L'ultimo segretario del Pd Grioli: "Il partito ritrovi unità per scongiurare il dissesto"

L’ultimo segretario del Pd Grioli: “Il partito ritrovi unità per scongiurare il dissesto”

Rosaria Brancato

L’ultimo segretario del Pd Grioli: “Il partito ritrovi unità per scongiurare il dissesto”

Tag:

giovedì 12 Febbraio 2015 - 17:21

L'ultimo segretario cittadino del Pd Giuseppe Grioli fa un appello all'unità del partito nell'affrontare il voto sul Piano di riequilibrio. Grioli in una lettera aperta indirizzata al segretario provinciale Ridolfo e ai consiglieri, pur dicendosi ancora convinto della necessità di scongiurare il dissesto invita ad un confronto interno pur di arrivare ad una posizione unitaria, qualunque essa sia.

Le sue sono dichiarazioni da ex segretario cittadino che ha condiviso un percorso volto a scongiurare il dissesto. Anzi, sono parole da ultimo segretario cittadino di un partito, il Pd che dal 2013 è come una barchetta in mezzo al mare, tra tempeste di ogni genere e neanche una scialuppa di salvataggio. Così Giuseppe Grioli, ultimo segretario cittadino del Pd prima della lunga stagione delle amministrative, delle inchieste e dei congelamenti e scongelamenti, degli accordi a tavolino e di uno strano Coordinamento cittadino, ha scritto una lettera aperta al Segretario Provinciale Basilio Ridolfo, al capogruppo Pd a Palazzo Zanca Paolo David e ai consiglieri comunali invitandoli a riflettere sulla necessità di una posizione quantomeno unitaria sulla vicenda Piano di riequilibrio.

“Il Partito Democratico- scrive Grioli- negli anni scorsi, ha giocato un ruolo importante per scongiurare il dissesto del Comune a partire dall'ultimo periodo dell’Amministrazione Buzzanca fino a quello di transizione guidato dal Commissario Croce. In quegli anni fu proprio la segreteria cittadina del Pd, insieme al gruppo consiliare, a porre con forza la necessità che Messina tentasse la strada del risanamento dei conti attraverso l’adesione alla legge “Salva Comuni” che trova la sua genesi nell'urgenza che il legislatore ha avvertito di evitare che molti Comuni italiani fallissero andando incontro a conseguenze negative per la coesione sociale e la qualità della vita dei cittadini. Il nostro intento non era quello di mettere la testa sotto la sabbia, tutt’altro, volevamo avviare un’operazione verità che non si limitasse solo ad una ricognizione della massa debitoria reale dell’Ente cittadino, ma tentasse di imprimere un percorso virtuoso di governo che portasse i vari settori della pubblica amministrazione a livelli di efficienza e di sostenibilità economica, eliminando le incrostazioni, le inefficienze e gli sprechi che hanno accompagnato decenni di governo della cosa pubblica”.

L’ex segretario però sottolinea quel che caratterizza l’azione del partito ormai da tempo e cioè la totale assenza di compattezza di fronte agli atti fondamentali che il Consiglio comunale affronta. Il Pd cittadino infatti, nonostante i vari tentativi, questi sì, di “mettere la testa sotto la sabbia” di fronte alle divisioni interne ed alla incapacità di superare la crisi, dal 2013 “vivacchia” nella speranza che i problemi si risolvano da soli o altri tolgano quelle castagne dal fuoco che nessuno ha interesse di togliere. Di fatto non solo non esiste più una linea unitaria ma neanche chi è “legittimato” a rappresentarla. Ultima testimonianza di questa situazione è stata la nota conferenza stampa dell’Area Dem che ha portato alcuni consiglieri a dirsi pronti a sfiduciare il sindaco, sconfessando la stessa posizione del segretario RIdolfo e causando le reazioni a catena di tutte le altre correnti.

Probabilmente domenica il segretario regionale Raciti sarà a Messina per cercare di rimettere insieme i cocci del partito che neanche quel “Coordinamento” nato a fine settembre sulla scorta dell’ennesimo accordo a tavolino è riuscito a comporre.

