Capitaneria di Porto Autorità Marittima e Servizio Urgenza Emergenza Sanitaria 118 hanno concordato la realizzazione di procedure operative che prevedono l’imbarco del personale sanitario 118 a bordo delle unità navali della Guardia Costiera impegnate in attività di ricerca, soccorso e assistenza in mare in situazioni di emergenza
Una convenzione per le “Procedure operative per l’assistenza medica in mare in situazioni d’emergenza” è stata firmata tra la Capitaneria di Porto Autorità Marittima dello Stretto XV Mrsc Centro Secondario di Soccorso Marittimo e il Sues Servizio Urgenza Emergenza Sanitaria 118.
Le due autorità hanno concordato la realizzazione di procedure operative che prevedono l’imbarco del personale sanitario 118 a bordo delle unità navali della Guardia Costiera impegnate in attività di ricerca, soccorso e assistenza in mare in situazioni di emergenza.
Ogni anno, sono numerose le attività di trasbordo, ammalati o traumatizzati, da navi mercantili, unità da pesca o diporto in transito nello Stretto che hanno visto impegnati i mezzi navali e gli uomini della Capitaneria Autorità Marittima con la collaborazione del personale medico del 118. I transiti si attestano intorno a 100mila all’anno.
La convenzione prevede inoltre lo svolgimento di attività di formazione ed addestramento reciproco a favore sia del personale militare imbarcato (tecniche di primo soccorso, uso del defibrillatore semiautomatico) sia del personale sanitario (familiarizzazione a bordo delle unità navali, conoscenze nautiche e regole di navigazione, nozioni sulle procedure di ricerca e soccorso).
La collaborazione prevede infine la possibilità di svolgere attività di divulgazione e formazione per la prevenzione degli incidenti in mare, rivolta alla popolazione e, in particolare, alle scuole dell’obbligo e alle scuole di addestramento al salvataggio in mare e all’assistenza ai bagnanti.
grandissima e lodevole iniziativa
dimostrazione che a Messina abbiamo una Capitaneria di porto che e’ una delle migliori d’Italia…….
Ah perche’ non era cosi? Cioe’ un ammalato doveva essere messo nelle mani di un marinaio…
ci siamo arrivati, dopo la Tunisia, ma ci siamo arrivati.
Avrei aneddoti da raccontare circa la capitaneria di Messina che potrebbero offuscare le barzellette sui carabinieri per decenni