La Federazione dei Verdi interviene sul futuro dell’Edipower

La Federazione dei Verdi interviene sul futuro dell’Edipower

Serena Sframeli

La Federazione dei Verdi interviene sul futuro dell’Edipower

Tag:

lunedì 01 Settembre 2014 - 12:38

Dopo l’intervento delle associazione ambientaliste del comprensorio, la Federazione dei Verdi esprime il proprio parere negativo su un’opera che devasterebbe un territorio già altamente inquinato

Anche la Federazione dei Verdi di Milazzo e Messina interviene sul futuro dell’Edipower di San Filippo del Mela e sulla realizzazione del Css.
“Un territorio- spiega Giuseppe Marano Co- portavoce Federazione dei Verdi Messina- quello di Milazzo e della Valle del Mela già devastato dall’inquinamento provocato dalla Raffineria e dalla stessa Centrale, infatti si tratta di area SIN da bonificare e risanare e che Legambiente nazionale ad aprile del 2014 aveva relazionato il proprio Dossier evidenziando che “aria, suolo, sottosuolo e falde acquifere è tutto inquinato di prodotti petroliferi delle suddette aziende menzionate”.
Secondo i Verdi si tratta di “disastro ambientale e Sanitario senza precedenti nella storia della provincia di Messina dove i cittadini, così come evidenziato dall’ultimo rapporto Sentieri dell’OMS pubblicato nel mese di giugno, si continuano ad ammalare e morire di tumore a causa di queste industrie e delle loro Emissioni inquinanti convogliate e fuggitive”.
Giuseppe Marano, co- portavoce dei Verdi, ci spiega che la Sicilia è l’unica Regione d’Italia a non avere ancora un Piano regionale dei rifiuti, e senza questo non possono esistere inceneritori e termovalorizzatori né si può ottenere l’Autorizzazione Integrata Ambientale, come sostiene anche Aurelio Angelini, docente universitario e uno dei massimo esperti siciliani nel settore dei rifiuti.
“Se la politica regionale- prosegue Marano- decidesse di svendere ulteriormente un territorio non Bonificato e non risanato come quello della Valle del Mela e di Milazzo per poche unità lavorative autorizzando la realizzazione di un inceneritore, come Verdi ci batteremo all’inverosimile per la tutela della salute e del diritto alla vita e denunceremo anche nelle appositi sedi giudiziarie”.
Marano passa poi a spiegare diversi altri aspetti per cui la Federazione dei Verdi è contraria al Css:
“ci sono vincoli di natura socio economica che ci dicono di non costruire un mega inceneritore, perché nulla ci garantisce che non vengano bruciate sostanze che producono diossina, come quella delle plastiche clorurate (PVC) e non solo quelle non clorurate; un impianto di queste proporzioni ha poi bisogno di grandi spazi di stoccaggio che, a propria volta, producono percolati, inquinamento dell’aria e del suolo”.
Altro aspetto da non sottovalutare per la Federazione dei Verdi è il rifornimento di quest’opera: “Le 260 mila Tonnellate di rifiuti da qualche parte devono essere reperite e sicuramente non basta tutta la provincia di Messina per produrle, per cui verrebbero chiamati in causa anche i rifiuti di altre province della Sicilia”.
Secondo i Verdi la soluzione è una sola per Milazzo e la Valle del Mela: riconversione industriale della Raffineria in una Bio green refinery come già avviato a Porto Marghera e Porto Torres, stop alla raffinazione del Petrolio e alle emissioni inquinanti e via libera alla rigenerazione del territorio con bonifiche e risanamento.
“Questa operazione- conclude Marano- strategica per l’intero comprensorio non solo comporterebbe l’aumento del livello occupazionale, ma ne beneficerebbe tutto il comparto dell’economia turistica, dell’agricoltura, dei beni culturali, una vera rivoluzione gentile ed ecologica che punti sulla green economy”.

0 commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Commenta
Tempostretto - Quotidiano online delle Città Metropolitane di Messina e Reggio Calabria

Via Francesco Crispi 4 98121 - Messina

Marco Olivieri direttore responsabile

Privacy Policy

Termini e Condizioni

info@tempostretto.it

Telefono 090.9412305

Fax 090.2509937 P.IVA 02916600832

n° reg. tribunale 04/2007 del 05/06/2007