Il ministro Minniti: Il Mediterraneo è il futuro dell'Italia LE FOTO

Il ministro Minniti: Il Mediterraneo è il futuro dell’Italia LE FOTO

R.Br

Il ministro Minniti: Il Mediterraneo è il futuro dell’Italia LE FOTO

Tag:

R.Br |
lunedì 11 Dicembre 2017 - 11:47

"Se sconfiggeremo i flussi illegali dei trafficanti di esseri umani allora potremo gestire i flussi legali"

Il mar Mediterraneo è al centro di grandi inquietudini ma anche di grandi potenzialità. Il Mediterraneo è il futuro dell’Italia e noi, come area dello Stretto, ne siamo al centro, dobbiamo saperne leggere le minacce ma anche le opportunità. I destini dell’Europa e dell’Africa infatti saranno sempre più strettamente connessi in futuro. Un grande pezzo del destino dell’Europa dipenderà da quel che accade in Africa”.

Il ministro dell’Interno Marco Minniti nel chiudere l’inaugurazione dell’Anno Accademico ha toccato tutti i temi più cruciali per la politica oggi, da quelli della sicurezza alla gestione dei flussi migratori, dal sentimento di paura che ormai si è diffuso in ogni angolo della società alla necessità dell’integrazione e dell’accoglienza, dalle problematiche economiche a quelle della difesa dei diritti e delle identità culturali. E’ stato studente dell’Università di Messina. Adesso ci ritorna come ministro.

Considero cattivi maestri quelli che mettono in contraddizione i due termini di sicurezza e libertà. Per me il punto di congiunzione tra le due parole è una è con l’accento. Abbiamo di fronte una grande minaccia, l’Isis, dall’enorme capacità militare, dalla capacità di gestire i territori e dal massimo potenziale di violenza rappresentata. L’Italia ha dimostrato d’aver saputo sconfiggere i terrorismi, e mi riferisco anche al terrorismo della mafia, con le armi della democrazia, senza cedere alla legislazione d’emergenza o allo Stato d’eccezione. Sfide che altre nazioni si trovano ad affrontare adesso. Abbiamo usato le armi della democrazia e abbiamo vinto, adesso dobbiamo lavorare ad un Mediterraneo che sia mare di pace”.

Secondo il ministro però quest’azione non deve essere squisitamente sul piano delle leggi, perché queste, molto spesso possono a suo dire essere definite “scorciatoie” se a mancare è “il riconoscimento reciproco, anche dei valori. Ci sono dei valori che non sono negoziabili e che sono i cardini della nostra civiltà, della nostra democrazia. Nessuno ha il diritto di negoziare su valori che rappresentano il cuore della democrazia italiana. Per questo dobbiamo stare attenti. I maggiori risultati li ho registrati non con le norme, ma con i Patti con l’Islam, accordi con i quali si avvia il percorso di riconoscimento reciproco. Quando parliamo di accoglienza non dobbiamo dimenticare che c’è un limite, ed è rappresentato dalla capacità d’integrazione che ha un Paese. Integrare significa capire fin dove possiamo agire e dove possiamo. Governare i flussi migratori significa sconfiggere i trafficanti di esseri umani. Non dobbiamo consegnare le chiavi della democrazia ai trafficanti di uomini. Solo se sconfiggeremo il flusso migratorio illegale potremo gestire il flusso legale”.

L’ultima questione affrontata dal ministro è quella relativa alla paura, che viene da più parti strumentalizzata ma che è in continuo aumento e che è diventata profonda e stratificata: “E’ anche questa la sfida. Una democrazia che sconfigge la paura è forte e può affrontare il suo futuro”.

R.Br.

Un commento

  1. MINNITI RICORDATI CHE LI DEVI RIPORTARE NELLE LORO FOGNE

    0
    0

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Commenta
Tempostretto - Quotidiano online delle Città Metropolitane di Messina e Reggio Calabria

Via Francesco Crispi 4 98121 - Messina

Marco Olivieri direttore responsabile

Privacy Policy

Termini e Condizioni

info@tempostretto.it

Telefono 090.9412305

Fax 090.2509937 P.IVA 02916600832

n° reg. tribunale 04/2007 del 05/06/2007