“Non avendo condiviso la “gestione provvisoria” sostenuta dal Segretario Regionale Raciti, non faccio parte di alcun organismo di partito- prosegue Grioli, che nelle scorse settimane si è allontanato dall’area Civati per avvicinarsi alle posizioni del capogruppo alla Camera Speranza tuttavia sento il bisogno di segnalare la necessità che il Segretario Provinciale del PD Ridolfo ed il gruppo consiliare possano avere un momento di confronto e di sintesi per assumere una posizione chiara sul Piano di riequilibrio. L’ipotesi che ciascun consigliere possa assumere posizioni autonome, in assenza di una linea politica discussa e condivisa, mi rammarica e mi spinge a chiedere pubblicamente un’assunzione di responsabilità da parte degli eletti in Consiglio e da parte del Segretario Provinciale. L’interesse della città e le conseguenze che le scelte in oggetto possono determinare per tutti noi richiedono un impegno del Pd ad assumere il ruolo di partito di governo. Sono ancora convinto che ogni tentativo vada speso per evitare il dissesto tuttavia le proposte in campo, le richieste del Ministero dell’interno, le osservazioni della Corte dei Conti e i pareri del Collegio dei revisori dei conti dovrebbero sollecitarci ad una riflessione finalizzata ad una posizione politica che sia favorevole o contraria ed impegni la nostra rappresentanza istituzionale in una direzione univoca. Se decidiamo di esprimere un voto contrario dovremo spiegare che il Piano, così com’ è stato modificato, è fallimentare e quindi la strada del dissesto sarebbe inevitabile, viceversa se riteniamo che abbia le condizioni per poter essere approvato ed eseguito negli anni, dovremo assumere con coerenza la determinazione di votarlo, posto che fino alle ultime elezioni amministrative abbiamo sostenuto la strada del salvataggio del Comune”.

Questo l’appello di chi, comunque, nella primavera del 2013, ha lasciato un Pd che appariva in buona salute e che invece di lì a poco ha attraversato la stagione dei veleni e delle inchieste. Se Grioli continua a dirsi convinto della necessità di scongiurare il dissesto, ritiene però prioritaria la strada dell’unità, indipendentemente dalla posizione favorevole o contraria. Insomma è l’appello per un Pd unito quello che conta, al di là se alla fine si decida per un sì o per un no. Il panorama del Pd a Palazzo Zanca però, quel Pd venuto fuori proprio da quelle elezioni amministrative, non è tale da poter illudersi che si arrivi ad una posizione unitaria o che vi sia quella figura da leader che riesca ad imporla una linea. E anche questo è figlio di una catena di errori interminabili.

Rosaria Brancato

10 commenti

  1. Grioli chi???

    0
    0
  2. Grioli chi???

    0
    0
  3. imprenditore messinese 13 Febbraio 2015 07:00

    Se ancora gente come Peppe Grioli se la sente di credere nel Partito Democratico di Messina , vuol dire che anche questo importante partito può farcela ad uscire dall’inconcludente schizofrenia che contraddistingue le azioni dei suoi componenti. stanno perdendo l’occasione per incidere nel futuro della città: dimostrando così di non avere la cultura e lo spessore per farlo .

    0
    0
  4. imprenditore messinese 13 Febbraio 2015 07:00

    Se ancora gente come Peppe Grioli se la sente di credere nel Partito Democratico di Messina , vuol dire che anche questo importante partito può farcela ad uscire dall’inconcludente schizofrenia che contraddistingue le azioni dei suoi componenti. stanno perdendo l’occasione per incidere nel futuro della città: dimostrando così di non avere la cultura e lo spessore per farlo .

    0
    0
  5. Quello davvero perbene del PD…

    0
    0
  6. Quello davvero perbene del PD…

    0
    0
  7. e certo è l’occasione buona per non perdere indennità e gettoni di presenza tanto u buddace paga.

    0
    0
  8. e certo è l’occasione buona per non perdere indennità e gettoni di presenza tanto u buddace paga.

    0
    0
  9. bernardo santilli 13 Febbraio 2015 17:09

    grioli? ma mi faccia il piacere!

    0
    0
  10. bernardo santilli 13 Febbraio 2015 17:09

    grioli? ma mi faccia il piacere!

    0
    0

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Commenta
Tempostretto - Quotidiano online delle Città Metropolitane di Messina e Reggio Calabria

Via Francesco Crispi 4 98121 - Messina

Marco Olivieri direttore responsabile

Privacy Policy

Termini e Condizioni

info@tempostretto.it

Telefono 090.9412305

Fax 090.2509937 P.IVA 02916600832

n° reg. tribunale 04/2007 del 05/06/2007