Un protocollo d'intesa per la valorizzazione delle riserve naturali in Sicilia

Un protocollo d’intesa per la valorizzazione delle riserve naturali in Sicilia

Un protocollo d’intesa per la valorizzazione delle riserve naturali in Sicilia

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sabato 02 Febbraio 2013 - 09:47

Stamattina si è dato il via a un convegno a carattere regionale sul tema “La valorizzazione dei parchi e delle riserve naturali orientate in Sicilia”. A seguire nel primo pomeriggio è prevista una tavola rotonda al termine della quale è prevista la stipula di un protocollo d'intesa

Dopo la conferenza stampa di presentazione di venerdì, stamattina presso la Chiesa San Francesco di Paola di Taormina si è dato il via a un convegno a carattere regionale sul tema “La valorizzazione dei parchi e delle riserve naturali orientate in Sicilia”. L’evento, organizzato dal Distretto Lions 108Yb Sicilia con la collaborazione dell’Ordine degli Architetti della provincia di Messina e numerosi altri soggetti associativi ed istituzionali, ha come obiettivo la promozione e lo sviluppo delle tematiche relative alle risorse naturalistiche siciliane.

Sono previsti interventi di taglio scientifico (la prof.ssa Laura Briguglio, il prof. Giacomo Dugo, il prof. Aurelio Angelini), istituzionale (il Dirigente generale dell’A.R.P.A. Sicilia Francesco Licata di Baucina, il Dirigente generale del Dipartimento Regionale dell’Ambiente Giovanni Arnone, il Sovrintentende ai BB.CC. e AA. Di Messina Salvatore Scuto), normativo (il vicepresidente di Cittadinanza Attiva Sicilia Andrea Cucinotta ed il Presidente dell’Ordine degli Avvocati della provincia di Messina Francesco Celona) e gestionale (il presidente del Parco dell’Alcantara Bruno De Vita ed il vicepresidente del Parco dei Nebrodi Bruno Mancuso).

A seguire nel primo pomeriggio è prevista una tavola rotonda al termine della quale è prevista la stipula di un protocollo d’intesa tra i clubs services e le associazioni di volontariato della provincia di Messina (Lions, Rotary, Kiwanis, Fidapa, Soroptimist, Inner Wheel, Cittadinanza Attiva, Centro Servizi per il Volontariato, Coordinamento Azioni Ambientali, Associazione Mogli Medici Italiani), i maggiori Ordini Professionali provinciali (Architetti, Ingegneri, Avvocati, Medici Chirurghi e Odontoiatri, Dottori Agronomi e Dottori Forestali), la Provincia Regionale, l’Università degli Studi di Messina, l’A.R.P.A. Sicilia e la sezione di Messina dell’Istituto Nazionale di Bioarchitettura. Questo protocollo è finalizzato alla promozione di sinergie culturali, scientifiche e di sensibilizzazione territoriale proprio nella logica della valorizzazione delle risorse ambientali.

2 commenti

  1. Salvatore Vernaci 2 Febbraio 2013 11:45

    Perché nella gestione, tutela e vigilanza nelle riserve e zone protette non vengono impegnati i lavoratori forestali, previo breve corso di qualificazione? I lavoratori forestali potrebbero diventare vere e proprie GEV (guardie ecologiche volontarie) Regionali. In Italia esistono in ogni Regione, tranne che in Sicilia e svolgono tante funzioni:
    -a) diffusione della conoscenza e del rispetto dei valori ambientali,
    -b) tutela del patrimonio naturale e dell’ambiente,
    -c) vigilanza in materia ecologica,
    -d) difesa dei boschi, della flora protetta, raccolta dei prodotti del sottobosco
    -e) protezione della fauna selvatica, vigilanza venatoria, e vigilanza dei laghi, della pesca sulle acque interne, delle zone umide, delle riserve naturali;
    -f)segnalazione dei rifiuti abbandonati, controllo degli scarichi provenienti da insediamenti zootecnici;
    -g) prevenzione e difesa degli incendi boschivi,
    -h) vigilanza in materia di escavazioni di materiali litoidi e di polizia idraulica;
    -i) soccorso in caso di pubbliche calamità e di emergenza di carattere ecologico
    -l) vigilanza in materia di discariche di rifiuti e di raccolta differenziata dei rifiuti.
    Le aree protette siciliane con i suoi parchi regionali, le riserve naturali orientate, le sue zone umide sono un patrimonio naturale da salvaguardare e tutelare e nessuno lo potrà fare meglio delle GEV.
    Per finanziare l’istituzione delle GEV, si potrà attingere all’Unione Europea ed all’Assessorato Regionale per le AREE PROTETTE, ai sensi delle seguenti leggi: D.Lgs 4 dicembre 1997, n.460; D.L. 05 febbraio 1997, n.22; R.D. 30.12.1923 n.3267 in materia di boschi e terreni montani (vincolo idrogeologico); L.r. 6.05.1981 n. 98, modificata ed integrata con L.r. 9 agosto 1988 n.14 istitutive di parchi e riserve naturali; L.r. 5.06.1989, n.11 e L.r. 6.04.1996, n.16 sulla prevenzione e lotta contro gli incendi boschivi; Direttive CEE 79/409 del 2 aprile 1979 e 92/43 del 21 maggio 1992 e successive modifiche ed integrazioni sulla salvaguardia della fauna e degli habitat naturali

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  2. Credo abbia ragione salvatore vernaci, ma l’interrogativo che io mi pongo è il seguente.
    Perchè nei Consigli di Amministrazione siedono e spesso con cariche dirigenziali illustri personaggi che con i boschi e le riserve naturali hano ben poco da spartire? I boschi muoiono, quando fino a poco tempo addietro davano da vivere a intere popolazioni, e, oggi danno da ben vivere solo a funzionari e uomini politici che succhiano risorse pubbliche. Bruno Mancuso, sindaco di S.Agata militello, (uomo di terra marinara) in rappresenza dei Nebrodi! Un onesto vaccaro di S. fratello o di caronia ne saprebbe di più.
    Con i Parchi regionali ci hanno guadagnato i paesi di mare e, salvo rari casi, i paesi di monagna ci hanno rimesso il territorio e le attività agro-silvo-pastorali.

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