Oltre il PalaNebiolo: la Messina che soffre e dorme per strada

Oltre il PalaNebiolo: la Messina che soffre e dorme per strada

Veronica Crocitti

Oltre il PalaNebiolo: la Messina che soffre e dorme per strada

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giovedì 28 Novembre 2013 - 08:25

Le foto immortalano i volontari dell'associazione Mani Tese di Sicilia che consegnano coperte ed indumenti nei pressi della Stazione di Messina. Tante associazioni che operano in sinergia con Caritas, Help Centre e Centro Diurno.

Li chiamano “Angeli della Sera”. Giungono di notte, nei pressi della Stazione di Messina, hanno con loro coperte e indumenti, e li consegnano insieme a qualcosa di caldo. Sono volontari di diverse associazioni che operano nel nostro territorio in sinergia con la Caritas, l’Help Centre della Stazione ed il centro diurno.

La Gallery mostra i ragazzi dell’organizzazione Mani Tese Sicilia, quella Onlus nata nel 1964 per combattere la fame nel mondo e sensibilizzare i diversi Paesi sui temi di solidarietà e civiltà. Sono arrivati alla Stazione di Messina intorno alle 20 ed hanno consegnato tutto quello che avevano.

C’era sempre un “grazie” negli occhi di coloro che ricevevano felpe e coperte, e c’era sempre una tristezza che faceva fatica a lasciare i loro sguardi.

Loro sono la parte di Messina che passa inosservata, che vive silenziosa ai margini della città, di cui poco si parla perché è quasi sempre meglio far finta che non esista. Eppure questa Messina c’è, e talvolta è anche il vicino di casa che ha appena perso il lavoro e non sa più come andare avanti. C’è una Messina che non ha un tetto sotto cui dormire, un pasto caldo da assaporare, una famiglia a cui aggrapparsi nei momenti peggiori. C’è una Messina che vive per strada, nei pressi della stazione, avvolta da coperte e sdraiata sui marciapiedi freddi. Non sono immigrati, non fuggono dalla guerra, non sono in cerca di un permesso di soggiorno. Sono solo poveri, disgraziati, senza volto, gente che non arriva alla fine del mese, disoccupati che non possono più permettersi un affitto. E’ la Messina che non vive temporaneamente al Palanebiolo, che non aspetta il trasferimento in uno SPRAR o in un centro di accoglienza, che l’unica mensa che conosce è quella di Sant’Antonio o del centro diurno gestito dalla Caritas. E’ la Messina che talvolta cerca di uscire da un supermercato con una scatoletta di tonno in tasca perché, realmente, i soldi per pagare non ce li ha più. E’ la Messina che vive in macchina o avvolta da sacchetti di plastica sul ciglio di una strada.

Gli Angeli della Sera operano per loro. Uomini, volontari, gente comune che ha solo capito che basta sempre troppo poco per aiutare gli altri.

Veronica Crocitti

@VCrocitti

3 commenti

  1. B R A V I!!! Una stretta di mano virtuale a chi fa qualcosa di concreto per tutti coloro che non hanno nulla.

    Politici, Amministratori, giornalisti e infine maggioranza dei cittadini vi preoccupate che i migranti stiano comodi e al calduccio?? Perché, invece, non pensate a tutti coloro (Messinesi e non) che questo stato di povertà lo vivono ogni giorno chissà da quanti anni? Sotto gli occhi di tutti…ma nessuno fa nulla.
    Oltre a farvi l’esame di coscienza, confessarvi e andare in Chiesa la domenica…abbiate il coraggio di fare qualche ora di Volontariato verso chi non ha nulla così da rendervi conto di cosa voglia dire la parola “aiuto”.

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  2. Hombre de barro 28 Novembre 2013 18:50

    Grazie a nome di tutti gli indigenti e chi non arriva a fine mese, Veronica Crocitti

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  3. Hombre de barro 28 Novembre 2013 18:53

    Quoto integralmente il suo post, non avrei saputo esprimermi meglio. Ha ragione padre Ettore, abbiamo perso la capacità di indignarci.

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