Quante falle nel sistema dei controlli interni di Palazzo Zanca. Ecco tutte le criticità

Quante falle nel sistema dei controlli interni di Palazzo Zanca. Ecco tutte le criticità

Danila La Torre

Quante falle nel sistema dei controlli interni di Palazzo Zanca. Ecco tutte le criticità

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lunedì 01 Febbraio 2016 - 23:52

Il quadro venuto fuori dall’esame della Corte dei Conti è sconfortante. La Sezione di Controllo oltre a riservarsi «ogni ulteriore valutazione per le successive attività di competenze» chiama in causa anche la Procura Regionale della Corte dei Conti

E’ finita anche sulla scrivania della Procura Regionale della Corte dei Conti la deliberazione n.26/2016 con cui la Corte dei conti è tornata a bacchettare il Comune di Messina (VEDI QUI).

Al centro dell’atto esitato, nell’adunanza del 18 dicembre scorso, dal presidente della Sezione di controllo per la Regione Siciliana Maurizio Graffeo, dal consigliere Licia Centro e dal relatore Gioacchino Alessandro la verifica sulla legittimità e sulla regolarità della gestione e sull’efficacia del sistema dei controlli interni, con riferimento all’anno 2014.

Il quadro venuto fuori dall’esame della Corte dei Conti è sconfortante, a causa di un lungo elenco di criticità, su cui la stessa Sezione di Controllo si riserva «ogni ulteriore valutazione per le successive attività di competenze».

Il Comune di Messina risulta inadempiente su molti fronti e vale la pena approfondire i principali rilievi mossi dalla magistratura contabile nei sei ambiti presi in considerazione.

  1. CONTROLLO DI REGOLARITA’ AMMINISTRATIVO–CONTABILE

Il Comune non ha:

-completato la procedura relativa al sistema di controlli interni

– fornito informazioni circa la rilevazione di eventuali criticità nell’attuazione del controllo concernente i pagamenti tardivi

2) CONTROLLO DI GESTIONE:

Il Comune non ha:

  • adottato il sistema di misurazione e valutazione delle perfomance del personale (L'Organismo indipendente di valutazione è stato nominato solo qualche settimana fa,ndr);
  • rispettato i termini per l’approvazione degli strumenti di programmazione finanziaria;
  • approvato la delibera di ricognizione sullo stato di attuazione dei programmi;
  • approvato gli strumenti di programmazione strategica;
  • un sistema informativo ed informatico a supporto di un sistema integrato di programmazione e controllo;
  • adottato, a causa dei ritardi nell’approvazione del bilancio di previsione 2014 il Piano Esecutivo di Gestione (PEG) ma solo una bozza in cui peraltro emerge l’incoerenza tra gli obiettivi in essa contenuti e dotazioni finanziarie, umane e strumentali.

  1. CONTROLLO STRATEGICO

Il Comune di Messina non ha svolto il controllo strategico «nonostante la presenza di personale (n.2 unità a tempo parziale) operante nella struttura organizzativa»

  1. CONTROLLO SUGLI EQUILIBRI FINANZIARI

Il Comune di Messina non ha:

  • verificato – tramite il Consiglio Comunale – il permanere degli equilibri di bilancio;
  • valutato gli effetti prodotti dai risultati di gestione degli organismi esterni sul bilancio finanziario dell’Ente;
  • spiegato come evitare l’insorgenza di debiti fuori bilancio nell’elaborazione e nello sviluppo delle linee di programmazione;
  • fornito adeguate informazioni circa il ricorso alle convenzioni Consip;
  • effettuato un adeguato monitoraggio delle procedure di acquisto autonomamente compiute dai Dipartimenti;
  • adeguato il regolamento di contabilità.

  1. CONTROLLO SUGLI ORGANISMI PARTECIPATI

Il Comune non ha:

-monitorato sugli obiettivi, sui contratti di servizio, sulla qualità dei servizi erogati

– adottato le direttive per il contenimento delle spese del personale

6) CONTROLLO DI QUALITA’ DEI SERVIZI

Il Comune non ha istituito un sistema di controllo della qualità dei servizi erogati, con particolare riferimento ai servizi a domanda individuale e ai principali servizi indivisibili (raccolta e smaltimento rifiuti, trasporto pubblico locale e servizio idrico). Il Soggetto Gestore dei vari servizi non ha emanato una “Carta della qualità dei servizi”.

Per replicare a ciascuno dei rilievi mossi dalla Corte dei Conti, a Palermo – in rappresentanza del Comune di Messina – si è recato il segretario/direttore generale Antonio Le Donne, il quale ha fornito rassicurazioni sul percorso virtuoso che l’ente avrebbe intrapreso, ma non ha fatto cambiare idea ai magistrati contabili.

La Sezione di controllo «pur prendendo atto degli sforzi profusi dall’ente e delle deduzioni fornite…non può che confermare, con riferimento all’oggetto del presente controllo tutti i motivi di deferimento sopra riportati».

