Anomalie nell'assunzione degli ex Feluca all'Amam: l'ispettorato del lavoro acquisisce gli atti

Anomalie nell’assunzione degli ex Feluca all’Amam: l’ispettorato del lavoro acquisisce gli atti

Rosaria Brancato

Anomalie nell’assunzione degli ex Feluca all’Amam: l’ispettorato del lavoro acquisisce gli atti

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venerdì 22 Luglio 2016 - 07:51

L'ispettorato del lavoro ha acquisito tra Comune e Amam tutti gli atti relativi al passaggio degli ex Feluca all'azienda acquedotto. Riscontrate diverse anomalie nel percorso seguito e basato sul parere di Le Donne che ha definito l'ex società mista una "controllata dal Comune", nonostante la maggioranza delle quote fosse dei privati

I riflettori dell’Ispettorato del lavoro si sono accesi sull’Amam, ed in particolare sul passaggio dei Feluca in quell’azienda destinata a diventare nei progetti dell’amministrazione un vero e proprio carrozzone, attraverso la “Multiservizi delle meraviglie”. In attesa che si concretizzi il passaggio dei servizi, da un anno il Comune ha avviato celermente il transito di lavoratori. Ma su quelli di Feluca sono fioccate polemiche, perplessità e denunce finite sul tavolo dell’ispettorato del lavoro che nei giorni scorsi ha avviato l’acquisizione di una serie di atti sia all’Amam che a Palazzo Zanca e che riguardano l’iter seguito nel 2015 e fortemente voluto dall’allora vicesindaco Guido Signorino e dal segretario generale Antonino Le Donne.

Come già fatto nel caso del Consorzio autostrade, l’ingegnere Gaetano Sciacca, che guida l’ispettorato del lavoro,ha avviato un tavolo tecnico con i vertici dell’Amam e con l’amministrazione comunale per individuare il percorso migliore e soprattutto evidenziare le “falle” del passaggio sotto l’aspetto normativo. Così come per la vicenda Cas anche all’Amam per quel che riguarda il transito di Feluca, il tavolo tecnico non ha sortito alcun effetto ed all’ispettorato del lavoro, ufficio che ha come compito principale il controllo del rispetto della normativa in materia di personale ed assunzioni, non è rimasta altra strada che l’attività ispettiva e l’acquisizione di atti per l’avvio di eventuali sanzioni amministrative. Peraltro, sempre per legge, la relazione ed i faldoni acquisiti, qualora dovessero emergere fatti di rilevanza penale, dovranno obbligatoriamente essere trasmessi alla Procura.

Numerose le irregolarità riscontrate nel corso dell’attività ispettiva dei mesi scorsi e che riguardano la procedura di assunzione dei lavoratori della società mista che gestiva la rete civica e che è finita in liquidazione.

Come rilevato nel corso del tavolo tecnico il passaggio all’Amam non può essere effettuato per quei lavoratori che non risultano LSU (considerazione che vale anche per tutti i trasferimenti). L’amministrazione pur accogliendo le indicazioni dell’ufficio del lavoro ha alzato le barricate solo sui Feluca, trincerandosi dietro il parere del segretario generale Le Donne.

Diverse le irregolarità. Gli ex Feluca non sono Lsu, manca (fatto rilevante) una delibera di assunzione in carico del personale. Il presidente Leonardo Termini, infatti, subentrato a Nastasi, non ha mai firmato alcun atto in tal senso. L’unico provvedimento è quindi quello firmato da Nastasi a suo tempo. Il nodo cruciale poi è la “natura” di Feluca, che secondo il parere di Le Donne, è una CONTROLLATA dal Comune, sorvolando sul fatto che il 51% delle quote era di Intermedia socio privato che deteneva la maggioranza,mentre il restante 49% era suddiviso tra Comune e Provincia. Intermedia nel frattempo è fallita da una decina d’anni.

“Su tutti i passaggi all’Amam ho evidenziato che nel pubblico si accede per concorso– spiegava nei giorni scorsi Sciacca- Un fatto che ritengo ovvio e naturale. Invece quando lo faccio notare vengo guardato come un marziano, come qualcuno che vuole sovvertire un contesto consolidato. Io guardo anche alle future generazioni, quelle che non avranno mai alcuna possibilità di accedere a nessun concorso proprio perché una visione distorta del pubblico ha portato a queste conseguenze. Nel caso specifico di Feluca è evidente che se il socio privato era al 51% il discorso non è così semplice come al Comune lo vogliono far passare. La legge dice ben altro rispetto al parere del segretario generale”.

