunciare IMMEDIATAMNETE l’accaduto, se così non fosse aimè, non tocca a me giudicare, ma la cosa dispiacerebbe ai tanti messinesi onesti che credono ancora nelle istituzioni e in coloro che li rappresentano. Tutto il resto è una nube di polvere lanciata in aria.

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  13. Caro Fabio, io ho la passione per i numeri e mi piace leggerli. Detto questo chi è stato o chi sono stati in questi ultimi dieci anni il responsabile dell’ufficio di ragioneria ed inoltre i bilanci sia di previsione che consuntivi sono stati approvati? Sono i numeri che contano. ^ Sull’argomento cosa dice lo Statuto della fiera? apriamo un dibattito pubblico e poi, se si vuole, si parli se la fiera deve essere salvata o la si manda a farsi benedire, salvaguardando, però le posizione lavorative dei 13 dipendenti. Aspetto un tuo articolo che illustra, sotto l’aspetto finanziario, la tua gestione all’Ente Fiera che certamente tempo stretto ospiterà. Ti penso con simpatia. Ciao

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  14. dott.Saja,ma lei è sicuro che d’Amore e’ capace di allustrare l’aspetto finanziario.mi meraviglio della sua richiesta.

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  15. Ma non poteva parlare prima? magari d’avanti ad un magistrato?.

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  16. I dipendenti figli della stessa politica che si è adottata nella maggior parte degli enti esistenti a Messina ma non solo, penso che, se gestiti bene e da persone competenti e del settore, sicuramente possono essere produttivi e coinvolte nelle attività dell’ente. Ma mi pongo un interrogativo; se i dipendenti fossero messi in condizioni di produttività e coinvolti a dovere come si nominerebbero i collaboratori per le organizzazioni delle manifestazioni ? A chi andrebbere le ricche proviggioni? Se si ritiene un dipendente o più improduttivi, o fannulloni, le leggi che consentono il licenziamento coatto, basta applicarle attraverso un buon legale o a Messina vige ( meglio prendere il serpente con le mani degl’altri) Una cosa o si dice e si fa o non si dice affatto, come ad esempio il discorso delle assunzioni, dove tutti sanno che la regione ha varato un decreto blocca assunzioni, quindi è chiaro che attualmente le assunzioni non si possono effettuare e quindi che non si dica “io non ho assunto a nessuno” … Per quanto riguarda gli emolumenti destinati al presidente dell’ente fiera sarebbe necessario verificare se siano stati elargiti o meno. Come si dice di solito…. Carta Canta! Se veramente li ha rifiutati faremo un grosso plauso. Lombardo è stato deleterio per Lei e per la nostra città.

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  17. La fiera è dei Messinesi, la fiera è la tradizione dei messinesi, salviamo la fiera, dott. D’amore faccia il possibile, mettiamo 1 euro a testa pagandolo nell’imu, e per 1 volta facciamo qualcosa per la nostra città. Forza Messina

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  18. la fiera non è dei messinesi ma dei politici che l’hanno ridotta a zero, l’euro a testa lo mettano questi incapaci, unici responsabii dello sfascio di messina

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  19. Mi guarderei bene dal definire la mia città una cloaca. La mia non era una metafora, ma una constatazione che si riferiva più prosaicamente all’olezzo che emana dal depuratore di Mili e che si può “godere” in prossimità del casello di Tremestieri.
    Spesso purtroppo è la gente a ridurre queata città in discarica, materiale e morale.

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  20. Purtroppo parlo di Messina.
    E l’odore di cloaca si avverte appena ci si avvicina al casello di Tremestieri provenendo da CT. L’olezzo che emana dal depuratore di Mili.

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  21. Senza offesa alla libera professione,siamo stufi di voler candidare in politica ,dottori,avvocati,ingegneri,professori perche’ non gliene xxxxx xx xxxxx dei veri problemi della gente comune,ci vogliono persone comuni,di strada, di responsabilita’ che sappiano tenere i conti a casa!

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  22. Egregio Totonno, la definizione di cloaca non l’ho data io,ma un altro utente che ha risposto al mio intervento. Io amo la mia città nonostante tutti i problemi che la assillano.
    Non è possibile leggere tutte le parole come metafore di altro. Sempre che lei conosca il significato della parola “metafora” ….

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  23. Non è pregiudizievole, a mio avviso, provenire da un settore professionale; anzi, talvolta ciò può costituire un valore aggiunto. A mio avviso dirigere un Ente come la Fiera richiederebbe un notevole impegno in termini di tempo ed energie. Sarebbe dunque auspicabile un periodo di aspettativa o semiesonero dall’attività professionale di provenienza. Tutto qua.

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  24. Occorrerebbe rivedere i conto dell’ultimo decennio, con l’ausilio dei responsabili dell’aria finanziaria pro tempore, per comprendere lo sfascio, qualora ne esistessero i presupposti dell’Ente Fiera. Ma poiché il parlare del dr. D’Amore potrebbe coinvolgere i palazzi istituzionali messinesi che contano e decidono sulla sorte di tutti i cittadini, , questa operazione fa male a molti e quindi “non è fa darsi”. Nell’astratta potrebbe dirsi che così ha decretato la “cupola Messinese che. fa impallidire quella romana di San Pietro che domina e protegge, questa volta in senso buono, il mondo intero. E’ la storia della nostra città che, nel quotidiano disastro mirale e materiale, non risparmia nemmeno l’ente Fiera.

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  25. Gira roba buona in città

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  26. Mitafora chi parulana……ora vaiu nto vocabulario…Io sta parola na sintia mai….miiiiii attrova chi cuttura chi avi williamso pi usari sti temmini scunusciuti…..sti paruluni…..
    Caro prof. Williams se permette difendo la mia città, la mia storia, le mie origini, la mia cultura.
    Chi definisce cloaca la mia città anche “solo” metaforicamente mi coinvolge perchè Messina è la mia casa, la mia storia…. è mio padre, mia madre, i miei nonni i miei avi ….mi offendo, perchè sono orgoglioso di vivere sullo Stretto, luogo unico, incredibile, meraviglioso, mitologico, con migliaia di anni di storia alle spalle….
    Chi ha etichettato lo Stretto con quell’orribile definizione proviene da un paesone interno senza storia……
    Lo Stretto è, e sarà sempre meraviglioso……indipendentemente dai problemi creati dal nostro breve passaggio nella sua millenaria storia.

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  27. Se se….ora con altre 30 palazzine a San licandro sarà ancora più bello. A cannitello se stai più di 5 minuti sulla spiaggia ti fanno pagare il biglietto.

    Si faccia un bel viaggio, Catalogna, Provenza, Andalusia…ma già basterebbe farsi una passeggiata a ragusa o Trapani per avere una mezza idea del cesso che è diventata questa città.

    Qui si deve venire 15 giorni, 3 granite 2 focaccie e poi scappare di nuovo

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