La magistratura contabile sottolinea come il mancato controllo di gestione secondo le prescrizioni della normativa vigente non consenta di verificare «se lo svolgimento dell’attività amministrativa risulti indirizzata nel rispetto dei precetti di efficacia, efficienza ed economicità, che costituiscono i parametri indispensabili per un’azione amministrativa rispettosa delle regole di buona amministrazione e buon andamento».

Secondo la Sezione di controllo, inoltre, il mancato controllo strategico impedisce di verificare gli espetti economico-finanziaria, i tempi di realizzazione, le procedure operative impiegate e le necessarie rilevazioni sulla soddisfazione degli utenti e sulla qualità dei servizi offerti.

«Un ulteriore e grave inadempimento» secondo i magistrati Graffeo, Centro e Gioacchino è la mancata predisposizione di un sistema di controllo sulle società partecipate, così come invece previsto dall’art 147 quater del Tuel, in virtù del quale è necessario individuare obiettivi gestionali per ciascuna società e predisporre un adeguato sistema informativo in grado di rilevare i rapporti finanziari tra l’ente e le sue società, la situazione contabile, gestionale ed organizzativa.

Nella deliberazione n.26, la magistratura contabile ricorda, infine, che la maggior parte dei rilievi descritti per il 2014 erano già stati riscontrati nel 2013. In quel caso, l’amministrazione Accorinti aveva l’alibi di essersi insediata solo a metà anno. La stessa giustificazione non vale però per il 2014 e, al di là delle rassicurazioni fornite da Le Donne, è evidente a tutti che della rivoluzione della macchina amministrativa più volte annunciata non c’è traccia. Ancora oggi, che siamo nel 2016 – vale a dire ad oltre due anni e mezzo di “governo” Accorinti e due anni pieni di gestione del plenipotenziario Le Donne – i risultati non sono solo scadenti, ma in alcuni casi addirittura disastrosi.

La certificazione del fallimento dell’operato di Le Donne si è avuta con la sottoscrizione dell’accordo con il Centro Studi Enti Locali, che ha portato in riva allo Stretto un pool di esperti/badanti per formare ed assistere il personale e i dirigenti di Palazzo Zanca (vedi qui) e ha di fatto sancito il commissariamento dell’area finanziaria di Palazzo Zanca (vedi qui). Le Donne – fatto arrivare da Macerata e al quale è stato attribuito doppio ruolo e riconosciuta doppia retribuzione (o una e mezza come preferisce dire lui), pari a 195mila euro annui – non è riuscito ad incidere sull’apparato amministrativo, che assomiglia sempre di più ad una macchina con le ruote a terra e un motore "malconcio".

Danila La Torre

26 commenti

  1. Si faceva prima a dire cosa il comune ha fatto

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  2. Si faceva prima a dire cosa il comune ha fatto

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  3. L’unica speranza è che la Procura della Corte dei conti inizi ad indagare per danno erariale e metta fino a questo scempio. Confido nella magistratura ordinaria e contabile, e sono certo che presto ci saranno importanti novità. La città di Messina non merita, giorno dopo giorno, di essere distrutta da chi oggi non ammette le proprie responsabilità.
    Fate un passo indietro, i messinesi ve ne saranno grati.

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  4. L’unica speranza è che la Procura della Corte dei conti inizi ad indagare per danno erariale e metta fino a questo scempio. Confido nella magistratura ordinaria e contabile, e sono certo che presto ci saranno importanti novità. La città di Messina non merita, giorno dopo giorno, di essere distrutta da chi oggi non ammette le proprie responsabilità.
    Fate un passo indietro, i messinesi ve ne saranno grati.

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  5. è colpa della Corte di Conti nella quale operano “certi magistrati” con il MALE dentro e non riescono a comprendere i Nuovi Stili di Vita della RIVOLUZIONE 😀 😀

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  6. è colpa della Corte di Conti nella quale operano “certi magistrati” con il MALE dentro e non riescono a comprendere i Nuovi Stili di Vita della RIVOLUZIONE 😀 😀

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  7. Vabbè, dai…. La colpa è di quellicheceranoprima. Vero mariedit?

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  8. Vabbè, dai…. La colpa è di quellicheceranoprima. Vero mariedit?

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  9. la colpa è dei buddaci che non sono capaci di pigliare i forconi .

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  10. la colpa è dei buddaci che non sono capaci di pigliare i forconi .

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  11. DANILA è onesta intellettualmente,infatti precisa che la Corte ha analizzato il 2014,non valuta gli atti prodotti ex post facto,quindi lo SCHEMA REFERTO su cui ha chiesto conto,preparato dai magistrati per tutti i Comuni Siciliani,rileva il facto 2014,pertanto gli atti di cui ha parlato LE DONNE nella sua audizione,relativi al 2015,saranno valutati se scritti nello schema referto di quell’anno. Non potevano esserci gli atti di indirizzo e di coordinamento adottati nel 2015 per tutti gli ambiti dei controlli. La Corte valuta anche il numero di volte in cui il Consiglio verifica il permanere degli equilibri di bilancio,a pretenderlo doveva pensarci la BARRILE.2015 preparatorio,2016 operativo, sono i due anni in cui valutare la Giunta ex post.

