Sabato è la giornata nazionale per il Parkinson, l'appuntamento a piazza Cairoli

Sabato è la giornata nazionale per il Parkinson, l’appuntamento a piazza Cairoli

Sabato è la giornata nazionale per il Parkinson, l’appuntamento a piazza Cairoli

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mercoledì 21 Novembre 2012 - 11:45

L'azienda ospedaliera aderisce alla giornata nazionale e sarà presente a piazza Cairoli dalle 9 alle 13 e dalle 17 alle 20 con specialisti dell’UOSD di Neurofisiopatologia e Disordini del Movimento

Anche quest’anno l’AOU “G. Martino” aderisce alla giornata nazionale della malattia di Parkinson. Il 24 novembre medici specialisti dell’UOSD di Neurofisiopatologia e Disordini del Movimento saranno presenti a piazza Cairoli con un gazebo aperto dalle 9 alle 13 e dalle 17 alle 20.

“Se anche il ritmo cambia, la melodia continua. Parkinson: io mi informo!” È lo slogan scelto per l’edizione 2012 che vede impegnati allo stesso modo su tutto il territorio nazionale più professionisti con l’obiettivo di alimentare la cultura e la conoscenza dell’opinione pubblica in materia.

Promossa dalla LIMPE – Lega Italiana per la lotta contro la Malattia di Parkinson, le Sindromi Extrapiramidali e le Demenze, e da DISMOV-SIN (Associazione Italiana Disordini del Movimento e Malattia di Parkinson) questa giornata diventa, dunque, l’occasione giusta per parlare di una malattia che colpisce circa il 2,5 per mille della popolazione generale e l’1% di quella sopra i 65 anni.

Tra le cause dell’insorgenza del parkinson vi sarebbero fattori ambientali e genetici. Studi epidemiologici hanno, infatti, dimostrato che l’esposizione a pesticidi e metalli pesanti aumenta il rischio di sviluppare la malattia. Al tempo stesso anche la tesi di un difetto genetico sta ottenendo maggiori evidenze: nel 20% dei pazienti con precedenti in famiglia il gene difettoso è stato, infatti, identificato.

Circa 150.000 i malati in Italia, con età d’esordio, in genere, compresa fra i 55 e i 65 anni. Un aspetto, quello dell’età di comparsa dei primi sintomi, che va tuttavia riconsiderato; il parkinson colpisce, infatti, soggetti sempre più giovani: un paziente su 4 ha meno di 50 anni, il 10% ha meno di 40 anni.

Per quanto riguarda i sintomi è importante chiarire come il tremore non sia l’elemento più significativo per la diagnosi, anche se rimane fra i più appariscenti. Tra i campanelli di allarme reputati di una certa importanza vi sono la lentezza dei movimenti (bradicinesia), la rigidità muscolare e l’instabilità posturale (più tipica delle fasi avanzate). La malattia di solito inizia da un lato solo, con disturbi lievi e limitati agli arti, e nella maggior parte dei casi progredisce lentamente.

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