Santa Teresa. Beni comunali in vendita, lettera aperta dei cittadini

Santa Teresa. Beni comunali in vendita, lettera aperta dei cittadini

Santa Teresa. Beni comunali in vendita, lettera aperta dei cittadini

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mercoledì 24 Luglio 2013 - 07:35

Dalla comunità santateresina arriva l'appello in difesa del giardino di Villa Ragno e dell'ex palazzo municipale, posti in vendita dal piano di valorizzazione dell’attuale amministrazione

Dal professore Santo Trimarchi riceviamo e pubblichiamo:

“Caro presidente del consiglio e Cari consiglieri comunali,

Ci rivolgiamo a voi in qualità di cittadini del comune di Santa Teresa di Riva e di rappresentanti di tutta la città per un appello in difesa dei beni comunali “Il giardino di Villa Ragno Crisafulli e l’ex palazzo municipale”, posti in vendita dal piano di valorizzazione dell’attuale amministrazione.

Il nostro appello nasce spontaneo, dal cuore oltrechè dalla ragione di cittadini – elettrici ed elettori, di genitori e di figli, di lavoratori e di pensionati, di operatori sociali e persone comuni, nell’ottica di tutelare i beni della comunità tutta, di ieri, di oggi e di domani quale patrimonio in dotazione di ogni singolo abitante, che vale tanto di per sé e per quello che possiede in termini generali nel paese dove è vissuto, vive e vivrà.

Si vuole richiamare il senso di appartenenza di voi tutti consiglieri comunali, ricorrere al vostro dovere civico, invocare la coscienza di ciascuno nella libertà, nel rispetto dei diritti, nella responsabilità delle scelte con la dignità e la virtù dell’uomo d’onore, scevro da interessi di parte, da logiche barbare di mero profitto, da servitù miserabili e meschine, che possono lasciare dipendenze, conflitti e danni irreparabili nel tessuto sociale.

Noi siamo certi che l’umanità prima, la moralità e la cultura civile poi costituiscano il buon senso e la ferma volontà, da parte dell’amministrazione comunale, di valorizzare i beni comuni proprio per quello che rappresentano senza farne mercato, oggetti di scambio o aree private tolte alla ricchezza, alla bellezza ed al beneficio di tutto il paese, pensando ad alternative possibili con l’utilizzo delle risorse umane disponibili e di giovani disoccupati: parco per bambini ed anziani, percorsi olfattivi-ritmici, ortobotanico, luogo di arte e di cultura, ambiente di odori, sapori e visioni nostrane….

Noi crediamo che questi giovani consiglieri, capaci di spirito critico, di orgoglio e di idee creative – edificanti e non mercificanti:

– possano individuare il bene comune come fine della società civile

– sappiano essere fedeli alla Costituzione italiana che riconosce i diritti tanto ai singoli quanto “alle formazioni sociali ove si svolge la loro personalità”, l’inderogabile“dovere di solidarietà politica, economica, e sociale”, l’uguaglianza che tiene insieme “sviluppo della persona” e “partecipazione di tutti”

– siano sensibili alla dottrina sociale della Chiesa che precisa quanto il bene comune sia di tutti e di ciascuno e rimanga comune perché indivisibile e perché soltanto insieme è possibile raggiungerlo, accrescerlo, custodirlo e mai svenderlo in quanto i soldi si consumano e scompaiono facilmente mentre i beni durano ed aumentano di valore nel tempo con potenzialità diverse.

Noi speriamo che i nostri consiglieri comunali avvertano in una prospettiva non auto-referenziale la necessità di un dialogo con la cittadinanza, oltre i comitati di quartiere e rispettoso delle alterità, con la disponibilità a sacrificare un po’ di se stessi, senza attaccamenti, presunzioni e preconcetti ma come servizio d’amore da offrire sull’altare del bene pubblico, che è il bene di tutti e consente di guardare al futuro con fiducia, orientandosi nella costruzione di una società solidale, armonica, concorde e consapevole del fatto che la democrazia non si conclude nelle assemblee elettive o nelle deleghe tout court ma diviene effettiva ed efficace nella partecipazione di tutti i cittadini alle scelte che contano ed alle decisioni che riguardano la vita di una comunità. A questa condizione acquisterebbe un significato veramente positivo la famigerata tassa di scopo, pensata un po’ leggermente per lo svincolo autostradale non indispensabile ma diventerebbe utile e motivata per salvaguardare le strutture vitali del nostro territorio come l’ex palazzo municipale, dove si svolgono prestazioni sanitarie fondamentali per lo sviluppo, la riabilitazione e la cura di bambini ed adulti diversamente abili ed il giardino di villa Ragno tra i pochi spazi verdi ed area attrezzata su lungomare. Adesso è urgente, caro presidente e cari consiglieri, dimostrare coraggio ed avere attenzione per uscire fuori dal giogo vizioso di attenersi alla quotidianità, al bisogno di fare cassa, al piccolo mezzo tecnico – economico di gestione aziendale, per fare politica di alto profilo “l’arte di vivere la cosa pubblica” per cui tutta la società è coinvolta nella cura dell’ordinato vivere civile con l’obiettivo del bene comune”.

Un commento

  1. quanti paroloni! ma esattamente che cosa stiamo chiedendo?

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