Accorinti e Termini, rapporto al capolinea: bando per un nuovo amministratore

Accorinti e Termini, rapporto al capolinea: bando per un nuovo amministratore

Francesca Stornante

Accorinti e Termini, rapporto al capolinea: bando per un nuovo amministratore

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lunedì 12 Marzo 2018 - 13:09

La conferenza stampa di pochi giorni fa del presidente dell'Amam è stata solo la prima puntata di una chiara guerra che si sta aprendo tra Comune e società. L'amministrazione ha pubblicato l'avviso per cercare il nuovo amministratore unico e chiudere con il Cda di Termini

Il quadro era chiaro fin dal principio. Che all’Amam soffiassero venti di guerra era risultato chiaro e lampante qualche giorno fa, quando il presidente del Cda Leonardo Termini ha parlato a ruota libera per due ore della mala gestione dell’Amam, delle denunce in Procura, di un vecchio sistema che qualcuno vorrebbe restaurare. Termini aveva ripetuto a più riprese di essere scomodo all’interno dell’Amam (VEDI QUI). Ma nel frattempo a Palazzo Zanca l’amministrazione Accorinti aveva già messo in moto la macchina per cambiare i vertici dell’azienda che si occupa dei servizi idrici in città. Termini ha voluto chiarire che la sua non è stata una reazione alla richiesta di convocazione dell’assemblea dei soci partita dal Comune proprio per discutere l’eventuale scioglimento di questo Cda prima della sua naturale scadenza prevista per giugno 2015. Ma il puzzle che si sta andando a comporre fa emergere chiaramente che i rapporti tra amministrazione e presidente sono ormai al capolinea, rapporti che non sono idilliaci neanche tra Termini e il direttore generale di Amam Claudio Cipollini. E dunque è iniziata la guerra a suon di provvedimenti che aprono una stagione di tensione in questo ultimo scorcio di mandato amministrativo.

Dal canto suo, l’amministrazione Accorinti ha le idee chiarissime: l’8 marzo la giunta ha siglato una delibera che dà il via libera alla ricerca di un nuovo amministratore unico per la società. Quindi innanzitutto l’intenzione è di eliminare il Cda a tre componenti e di dare all’azienda un unico amministratore, così come per esempio è avvenuto per la MessinaServizi Bene Comune. Con questa delibera la giunta ha dato mandato al sindaco di designare un amministratore unico per «ragioni di economicità e speditezza dell’azione amministrativa e al fine di adeguare gli organi societari alle nuove previsioni statutarie». Quindi ufficialmente sono questi i motivi messi nero su bianco dall’amministrazione. Come si recluterà il nuovo amministratore unico? E’ stato pubblicato un avviso pubblico di selezione, chi si vorrà candidare avrà tempo fino alle ore 12 del prossimo 19 marzo, nel bando che è possibile visionare nel sito del Comune di Messina ci sono requisiti e modalità di partecipazione.

Ma la sensazione è che il percorso sarà tutt’altro che semplice. Innanzitutto dovrà essere il Cda di Termini a convocare l’assemblea dei soci per aprire la procedura. Ed è stato lo stesso Termini nei giorni scorsi a richiamare il nuovo Statuto Amam che all’articolo 16, quello che riguarda gli organi societari, prevede che al rinnovo del Cda la decisione di confermare un Cda piuttosto che un amministratore unico dovrà essere motivata, ma solo al rinnovo. Gli amministratori durano in carica per tre esercizi e sono rieleggibili. I componenti del Cda possono essere revocati dall'assemblea dei soci, quindi il Comune, in qualunque tempo, salvo il diritto al risarcimento del danno se la revoca avviene senza giusta causa. Quindi ognuno adesso giocherà la sua partita.

Francesca Stornante

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