I “superminimi” di Ato 3, isole ecologiche e Messinambiente. Impazza il dibattito

I “superminimi” di Ato 3, isole ecologiche e Messinambiente. Impazza il dibattito

Marco Ipsale

I “superminimi” di Ato 3, isole ecologiche e Messinambiente. Impazza il dibattito

Tag:

giovedì 13 Febbraio 2014 - 09:50

Il consigliere comunale Libero Gioveni evidenzia che alcuni dipendenti dell'Ato 3 percepiscono, in aggiunta ai loro stipendi, anche delle somme aggiuntive denominate contrattualmente "superminimi". Il V quartiere interroga l’assessore Ialacqua in merito ai disservizi delle isole ecologiche. Il deputato Vincenzo Garofalo chiede all’amministrazione di illustrare i dati che hanno portato alla bocciatura dei bilanci

Somme corrisposte legittimamente ma, ora più che mai, inopportune. Il consigliere comunale Libero Gioveni porta alla luce un nuovo elemento sulla controversa gestione dei rifiuti in città. “Alcuni dipendenti dell’Ato 3 – scrive – percepiscono in busta paga una quota aggiuntiva denominata "superminimo" o "aumento di merito" o "ad personam", che per alcuni arriva a toccare anche 500 euro al mese in più rispetto allo stipendio. E’ correlato "alla particolare laboriosità e diligenza del lavoratore"”.

Ed alcuni dipendenti sono stati premiati doppiamente, anche con gli aumenti di livello. “Dal 4° al 6° – prosegue il consigliere – o addirittura qualcuno dal 4° direttamente all'8°. Nulla di strano che il tutto vada a cozzare con la beffa per i cittadini di dover includere nella tanto indigesta Tares anche questi costi che forse potevano essere evitati”.

Gioveni si rivolge al sindaco ed agli assessori Ialacqua e Signorino per sapere “se intendano intervenire su un’altra vicenda influente sui costi di gestione dei rifiuti e, qualora decidano di farlo, quali provvedimenti intendano adottare per limitare tali costi che non possono che gravare sulle tasche dell'utenza”.

Le lamentele nei confronti dell’Ato 3 e dell’amministrazione comunale riguardano anche le isole ecologiche. Il Consiglio della V circoscrizione ha approvato all’unanimità un’interrogazione, da sottoporre all’assessore all’ambiente, Daniele Ialacqua, in merito al funzionamento dei Centri comunali di raccolta.

“Le cinque isole ecologiche attualmente operative – si legge nel documento – risultano assolutamente insufficienti rispetto alle accresciute esigenze del territorio comunale. Ne servirebbero almeno due per ogni circoscrizione”. Ed anche in quelle operative, le condizioni non sono ideali. In particolare in quella di Tremonti, ricadente all’interno del territorio circoscrizionale, i consiglieri registrano “assenza di un idoneo sistema di pesatura dei rifiuti; accatastamento sulla piattaforma di rifiuti indifferenziati; vasca per l'alloggiamento del cassone per la raccolta totalmente allagata”.

Il V quartiere ricorda anche che lo scorso 17 gennaio, “Messinambiente ha presentato all'assessorato comunale all'Ambiente un preventivo di spesa della ditta Tassinari Bilance per la messa in funzione del sistema di pesatura informatizzato dei rifiuti all'interno dei 5 Centri di Raccolta per un importo complessivo di 40mila euro più iva. Il sistema comprende l'inserimento di un software di gestione in grado di collegare direttamente la pesatura al codice fiscale dell'utente che effettua il conferimento, garantendo la necessaria precisione e tracciabilità delle operazioni”.

L’assessorato, però, non ha autorizzato l’accettazione del preventivo. Verte anche su questo l’interrogazione del Consiglio della V circoscrizione. “Al momento, a Tremonti, la pesatura viene fatta ad occhio dal personale di Messinambiente, 28 unità nelle 5 isole, di cui alcuni con funzionalità limitate e tre addirittura analfabeti”. Ed ancora, questioni sui contrasti nella gestione tra Messinambiente e Ato 3 e sul mancato avvio dei progetti pilota per la raccolta differenziata porta a porta nelle aree individuate dai Consigli di quartiere.

Infine “l’Ato 3 dispone di sei mini cam, mezzi mobili con sistema di pesatura informatizzata, attualmente inutilizzati. Consentirebbero l’immediata messa in funzione di sei piccoli centri di raccolta attrezzati al conferimento differenziato”.

Sui bilanci di Messinambiente interviene invece il deputato del Nuovo Centrodestra, Vincenzo Garofalo. “Ancora una volta – sottolinea – chiediamo all'Amministrazione comunale di convocare a stretto giro il Consiglio per condividere ed illustrare i dati che hanno portato alla bocciatura dei consuntivi 2011-2012 della Spa. Un atto così importante non può che scaturire da una indagine attenta condotta sui conti della Società. Un'indagine i cui esiti vanno condivisi dall'amministrazione comunale non solo attraverso una indicazione di massima delle ragioni che l'hanno determinata ma, piuttosto, fornendo al Consiglio e alla città elementi precisi”.

Garofalo ripropone l’istituzione della commissione di inchiesta. “Non si tratta di individuare i responsabili, perché non è questo il compito che il Consiglio è chiamato a svolgere. Se vi sono responsabilità queste verranno accertate in altra sede. Si tratta, piuttosto, di analizzare le cause che hanno portato a questo punto al fine di mettere in atto le correzioni necessarie a ridurre i costi e raggiungere standard adeguati di efficienza del servizio”.

