Appalti "controllati" per le assicurazioni dei bus, tra le aziende anche Atm

Appalti “controllati” per le assicurazioni dei bus, tra le aziende anche Atm

Francesca Stornante

Appalti “controllati” per le assicurazioni dei bus, tra le aziende anche Atm

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sabato 28 Marzo 2015 - 00:22

L'Antitrust ha comminato due multe per complessivi 29 milioni di euro alle compagnie di assicurazioni Generali e Unipol-Fondiaria per un’intesa restrittiva della concorrenza sulla partecipazione alle gare per la copertura assicurativa Rca dei mezzi di 15 aziende di Trasporto pubblico locale. Tra queste anche Atm.

Per quattro anni due colossi del mondo assicurativo italiano si sarebbero divisi le gare d’appalto per la copertura assicurativa dei mezzi di trasporto pubblico locale attraverso un’intesa ben collaudata e ramificata dal nord al sud Italia. Lo ha stabilito l’Antitrust che ha comminato due multe da capogiro per complessivi 29 milioni di euro alle compagnie di assicurazioni Generali (euro 12.013.443) e Unipol-Fondiaria, queste ultime confluite oggi nel gruppo UnipolSai (euro 16.930.031). L’Autorità ha sanzionato così un’intesa restrittiva della concorrenza sulla partecipazione alle gare per la copertura assicurativa Rca dei mezzi di 15 aziende di Trasporto pubblico locale (Tpl) in altrettante città italiane. L’accordo, durato dal 2010 al 2014, ha riguardato 58 appalti.

Tra le aziende di trasporto pubblico finite nella fitta maglia creata dalle due compagnie c’è anche l’Atm di Messina che effettivamente da anni è in appalto per le assicurazioni dei bus con la Fondiaria, oggi UnipolSai. Nei mesi scorsi a porre la lente d’ingrandimento su alcune anomalie che si registrano all’Atm sul fronte assicurativo erano stati il consigliere comunale Daniele Zuccarello e il sindacato Orsa che hanno acceso i riflettori sullo strano caso dei 7 furgoncini Doblò assicurati al prezzo di 3.500 euro annui ciascuno. Da una semplice ricerca di mercato era emerso che assicurare la stessa tipologia di mezzo costa circa la metà di quanto l’Atm sborsa alla UnipolSai, la vicenda è finita sul tavolo del Direttore Giovanni Foti che ha garantito maggior rigore nel prossimo bando di gara che l’Atm pubblicherà per l’affidamento del servizio Rca (vedi articolo correlato).

Probabilmente la multa dell’Antitrust spingerà anche l’Atm a ulteriori controlli nelle procedure e negli appalti che regolano questo settore. Su Messina gli appalti su cui l’Antitrust ha condannato le due compagnie sono due e si riferiscono agli anni 2010 e 2012 che furono banditi rispettivamente con procedura aperta e procedura ristretta. Entrambi furono aggiudicati alla compagnia storica, la Fondiaria, e in entrambi nessun’altra compagnia aveva presentato offerta. Così come del resto accade da anni. Un meccanismo che a quanto pare non caratterizza solo l’Atm ma anche molte altre aziende di trasporto. Tanto da aver spinto alcune di queste, in testa GTT di Torino, a presentare denunce che lamentavano l’esito costantemente deserto delle procedure di affidamento ad evidenza pubblica esperite per i servizi assicurativi RCA, con la conseguente necessità di prorogare o rinnovare il contratto con la compagnia già fornitrice del servizio. L’intesa si basava praticamente su questo meccanismo, un modo per non pestarsi i piedi a vicenda e mantenere nel tempo gli stessi clienti.

