Ance Sicilia: commissariare il Cas. Dalle dimissioni fantasma di Puccia al compenso lievitato del dg

Ance Sicilia: commissariare il Cas. Dalle dimissioni fantasma di Puccia al compenso lievitato del dg

Ance Sicilia: commissariare il Cas. Dalle dimissioni fantasma di Puccia al compenso lievitato del dg

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mercoledì 04 Novembre 2015 - 23:00

Venerdì scorso il direttore dei lavori di 3 lotti della Siracusa-Gela, già indagato a Messina, aveva annunciato le dimissioni, poi non formalizzate. Oggi i Costruttori tuonano a Roma per le fatture non pagate. Lo strano incrocio dei Rup e il compenso deel direttore generale Pirrone, aumentato in due mosse.

L'ultima tegola sul Consorzio Autostrade Siciliane è di oggi e arriva da Ance Sicilia, che ha chiesto a Roma il commissariamento del carrozzone. La sigla dei costruttori punta il dito contro gli appalti per il completamento della Siracusa-Gela, dove manca il tratto da Rosolini a Modica. Appalti per complessivi 28 milioni di euro, fatturati al Cas, che ne ha pagati soltanto 4,2 milioni, impegnandosi a pagarne a breve altrettanti, e che si fa scudo con la decisione della Regione di assegnarne soltanto 15 milioni, a fronte dei 28 fatturati appunto. Insomma i soldi materialmente in cassa non c'erano, ne erano stati assegnati 15 milioni ma ne sono stati appaltati 28 milioni, regolarmente fatturari. L'Ance ha quindi chiesto al Governo di commissariare la gestione dell’appalto per “manifesta incapacità” di Regione e Cas. Palermo e il Consorzio Autostrada non sarebbero, per Ance, “in grado di gestire con adeguatezza sotto il profilo economico-finanziario questa impegnativa opera”. Da qui la richiesta di intervento di Roma con l’invio di un commissario “per la corretta conduzione dell’appalto”.

Il futuro del Cas, travolto dalle inchieste giudiziarie e dalle lotte interne, sfociate in decine di battaglie giudiziarie, è in discussione dall'insediamento del Governo Crocetta ormai, anche se la situazione è ben lontana dal trovare sbocco. Sul tavolo le due possibilità opposte, sciolgiere il Consorzio e riportare tutto in mano direttamente all'Anas oppure commissariarlo e rafforzarlo, rendendolo una sorta di cabina di regia snella, meglio finanziato. In ballo ci sono proprio gli appalti della Siracusa-Gela.

La richiesta di Ance non è un fulmine a ciel sereno. Venerdì scorso Angelo Puccia, direttore dei lavori al lotto 6-7, cioè Ispica -Viadotto Scardino e Salvia-Modica, ha messo nero su bianco le proprie dimissioni. Puccia ha lamentanto di non sapere sostanzialmente come muoversi, da un lato per la carenza di fondi dall'altro per la carenza di know how. Insomma l'ingegnere si sarebbe sentito "abbandonato" dal managment del Consorzio e attaccato dagli imprenditori. Il suo problema principale è stata l'uscita della Technital dal Cas, il colosse che con 40 dipendenti di fatto offriva la "struttura tecnica" all'ente. Proprio Crocetta aveva dato "mandato informale" ai dirigenti del Cas ad operare in questo senso, ma una volta ottenuto ciò, l'ente sembra essersi trovato spiazzato di parecchie risorse.

Le dimissioni, siglate venerdì pomeriggio, non hanno visto luce 3 giorni dopo. Alla sede del Consorzio nessuno ne sa niente. Insomma l'ingegnere Puccia o non le ha formalizzate, ripensandoci propria sponte, o è stato convinto a ritirarle.

Il suo RUP ai tre lotti di cui ha la direzione lavori – 6,7 e 8, è Gaspare Scesusa, che a sua volta è direttore dei lavori allo svincolo SP14, la bretella SP 19 e alla riqualificazione del lotto 1 e completamento dei lotti 3, 4 il RUP è invece Alfonso Schepisi da San Piero Patti. Insomma i tre dirigenti del Consorzio si "turnano" vicendevolmente i ruoli di controllato e controllore.

L'attuale direttore generale è invece il corleonese Salvatore Pirrone, nominato a febbraio dall'ex assessore regionale alle Infrastrutture Giovanbattista Pizzo, in realtà uomo di Antonello Cracolici. Nel suo lungo curriculum formato soprattutto da incarichi al Genio Civile di Trapani, anche l''impegno amministrativo al Comune di Corleone negli anni '80, dove ha ricoperto diverse cariche in consiglio e Giunta. La sua nomina, malgrado i precedenti storici – cioè le varie e costose querelle giudiziarie per lo stesso incarico – è arrivata per determina dell'ingegnere Sceusa, bypassando qualsiasi concorso pubblico. Il presidente Rosario Faraci nel gennaio 2015 gli firma un primo contratto da 95 mila euro all'anno, a giugno concorda poi un "atto aggiuntivo" portando il compenso a 136 mila euro l'anno. Una cifra che fa a botte anche con i quadri da cui proviene Pirrone, dirigente regionale di terza fascia.

Intanto sulla gestione dell'ente di Contrada Scoppo a Messina indaga la Procura peloritana. Il sostituto procuratore Sebastiano Ardita ha in mano diversi fascicoli, uno dei quali vede già indagato l'ingegnere Puccia, tutti ancora in corso e affidati per gli accertamenti alla Direzione Investigativa Antimafia di Catania.

(Alessandra Serio)

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