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  12. DANILA è onesta intellettualmente,infatti precisa che la Corte ha analizzato il 2014,non valuta gli atti prodotti ex post facto,quindi lo SCHEMA REFERTO su cui ha chiesto conto,preparato dai magistrati per tutti i Comuni Siciliani,rileva il facto 2014,pertanto gli atti di cui ha parlato LE DONNE nella sua audizione,relativi al 2015,saranno valutati se scritti nello schema referto di quell’anno. Non potevano esserci gli atti di indirizzo e di coordinamento adottati nel 2015 per tutti gli ambiti dei controlli. La Corte valuta anche il numero di volte in cui il Consiglio verifica il permanere degli equilibri di bilancio,a pretenderlo doveva pensarci la BARRILE.2015 preparatorio,2016 operativo, sono i due anni in cui valutare la Giunta ex post.

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  13. Cara DANILA pretendere di ottenere risultati dopo un’anno di mandato, parlo del 2014,in un contesto legislativo,sindacale,organizzativo, culturale,ereditato non solo da BUZZANCA ma da chi ha governato Messina, da tutti conosciuto, soprattutto da te, cronista economica attenta ai particolari, MI PARE VERAMENTE TROPPO. Si poteva fare di più nel 2015, certamente SI, come pure i messinesi nel differenziare i loro rifiuti, io sono tra i 6.000, ma dove sono le altre 96 mila famiglie. Si poteva fare di più, certamente SI, come pure quel 30% di messinesi che evade tributi, tasse e oneri di ogni tipo, elude pure il 36% dei servizi a domanda individuale. Comunque ad averla una cronista come te in Consiglio Comunale, una spina nel fianco per tutti.

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  14. Cara DANILA pretendere di ottenere risultati dopo un’anno di mandato, parlo del 2014,in un contesto legislativo,sindacale,organizzativo, culturale,ereditato non solo da BUZZANCA ma da chi ha governato Messina, da tutti conosciuto, soprattutto da te, cronista economica attenta ai particolari, MI PARE VERAMENTE TROPPO. Si poteva fare di più nel 2015, certamente SI, come pure i messinesi nel differenziare i loro rifiuti, io sono tra i 6.000, ma dove sono le altre 96 mila famiglie. Si poteva fare di più, certamente SI, come pure quel 30% di messinesi che evade tributi, tasse e oneri di ogni tipo, elude pure il 36% dei servizi a domanda individuale. Comunque ad averla una cronista come te in Consiglio Comunale, una spina nel fianco per tutti.

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  15. E te pareva? La colpa è di quellicheceranoprima.

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  16. E te pareva? La colpa è di quellicheceranoprima.

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  17. Concordo!

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  18. Concordo!

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  19. Da perfetto ignorante chiedo..ma negli anni prima di Renatino tutti questi conti erano apposto??? non è una critica.. e provare a capire.. perche prima c’era una cappa su palazzo zanca. non sacciu non vidu non sentu!

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  20. Da perfetto ignorante chiedo..ma negli anni prima di Renatino tutti questi conti erano apposto??? non è una critica.. e provare a capire.. perche prima c’era una cappa su palazzo zanca. non sacciu non vidu non sentu!

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  21. Veramente, prima queste cose non succedevano. Almeno a Messina, a macerata, non so. Se tu sei di Messina e sei sempre stato attento e interessato alle sorti di questa città, la tua domanda non ha alcun senso. Siamo nel 2016 ed ancora no è stato predisposto il Bilancio PREVENTIVO del 2015. Penso che solo questo stronchi sul nascere ogni tentativo di difesa dello scalzo e della sua adeguata compagnia!

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  22. Veramente, prima queste cose non succedevano. Almeno a Messina, a macerata, non so. Se tu sei di Messina e sei sempre stato attento e interessato alle sorti di questa città, la tua domanda non ha alcun senso. Siamo nel 2016 ed ancora no è stato predisposto il Bilancio PREVENTIVO del 2015. Penso che solo questo stronchi sul nascere ogni tentativo di difesa dello scalzo e della sua adeguata compagnia!

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  23. insopportabile, offensivo dei cittadini e presuntuosamente irragionevole davanti all’evidenza.Non volevo crederci ma adesso mi viene l’atroce dubbio che lei abbi ragione sul quel famoso punto….a pagnotta è pagnotta.

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  24. insopportabile, offensivo dei cittadini e presuntuosamente irragionevole davanti all’evidenza.Non volevo crederci ma adesso mi viene l’atroce dubbio che lei abbi ragione sul quel famoso punto….a pagnotta è pagnotta.

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  25. Marieditor, forse le sfugge che rispetto al 2014 la situazione è peggiorata grazie a Renatino!

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  26. Marieditor, forse le sfugge che rispetto al 2014 la situazione è peggiorata grazie a Renatino!

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