E se Le Donne sostiene che Feluca era controllata totalmente dal Comune, sorvolando su quel 51% ai privati, nel corso dell’attività ispettiva, dopo aver ascoltato dirigenti di Palazzo Zanca e revisori, sono emerse le anomalie procedurali. Insomma secondo Le Donne quello scarso 24% in Feluca da parte dell’amministrazione basterebbe per un’assunzione diretta in Amam, bypassando precari storici, (ai quali lo stesso Le Donne sbandiera stabilizzazioni con soglie orarie risibili e stipendi striminziti) e soprattutto la normativa in tema di assunzioni nel pubblico. Va da sé che sull’Amam Multiservizi le bandierine di stop dei revisori dei conti si sono alzate e la stessa Corte dei conti ha chiaramente evidenziato le conseguenze della mega società “panacea di tutti i disservizi”.

Insomma i riflettori dell’ispettorato del lavoro si sono accesi e l’acquisizione degli atti può essere solo inizio, dal momento che i faldoni potrebbero finire da un Palazzo ad un altro qualora si riscontrassero elementi di natura penale.

Come nel caso degli straordinari al Cas c’è da rilevare che quando fuori da una porta c’è chi reclama diritti e dentro quella porta invece si opera in modo strabico, serve con urgenza ripristinare legalità e trasparenza. Al Cas c’erano “i magnifici 100” destinatari di centinaia di ore di straordinario,a fronte di precari ai quali anche solo 3 mesi di occupazione, sarebbe equivalso al rispetto della loro dignità.

Per quel che riguarda l’Amam nei giorni scorsi il consigliere comunale di Sicilia Futura Nino Carreri, che periodicamente firma interrogazioni chiedendo l’accesso agli atti, e risposte dall’azienda, ha sbottato, dando 30 giorni per avere quel che da mesi richiede inutilmente. Sul piano dell’amministrazione trasparente l’Amam è all’anno zero, basta andare a cercare sul sito della società. Carreri chiede da mesi lumi su incarichi, consulenze, affidamenti a cooperative,bandi e quant’altro.

Ma all’Amam tutto scorre… come l’acqua.

Rosaria Brancato

18 commenti

  1. Questi ex colleghi contrattisti al tempo, grazie a promesse politiche “abbandonarono” lo status (da fame) dei loro colleghi allettati da uno stipendio ottimo. A molti che chiedevano alcuni rispondevano “e chi mi staiu a 500 euro o misi? Risultato? Premiati con un assunzione. Nel frattempo Gli altri… Attendono…. I poco furbi..o forse i più responsabili.

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  2. Questi ex colleghi contrattisti al tempo, grazie a promesse politiche “abbandonarono” lo status (da fame) dei loro colleghi allettati da uno stipendio ottimo. A molti che chiedevano alcuni rispondevano “e chi mi staiu a 500 euro o misi? Risultato? Premiati con un assunzione. Nel frattempo Gli altri… Attendono…. I poco furbi..o forse i più responsabili.

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  3. Nino Principato 22 Luglio 2016 09:26

    Quando c’é l’acqua, cara Rosaria, quando c’é…

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  4. Nino Principato 22 Luglio 2016 09:26

    Quando c’é l’acqua, cara Rosaria, quando c’é…

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  5. Hanno utilizzato Renato come coperchio x le loro porcherie, il tragico è che si compiacciono, nn si rendono conto d come sono manipolati Vedi i caso in esame, hanno girovagato al comune e alla provincia, facendo fare strane manovre a quei bilanci x trovare le somme x stipendi sino a quando è arrivato il tibetano è gli hanno fatto risolvere il decennale problema , e ora i cocci sono i tuoi Renato l’ammuccone!

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  6. Hanno utilizzato Renato come coperchio x le loro porcherie, il tragico è che si compiacciono, nn si rendono conto d come sono manipolati Vedi i caso in esame, hanno girovagato al comune e alla provincia, facendo fare strane manovre a quei bilanci x trovare le somme x stipendi sino a quando è arrivato il tibetano è gli hanno fatto risolvere il decennale problema , e ora i cocci sono i tuoi Renato l’ammuccone!

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  7. Come sempre sarà la Magistratura ad appurare la verità, certo che da Accorinti non ci si aspettavano “scivoloni” simili.Sulle assunzioni all’Amam,poichè di questo si tratta, bastava chiedere preventivamente all’Ispettorato del Lavoro o ad un bravo giuslavorista per avere una risposta chiara.Da quel che si dice in alcune assunzione mancherebbe anche la firma del Direttore Generale,se fosse vero bisognerebbe chiedersi il motivo visto che erano atti di sua competenza.In caso di irregolarità spero che i lavoratori non ne risentano poichè a Messina ci mancherebbero solo altri disoccupati.Se qualcuno ha sbagliato la responsabilità è di chi li ha assunti senza vigilare e di chi politicamente ha permesso che ciò accadesse.

