Morosi incolpevoli, i consiglieri Pd attaccano l'amministrazione: "Il bando va ritirato"

Morosi incolpevoli, i consiglieri Pd attaccano l’amministrazione: “Il bando va ritirato”

Morosi incolpevoli, i consiglieri Pd attaccano l’amministrazione: “Il bando va ritirato”

Tag:

martedì 21 Luglio 2015 - 11:13

I consiglieri comunali di area Pd Simona Contestabile, Paolo David, Francesco Pagano, Nicola Cucinotta e Carlo Cantali contestano l'amministrazione per la confusione e l'approssimazione con cui si sta affrontando la questione morosi incolpevoli. Denunciano anomalie nella pubblicazione del bando

Li chiamano morosi incolpevoli. Sarebbe più giusto, evidentemente, definirli, come gli ultimi ad essere stati dimenticati dall’amministrazione che – venuta dal basso- avrebbe dovuto annoverare, anche nei fatti e non solo nei proclami elettorali, tra le proprie priorità, la tutela e la garanzia dei più deboli”.

E’ spietato il commento dei consiglieri comunali di area Pd Simona Contestabile, Paolo David, Francesco Pagano, Nicola Cucinotta e Carlo Cantali che contestano a muso duro l’atteggiamento dell’amministrazione Accorinti nei confronti di chi, appena poche settimane fa, aveva protestato a Palazzo Zanca con quel gazebo simbolo di una casa che non c’è. Chiedevano che quel diritto – consacrato dal decreto legge n. 124 del 2013, in forza del quale il Governo ha istituito un fondo destinato agli inquilini morosi incolpevoli – fosse riconosciuto anche a Messina. Ma, segnalano i consiglieri, sulla vicenda solo confusione e personalissime letture della legge sottesa all’argomento, “difficoltà dovute probabilmente al fatto che l’assessore Mantineo, diversamente dal collega di giunta, vicesindaco Signorino, non partecipa a Roma e a Palermo alla redazione delle leggi” commentano con ironia.

Per i cinque esponenti Pd l’argomento merita una particolare attenzione che sino ad oggi l’amministrazione comunale non ha mostrato. L’unico atto prodotto è l’avviso pubblico del 22 maggio, per il tramite del dirigente ad interim Giovanni Bruno, recante ad oggetto “Morosità incolpevole 2014 – linee guida approvate alla Regione Siciliana con deliberazione della G.R. 371 del 17/12/2014 – Approvazione avviso pubblico e schema di istanza di partecipazione”. Bando che, sebbene modificato ed aggiustato in svariate parti, con una nuova determina dirigenziale del 1 luglio 2015, non appare scevro da dubbi, criticità e forse anche vizi.

“Sugli aspetti tecnici, o meglio sui difetti, errori e orrori dei provvedimenti amministrativi, in larga parte mutuati e ereditati dal livello regionale, a voler essere onesti sino in fondo, anche al fine di non essere tacciati di oppositori a prescindere, bisogna riconoscere che sulla tematica in questione l’amministrazione regionale non è stata da meno, dimostrando tutte le sue lacune ed evidenziando l’assenza totale di conoscenza della pratica. Non ci soffermeremo, attesa la disamina puntuale e approfondita fatta da alcune associazioni di categoria in merito. In aggiunta, soltanto due aspetti è opportuno cogliere e denunciare: quello attinente la forma e la durata della pubblicazione del bando e quello concernente la sinergia con l’altro attore istituzionale coinvolto, alias la Prefettura, sinergia che più è efficace più garantisce il raggiungimento dell’obbiettivo legislativo, aiutare tutti coloro i quali incolpevolmente si sono trovati, o si trovano loro malgrado, nella situazione di grave disagio”.

I consiglieri spiegano che la determina rivisitata disponeva che la pubblicazione del bando e del modello di istanza di partecipazione dovesse avvenire per 10 giorni consecutivi all’albo pretorio comunale. Tralasciando il fatto che le modalità di pubblicità scelte siano quantomeno discutibili in termini di trasparenza, considerato che non è scontato che tutti i morosi incolpevoli abbiano la possibilità di accedere all’albo pretorio, ciò che li fa riflettere sono i rumors intorno alla questione che riferirebbero che l’avviso sia stato pubblicato on line giorno 7 luglio e ritirato il 14 luglio. Quindi pubblicato per soli 7 giorni, circostanza questa che non solo sarebbe in totale deroga rispetto a quanto statuito all’articolo 2 della determina n. 113, ma che sembra altresì preclusivo per coloro i quali, ridottisi l’ultimo giorno (15 luglio), avevano necessità di recuperare la modulistica.

“Visto che il bando recita testualmente “le domande di partecipazione al presente avviso pubblico devono essere compilate unicamente sui moduli predisposti dal Comune di Messina reperibili sul sito web istituzionale www.comune.messina.it” come avrebbe dovuto/potuto reperire la modulistica chi giorno 15 luglio u.s. – prima della scadenza del bando – avesse deciso di partecipare all’avviso pubblico, essendo quest’ultimo stato oscurato unitamente agli allegati a corredo? Inoltre, sotto il profilo della richiamata sinergia, ad ulteriore conferma dei cattivi rapporti passati, basta in questa sede evidenziare gli svariati solleciti prefettizi rivolti al comune inadempiente” scrivono i consiglieri.

Per Contestabile, David, Pagano, Cucinotta e Cantali i dubbi e le criticità individuate avrebbero dovuto e potuto essere superati grazie ad un effettivo coinvolgimento delle associazioni di categoria, e degli inquilini e dei proprietari, attori questi, che vivendo e affrontando quotidianamente il disagio sociale in esame, possono dare soluzioni e consigli preziosi. “E’ evidente che un tale modus operandi avrebbe dovuto il filo conduttore di un’amministrazione che dal basso aveva promesso di cambiare le cose, che del coinvolgimento aveva fatto la propria stella polare: fantasie elettorali, algoritmi di difficile comprensione alle latitudini peloritane. Per tale motivo è certamente positivo l’operato della commissione consiliare preposta che, in sostituzione di un esecutivo lontano ed assente, sta tentando di avviare un confronto costruttivo, che deve essere volto, secondo noi, al ritiro in autotutela del bando in esame, ovvero alla sua riformulazione ed integrazione, in modo da tener conto di tutte le osservazioni di merito formulate dai soggetti competenti al fine di garantire ai più ed il più possibile l’utilizzo di tale sollievo per tutti coloro i quali ne hanno bisogno”.

Infine un appello: “Ci permettiamo di rivolgere un consiglio ai naviganti, cosa che sarà fatta, evidentemente, nell’opportuna sede (VI commissione consiliare): il coinvolgimento degli attori sociali deve essere generale, inclusivo, bisogna estenderlo a tutte le categorie e a tutte le sigle interessate, ciò per non farci contagiare dall’eccessiva inclusività e socializzazione dimostrata da Accorinti e compagni”.

0 commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Commenta
Tempostretto - Quotidiano online delle Città Metropolitane di Messina e Reggio Calabria

Via Francesco Crispi 4 98121 - Messina

Marco Olivieri direttore responsabile

Privacy Policy

Termini e Condizioni

info@tempostretto.it

Telefono 090.9412305

Fax 090.2509937 P.IVA 02916600832

n° reg. tribunale 04/2007 del 05/06/2007