(Marco Ipsale)

10 commenti

  1. Ma non è che sotto la polemica sugli stipendi si celano le invidie er i rancori di qualcuno?
    George

    0
    0
  2. Mi piacerebbe sapere per quale motivo l’assessore Ialacqua non ha autorizzato il preventivo per l’informatizzazione delle isole ecologiche.
    Avendo avuto modo di conferire all’isola ecologica di Spartà ho preso atto che il povero addetto al servizio di raccolta dispone solamente di un rudimentale programmino fai da te che non garantisce per niente la tracciabilità del conferimento.
    Che speranze abbiamo noi volenterosi cittadini di poter usufruire di qualche scontistica sulla tassa di smaltimento ?
    Al momento del pagamento della prima rata TARES sembrava imminente l’informatizzazione dei centri, adesso, intascati 12 milioni di euro, tutto tace.
    Ne riparleremo il 28 marzo…

    0
    0
  3. Siete sicuri che è legale il pagamento del superminimo?
    Se pensate lo sia, in base a quali elementi?
    Poichè è notorio l’esubero di personale in Messinambiente, vorreste dire che è stato sancito il principio che lo stipendio è un diritto e che il lavoro va pagato a parte?
    Chi stabilisce ed in base a quale accordo vengono corrisposti emolumenti accessori a quelli contrattuali?
    Con quale coraggio la Giunta rappresentata dai magnifici 3 (Renatino, Ialacqua e Signorino) hanno pretesp il pagamento di una Tares in misura davvero esagerata, tanto coprire un bilancio che fa acqua da tutte le parti senza prima studiare e quindi rimuovere le cause che hanno determinato il dissesto della società?
    Per quanto mi riguarda è stata perpetrata una rapina a mezzo cartella esattoriale a quei cittadini che già contribuivano alla campagna elettorale dei 40 amici di Ali Babà (non posso chiamarli con il loro nome per non incorrere nella censura), con l’aggravante che essa è stata fatta da gente assolutamente incapace di un processo logico.

    0
    0
  4. Se non lo hai capito, l’attribuzione di emolumenti accessori a quelli previsti dal contratto di lavoro per essere legali hanno bisogno di rispettare determinate forme.
    Tutto qui.
    Se ritieni che i lavori connessi alla pulizia della città siano stati fatti in maniera da meritare un supplemento di salario e di stipendio sotto forma di straordinari, premi e promozioni sono problemi tuoi.

    0
    0
  5. imprenditore messinese 13 Febbraio 2014 12:54

    Seppoi si fanno coincidere i cognomi dei beneficiari dei superminimi con quelle dei politici messinesi che hanno comandato la città negli ultimi 20 anni, allargando anche il confronto con i portatori di voti frequentatori delle segreterie ecco che abbiamo la fattispecie che integra il reato di voto di scambio. D’altra parte ci sarà pur un motivo se il Consiglio Comunale di Messina non ha voluto istituire la commissione d’inchiesta sul sistema rifiuti.. Molti consiglieri non hanno interesse a scoperchiare un pentolone dove ognuno ha “inzuppato” più che poteva. Ora starà alla procura della Repubblica presso il Tribunale di Messina decidere se fare opera di pulizia, liberando la città da un ingiusto peso, concedendo così alle nuove generazioni un segnale di fiducia nelle Istituzioni e di speranza nel credere nel futuro di questa Città.

    0
    0
  6. Dividi et Impera 13 Febbraio 2014 13:11

    Per favore la si smetta di fare sensazionalismo.
    Ad ognuno il suo mestiere e compito:

    la magistratura faccia (finalmente) la sua parte individuando le responsabilità penali;

    la politica individui le responsabilità politiche;

    i sindacati smettano di fare gli interessi di una corporazione e tornino a fare quelli di una classe (i cittadini lavoratori)

    e i giornalisti facciano informazione a 360 gradi: chi sono i dirigenti che hanno fatto queste nomine? sono ancora li? e soprattutto, chi ce li ha messi?

    0
    0
  7. può darsi che si celi del marcio, ma percheli devono pagare i cittadini?

    0
    0
  8. Così laboriosi che Messina dovrebbe splendere e invece i munnizzari ciurisciunu. E rispondendo a un altro utente, a me sta sulle @@ che io non posso lavorare ne partecipare a nessun concorso semplicemente perché non ho amicizie, non ho disabilitá, non mi lego in catene davanti al comune, non avanzo favori, ecc ecc

    0
    0
  9. sig.Gioveni,perchè non va anche lei dal magistrato? Accorinti lo ha fatto ,mi pare anche Zuccarello lo faccia lei se ha delle notizie certe.

    0
    0
  10. mi pare di capire e che ci sono diverse categorie di messinesi.gl’invidiosi(che non fanno niente,per libera scelta)gl’incazzati(quelli,che non avevano mai pagato la spazzatura e ora ne devono pagare due o tre) i pseudo furbi( quelli che si fregano tutto,tanto poi pagano gl’altri).pochi a pare mio hanno capito che l’unico posto per xxxxxxx e fare il politico.neanche il sign.xxxxxxx e immune dal fatto che possa essre incazzato sul fatto che non gli possa essere riuscito qualcosa a messinambiente.

    0
    0

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Commenta
Tempostretto - Quotidiano online delle Città Metropolitane di Messina e Reggio Calabria

Via Francesco Crispi 4 98121 - Messina

Marco Olivieri direttore responsabile

Privacy Policy

Termini e Condizioni

info@tempostretto.it

Telefono 090.9412305

Fax 090.2509937 P.IVA 02916600832

n° reg. tribunale 04/2007 del 05/06/2007