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  8. Come sempre sarà la Magistratura ad appurare la verità, certo che da Accorinti non ci si aspettavano “scivoloni” simili.Sulle assunzioni all’Amam,poichè di questo si tratta, bastava chiedere preventivamente all’Ispettorato del Lavoro o ad un bravo giuslavorista per avere una risposta chiara.Da quel che si dice in alcune assunzione mancherebbe anche la firma del Direttore Generale,se fosse vero bisognerebbe chiedersi il motivo visto che erano atti di sua competenza.In caso di irregolarità spero che i lavoratori non ne risentano poichè a Messina ci mancherebbero solo altri disoccupati.Se qualcuno ha sbagliato la responsabilità è di chi li ha assunti senza vigilare e di chi politicamente ha permesso che ciò accadesse.

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  9. Non c’è dubbio che la questione appare piuttosto controversa. Bisognerebbe leggersi le carte per poter esattamente valutare la vicenda. Due cose però sono evidenti: 1. Che, o Le Donne ha realizzato un capolavoro giuridico, o è stato l’artefice principale di una operazione da Procura della Repubblica. 2. Che l’amministrazione, in particolate Signorino e Accorinti, ne erano consapevoli e consenzienti. Ciò premesso, entrando nel merito, alla luce delle notizie lette sulla stampa, mi sorge un interrogativo: dopo che il socio di maggioranza è stato dichiarato fallito dal Tribunale di Messina cosa ne è stata della società? La quota di maggioranza è stata acquisita da altri? Ha continuato ad erogare servizi senza più la presenza del partner privat

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  10. Non c’è dubbio che la questione appare piuttosto controversa. Bisognerebbe leggersi le carte per poter esattamente valutare la vicenda. Due cose però sono evidenti: 1. Che, o Le Donne ha realizzato un capolavoro giuridico, o è stato l’artefice principale di una operazione da Procura della Repubblica. 2. Che l’amministrazione, in particolate Signorino e Accorinti, ne erano consapevoli e consenzienti. Ciò premesso, entrando nel merito, alla luce delle notizie lette sulla stampa, mi sorge un interrogativo: dopo che il socio di maggioranza è stato dichiarato fallito dal Tribunale di Messina cosa ne è stata della società? La quota di maggioranza è stata acquisita da altri? Ha continuato ad erogare servizi senza più la presenza del partner privat

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  11. Non sono solo i feluca, aprite gli occhi anche sugli ex cea,non dovrebbero essere lì, non si riesce a capire come hanno permesso certe porcherie

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  12. Non sono solo i feluca, aprite gli occhi anche sugli ex cea,non dovrebbero essere lì, non si riesce a capire come hanno permesso certe porcherie

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  13. Sono stati inseriti nella struttura organica dell’Amam anche personale senza nessun concorso pubblico.. o meglio, assunti con concorsi non a norma di legge.. ma ad hoc. Fate controlli accurati, da quando è stato “assunto” l’ingegnere responsabile del depuratore di Mili, la puzza è aumentata a dismisura, non ne possiamo più in paese.. Buttateli fuori!!!

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  14. Sono stati inseriti nella struttura organica dell’Amam anche personale senza nessun concorso pubblico.. o meglio, assunti con concorsi non a norma di legge.. ma ad hoc. Fate controlli accurati, da quando è stato “assunto” l’ingegnere responsabile del depuratore di Mili, la puzza è aumentata a dismisura, non ne possiamo più in paese.. Buttateli fuori!!!

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  15. Ma il caso dei 2 ingegneri assunti all’Amam senza concorso pubblico ne vogliamo parlare? Spero che il ns. consigliere Zuccarello continui quello che ha iniziato..

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  16. Ma il caso dei 2 ingegneri assunti all’Amam senza concorso pubblico ne vogliamo parlare? Spero che il ns. consigliere Zuccarello continui quello che ha iniziato..

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  17. In quella messinese non ci conterei, poi adesso è tutta tesa a “smascherare” a torto o a ragione nn mi interessa, gli affari di Genovese, e poi c’è il rischio , come purtroppo avviene di frequente in questa nostra città, che scavando scavando si incappa in interessi personali quindi è meglio girarsi dall’altra parte………….

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  18. In quella messinese non ci conterei, poi adesso è tutta tesa a “smascherare” a torto o a ragione nn mi interessa, gli affari di Genovese, e poi c’è il rischio , come purtroppo avviene di frequente in questa nostra città, che scavando scavando si incappa in interessi personali quindi è meglio girarsi dall’altra parte………….

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