“A giudizio dell’Agcm, si è trattato di un’intesa unica e complessa consistente nella mancata partecipazione a numerose procedure di affidamento dei servizi assicurativi rami Responsabilità Civile Auto (RCA), allo scopo di evitare il confronto competitivo e mantenere la clientela storicamente servita attraverso negoziazioni bilaterali, a fronte di premi crescenti. Su un totale di 58 gare, 39 sono andate deserte e 19 sono state aggiudicate alla compagnia storicamente affidataria del servizio, in quanto unica offerente, bandite da queste aziende: AMTAB Bari, CSTP Salerno, APS Holding Padova, Autoservizi Irpini, STP Terra d’Otranto, CTP Napoli, GTT Torino, AMT Catania, ATC Terni, FTV Vicenza, AMT Genova, Tiemme Toscana Mobilità, ATAM Reggio Calabria, Azienda Trasporti di Messina e ASM Rieti” spiega l’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato. Il coordinamento, spiega poi l’Agcm, è avvenuto attraverso i contratti intercorsi tra le compagnie nel gruppo di lavoro sul Trasporto pubblico locale istituito presso l’ANIA, l’associazione di categoria delle imprese assicurative.

Nel provvedimento culminato nelle due pesanti sanzioni si legge che «a partire dal 2010 è stato accertato un complesso e stabile equilibrio collusivo volto, da un lato, a non prendere parte alle procedure ad evidenza pubblica espletate dagli enti (clienti o non clienti), essendo spesso esplicita l’aspettativa circa l’esito deserto delle stesse, e dall’altro, a fornire la copertura a seguito di trattativa bilaterale (quindi in condizione di massimo potere negoziale rispetto all’ente obbligato a contrarre) solo degli enti storicamente già serviti». In pratica le due compagnie avevano fatto un cartello definito “molto grave” dall’Authotity presieduta da Giovanni Pitruzzella perché tocca un comparto particolarmente sensibile, come la copertura assicurativa obbligatoria sui rischi Rca nel Trasporto pubblico locale, per l’alto numero di aziende e di gare coinvolte e per la durata”.

Naturalmente le due compagnie si sono strenuamente opposte alla decisione dell'Antitrust e si sono difese dichiarando l'assoluta correttezza del proprio operato, nel rispetto reciproco del principio della concorrenzialità e per questo proveranno a far valere le proprie ragioni nelle sedi competenti.

Francesca Stornante

6 commenti

  1. gaspare cardullo 28 Marzo 2015 09:19

    il biglietto sul bus si deve pagare,non si discute.Però, i dirigenti atm, potrebbero risparmiare un po di più?Invece di xxxxxxxxxxxxx?I soldi risparmiati potrebbero servire a migliorare il servizio!

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  2. gaspare cardullo 28 Marzo 2015 09:19

    il biglietto sul bus si deve pagare,non si discute.Però, i dirigenti atm, potrebbero risparmiare un po di più?Invece di xxxxxxxxxxxxx?I soldi risparmiati potrebbero servire a migliorare il servizio!

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  3. Le compagnie assicurative nella gestione dei sinistri stradali tengono comportamenti che doverebbero essere oggetto di indagini penali, un danno che in termini numerici vale 100 lo pagano 30, fanno intese di cartello tra di loro in modo da conservare il pacchetto clienti frenando la normale concorrenza , hanno in parlamento sponsor politici di ogni colore che legiferano in modo puntuale in loro favore, molto piu seri i gruppi stranieri…….
    a presto con i dettagli

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  4. Le compagnie assicurative nella gestione dei sinistri stradali tengono comportamenti che doverebbero essere oggetto di indagini penali, un danno che in termini numerici vale 100 lo pagano 30, fanno intese di cartello tra di loro in modo da conservare il pacchetto clienti frenando la normale concorrenza , hanno in parlamento sponsor politici di ogni colore che legiferano in modo puntuale in loro favore, molto piu seri i gruppi stranieri…….
    a presto con i dettagli

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  5. Assicurazioni + banche + politica = xxxxxxxxxxx, ect…..

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  6. Assicurazioni + banche + politica = xxxxxxxxxxx, ect…..

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