L'ex revisore dei conti Frisone: "Foti ha bisogno di dirigenti fuori dagli schemi della politica"

L’ex revisore dei conti Frisone: “Foti ha bisogno di dirigenti fuori dagli schemi della politica”

L’ex revisore dei conti Frisone: “Foti ha bisogno di dirigenti fuori dagli schemi della politica”

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giovedì 11 Dicembre 2014 - 16:56

L'ex revisore dei conti dell'ATM Giuseppe Frisone, oggi presidente dell'associazione Adis, esamina numeri e progetti dell'azienda trasporti e offre un punto di osservazione diverso rispetto a quello degli attuali amministratori. Nessun intento polemico ma solo costruttivo, spiega il presidente, che però lancia un messaggio chiaro e preciso sui dirigenti dell'azienda trasporti.

Nessun intento polemico. Solo un’analisi realistica e costruttiva per dare un contributo ad un settore molto complesso ma fondamentale per lo svolgimento delle attività principali della vita economica e sociale. Si presenta così l’intervento del presiedente dell’Adis (Associazione democratica inquilini Sicilia) Giuseppe Frisone sull’attuale gestione dell’ATM e del trasporto pubblico locale. Frisone, che in passato è stato anche Revisori dei conti dell’azienda conosce molto bene la realtà e i problemi degli uffici di via La Farina e alla luce di quella che è la situazione attuale vuole fornire un punto di vista alternativo.

Frisone parte dai dati curati dall’osservatorio permanente dell’Adis per analizzare il presente, i programmi per l’immediato futuro, la gestione del servizio. “Entrando nel merito il Direttore Generale afferma che oggi ci sono in servizio 41 mezzi, oltre i 6 tram, grazie ai 23 autobus usati acquistati dalla GTT di Torino e dall' ATM di Milano. In effetti circolavano 41 mezzi ma da almeno 20 giorni ne circolano 37 a causa di guasti ai mezzi (precisamente la 442 – 713 – 761 – 774 – 302) che hanno causato la soppressione della linea 81 via autostrada, della 39 e della seconda macchina della linea 78 mentre a giorni alterni esercita la linea 17; inoltre altri cinque nell'arco della giornata rientrano in deposito per piccole avarie. Indubbiamente rispetto al passato è aumentato il numero dei chilometri percorsi e di conseguenza il contributo in conto esercizio che dovrà essere erogato dalla Regione Siciliana. Gli stessi 41 mezzi non coprono le linee previste in esercizio nell'orario invernale. Non esiste alcuna attività per il recupero dei primi 30 mezzi guasti annunciati a Giugno 2014 per cui il numero dei mezzi in circolazione comincia ad assottigliarsi. Due tir pieni di pezzi di ricambio provenienti da Torino non sono stati sufficienti ad avviare un minimo di media e grande riparazione per cui i mezzi restano a marcire nel piazzale dell’Azienda”.

L’Adis si sofferma poi sul servizio scuolabus ripreso proprio in questi giorni. “Pur condividendo la lodevole iniziativa di venire incontro alle esigenze degli studenti e dei rispettivi genitori che abitano nei villaggi, non riusciamo a percepire, considerata la nota carenza di autisti esistenti in organico, se alla guida dei sette scuolabus ci saranno agenti sottratti al servizio di linea oppure facendo ricorso allo straordinario. In quest'ultima ipotesi continuerà a lievitare in alto il costo del personale con ripercussioni sul risultato d'esercizio esposto in bilancio”.

Riflettori anche sul contratto di servizio tra Comune e Atm, spesso annunciato ma che fino ad oggi non ha ancora visto la luce, e sul piano industriale varato nei mesi scorsi. “La bozza di piano industriale redatta dall'Azienda ci fornisce una serie di dati statistici sul servizio di trasporto di oggi e su quello che potrà essere domani. Ma nulla dice quale politica di investimenti espansiva possa essere attuata che consenta il miglioramento della qualità ed una diffusione capillare del servizio tale da assicurare ai cittadini l'esercizio al diritto alla mobilità, come esisteva 18 anni fa. Investimento pubblico che dovrà basarsi su analisi economiche finanziarie comparative a sostegno di politiche finalizzate a limitare le esternalità negative dei trasporti riducendo congestione, inquinamento e insicurezza stradale. E' necessario elaborare un sistema di ripartizione che superando la spesa storica, incentivi la riduzione dei costi operativi, l'incremento dei ricavi da traffico, il maggior utilizzo dei mezzi di trasporto pubblico, misurato come rapporto tra passeggeri e posti/Km per evitare che i mezzi circolino inutilizzati”.
Un’analisi che appunto non vuole celare alcuna critica o polemica, tanto che l’Adis vuole riconoscere al Direttore Giovanni Foti lo spirito di sacrificio, la grande volontà e la competenza con cui sta affrontando una missione, ritenuta impossibile, che parte dalle macerie trovate al momento del suo insediamento e che oggi gli consente di stabilizzare il presente e programmare il futuro. “Le sue capacità manageriali potrebbero trovare migliore espressione se fosse affiancato da dirigenti aziendali competenti del settore ma fuori dagli schemi della politica” questo il messaggio che lancia Frisone. Messaggio che parte da uno che conosce bene sia l’azienda sia chi lavora in quegli uffici di via La Farina.

2 commenti

  1. Finalmente una voce fuori dal coro con la quale concordo pienamente. Purtroppo temo che la mancanza di collaborazione qualificata sia frutto dei lacci che la politica, in senso lato e nella sua parte più deteriore, sta imponendo ha chi ha cominciato a dimostrare quelle qualità manageriali sconosciute in ambito ATM.
    Ciò nonostante, non so perchè resto fiducioso, altrimenti dovrò continuare ad essere un ghettizzato per il resto dei miei pochi giorni.

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  2. Finalmente una voce fuori dal coro con la quale concordo pienamente. Purtroppo temo che la mancanza di collaborazione qualificata sia frutto dei lacci che la politica, in senso lato e nella sua parte più deteriore, sta imponendo ha chi ha cominciato a dimostrare quelle qualità manageriali sconosciute in ambito ATM.
    Ciò nonostante, non so perchè resto fiducioso, altrimenti dovrò continuare ad essere un ghettizzato per il resto dei miei pochi giorni.

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