Premiate 5 scuole che hanno proposto azioni concrete per un futuro più sostenibile

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martedì 31 Maggio 2016 - 08:43

Si tratta di: Istituti Comprensivi Statali “Cannizzaro-Galatti” e “Villa Lina-Ritiro” di Messina, Liceo Artistico “Renato Guttuso” di Milazzo, Istituto Comprensivo Statale “Villafranca Tirrena” ed Istituto Comprensivo Statale “Stefano D’Arrigo” di Venetico

Proposte di azioni concrete per un futuro più sostenibile nel rispetto delle leggi, questo il tema conduttore della cerimonia di premiazione del concorso “Ambiente e legalità”, riservato agli studenti, che si è svolta nella Sala Consiglio di Palazzo dei Leoni. L'iniziativa, promossa dalla Città Metropolitana di Messina e dalla VI Direzione “Ambiente” dell'Ente, dal Laboratorio Territoriale Nodo In.F.E.A, in collaborazione con l’Associazione “Arkadia” ed il gruppo “Bruno S.p.A.”, ha coinvolto ben 2.500 studenti di ogni ordine e grado del capoluogo peloritano e della sua provincia e rientra nell’ambito delle attività di formazione ed informazione sulle tematiche di educazione all’ambiente e alla legalità.

Cinque le scuole premiate: Istituti Comprensivi Statali “Cannizzaro-Galatti” e “Villa Lina-Ritiro” di Messina, Liceo Artistico “Renato Guttuso” di Milazzo, Istituto Comprensivo Statale “Villafranca Tirrena” ed Istituto Comprensivo Statale “Stefano D’Arrigo” di Venetico.

“L’obiettivo principale” – ha spiegato il Commissario della Città Metropolitana di Messina, dott. Filippo Romano – “è diffondere una cultura fondata sulla responsabilità civile per tutelare il nostro patrimonio ambientale. Affinché le nuove generazioni già protagoniste assolute delle trasformazioni in atto, possano contribuire a portare la nostra città ad una posizione di vivibilità più consona alla sua storia e alla sua vocazione”. “Coinvolgere gli studenti” – ha aggiunto il dirigente della VI Direzione Ambiente, ing. Armando Cappadonia – “è un dovere morale. Il nostro obiettivo è educare ad amare ciò che bisogna salvare”. “Questo progetto” – ha aggiunto l’architetto Gabriele Schifilliti – “è un percorso che abbiamo intrapreso cinque anni fa, con lo scopo di collegare i vari soggetti che si occupano di difesa dell’ambiente nel rispetto della legalità”.

“Il nostro compito” – ha introdotto la giornalista Katia La Rosa – “è quello di promuovere comportamenti in sintonia con il bene comune. Costruire tra i banchi di scuola un modello di legalità e di gestione delle buone pratiche, a partire dai piccoli gesti quotidiani, può sicuramente contribuire a sensibilizzare le coscienze degli studenti verso stili di vista ecosostenibili nel rispetto del senso civico”. “Il concorso” – come ha spiegato il responsabile Nodo In.F.E.A., Giuseppe Cacciola, – “ci ha consentito di approfondire spunti interessanti per il territorio. Gli studenti, infatti, si sono cimentati nell’elaborazione di un testo giornalistico di denuncia su scempi ambientali. Centinaia gli elaborati prodotti, da studenti che si sono trasformati per un giorno in operatori dell’informazione”. “La sfida che ci attende” – ha commentato lo store manager del gruppo Bruno S.p.A., Gianluca Furnari – “è unire pubblico e privato nella tutela del bene comune”.

A conclusione della manifestazione, gli studenti della classe V sezione F del Liceo “Guttuso” di Milazzo si sono esibiti in uno spettacolo musicale sul tema della legalità. E’ stato un modo gioioso di concludere una manifestazione dal profondo significato civico.

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