850 euro di corso per lavorare e nessuna garanzia occupazionale: i dipendenti GM in protesta

850 euro di corso per lavorare e nessuna garanzia occupazionale: i dipendenti GM in protesta

Francesca Stornante

850 euro di corso per lavorare e nessuna garanzia occupazionale: i dipendenti GM in protesta

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giovedì 19 Settembre 2013 - 19:00

Insieme a Slc Cgil e Uilcom Uil, i lavoratori sono tornati in Prefettura perchè da mesi non prendono lo stipendio, alcuni non hanno mai lavorato nonostate i soldi sborsati per un corso "di formazione" senza valore giuridico, dopo la pausa estiva le sedi non hanno riaperto.

Alcuni hanno lavorato più di sei mesi incassando un solo stipendio. Altri sarebbero stati assunti ma finora non hanno lavorato neanche un giorno. Tutti sono accomunati da un posto di lavoro nella Gm srl, società che si occupa di call center e che fa capo a Giuseppe Mauro, già noto nell’ambiente delle telecomunicazioni siciliane e candidato sindaco a Palermo lo scorso anno. La Gm ha sede a Motta d’Affermo ma numerose filiali sparse in Sicilia. Da mesi però i lavoratori denunciano anomalie e irregolarità. Lo avevano fatto già in Prefettura lo scorso 19 giugno, sono tornati perché nel frattempo le cose non sono cambiate, anzi pare siano addirittura peggiorate, nonostante le serrate pressioni dei sindacati per indurre l’amministratore della GM Mauro ad assumere impegni concreti con i lavoratori. Sono tornati in Prefettura insieme ai segretari di Slc Cgil e Uilcom Uil, Pippo Di Guardo e Antonio Di Guardo, hanno incontrato il vice capo di gabinetto Caterina Minutoli, hanno raccontato cosa è accaduto in questi mesi e le preoccupazioni che hanno.

“La società ha sedi a Motta D’Affermo, Capo D’Orlando, Nizza e Santa Teresa Riva, Lentini e Ragalna, i lavoratori sono centinaia, tutti hanno pagato importi vanno dai 750 agli 850 euro per corsi di formazione senza alcun valore e propedeutici solo all’assunzione, sono senza stipendio nonostante i mesi di lavoro. Mentre altri, con assunzioni fittizie atte solo a giustificare i corsi a pagamento, non sono stati chiamati a lavorare neanche per un solo giorno”, hanno spiegato i sindacati.

A far crescere la preoccupazione il fatto che dopo la pausa estiva le sedi non hanno riaperto, ufficialmente per motivi “tecnico-organizzativi”, così è stato dichiarato, pare invece perché la società non ha pagato affitto e bollette delle sedi. L’incertezza e la preoccupazione regnano sovrane, non si hanno notizie su possibili soluzioni che garantiscano il pagamento puntuale degli stipendi, meno che mai sul fronte degli arretrati. “Il perdurare di questa situazione non permette ai lavoratori di vivere serenamente il quotidiano, precarizza il loro presente e rende incerto il futuro. Tutto ciò in una realtà provinciale e siciliana, già ampiamente segnata da una oggettiva e costante progressiva perdita di posti di lavoro”.

Mentre il quadro generale è nero, pare che la società stia avviando nuovi corsi, sempre a pagamento, in altre province della Sicilia. Per questo motivo Pippo Di Guardo e Antonio Di Guardo hanno chiesto aiuto alla Prefettura. Hanno chiesto, a nome dei tanti lavoratori che si sentono presi in giro o che potrebbero finire nella stessa condizione, di supportare una possibile soluzione della problematica. La Prefettura informerà le altre Prefetture siciliane e calabresi. Un piccolo passo che si va ad unire alle denunce che moltissimi lavoratori hanno già presentato.

Francesca Stornante

3 commenti

  1. ….ma dico:NESSUN’AZIENDA TI FA PAGARE UN CORSO DI FORMAZIONE PROPEDEUTICO ALL’ASSUNZIONE!!!

    = = = N E S S U N A = = =

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  2. o ma siti babbi!

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  3. ma a questo punto … ve lo meritate!

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