Nuove nubi sulla Rassegna estiva del teatro: riflettori accesi a Furnari sui costi della struttura

Nuove nubi sulla Rassegna estiva del teatro: riflettori accesi a Furnari sui costi della struttura

Rosaria Brancato

Nuove nubi sulla Rassegna estiva del teatro: riflettori accesi a Furnari sui costi della struttura

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mercoledì 24 Giugno 2015 - 22:03

Nuove nuvole sul cielo della programmazione estiva dell'Ente Teatro Vittorio Emanuele. Dopo gli scontri nel Cda e la cancellazione delle repliche di Comme un souvenir, la seduta per decidere quali "sforbiciate" operare al calendario è stata fissata per domani. Intanto i consiglieri di opposizione all'amministrazione di Furnari chiedono lumi sulle spese finora effettuate per l'Arena.

Ancora nuvole sul cielo della Stagione estiva del Vittorio Emanuele: mentre il sovrintendente convoca il Cda per domani, venerdì 26 giugno, ad accendere i riflettori sul “dietro le quinte” della Rassegna all’Arena di Furnari sono i consiglieri d’opposizione al sindaco Mario Foti che in due mesi hanno presentato due interrogazioni in merito alle spese e ad un piano finanziario per l’operazione non ancora noto.

La prima interrogazione risale al 21 maggio quando in base alla convenzione stipulata Comune di Furnari e Teatro Vittorio Emanuele nei mesi precedenti, la realizzazione dell’Arena e la predisposizione della Rassegna estiva muovevano i primi passi. Il gruppo consiliare di minoranza Giovani per Furnari con l’interrogazione, chiedeva lumi al sindaco sulle spese per le manifestazioni in programma. A quell’interrogazione, rimasta senza risposte esaustive, ne ha fatto seguito un’altra, presentata nei giorni scorsi. I 5 consiglieri, capogruppo Giuseppe Mendolia, ricordano al sindaco Mario Foti che alla prima interrogazione la risposta era stata “evasiva, inopportuna ed in parte offensiva” e , a distanza di più di un mese da quelle richieste aggiungono: “constatiamo che alla data odierna manca un piano finanziario dal quale sia possibile verificare le entrate e le uscite”. Gli esponenti del gruppo Giovani per Furnari chiedono quindi chiarimenti sul fatto che siano stati già spesi quasi 100 mila euro per la realizzazione dell’Arena Vittorio Emanuele e rilevano come per la pulizia della spiaggia rispetto allo scorso anno le spese siano aumentate quasi del 100%.

“Chiediamo inoltre se risulta a vero che è stata impegnata la somma di circa 40 mila euro per l’acquisto di cavi elettrici di diametro che varia da 50 a 15 metri generalmente usati per eventi musicali e non per la pubblica illuminazione”.

Mendolia ed i colleghi si soffermano poi sulla convenzione con il Teatro che prevede che al Comune siano destinati 50 centesimi per ogni biglietto venduto mentre la parte rimanente va al Teatro “per fare un esempio su un biglietto di 60 euro ne andranno 59 euro e 50 centesimi all’Ente Teatro e 50 centesimi al Comune di Furnari”, sottolineando l’esiguità della somma. Infine i cinque consiglieri d’opposizione chiedono di sapere “se l’amministrazione intende elargire tessere e/o biglietti omaggio ed eventualmente sapere chi saranno i destinatari. E se la vicinanza dell’Arena ai canali di scolo possa rappresentare un pericolo per la pubblica incolumità in caso di piogge torrentizie”.

Insomma la Rassegna all’Arena di Furnari non inizia sotto i migliori auspici: il primo evento in cartellone, Comme un souvenir è stato annullato dopo una serie di scontri in seno al Cda legati agli aspetti finanziari della programmazione estiva dell’Ente Teatro (vedi articolo correlato). Il sovrintendente ha “rinviato a data da destinarsi” le due repliche dello spettacolo di Micha, quella di venerdì 26 a Furnari e quella del 30 al Verdura di Palermo per le quali i ballerini avevano provato fino a martedì. Saija adduce “motivi tecnici” che appare strano siano emersi a 48 ore dallo spettacolo e dopo le repliche andate regolarmente in scena a Messina. Un allestimento complesso dovrebbe essere noto sin dal momento in cui si predispone il cartellone ed il piano finanziario. C’è anche da aggiungere che lunedì, a pochi giorni da uno spettacolo per il quale si prevedevano incassi per 22 mila euro, la prevendita non era andata a gonfie vele, totalizzando pochi biglietti. Ma i rinvii a data da destinarsi sono destinati ad aumentare, con probabili conseguenze non solo sul piano dell’immagine ma anche dei contenziosi tra Ente, artisti e quanti, a vario titolo, sono stati chiamati per la stagione.

Se a Messina i riflettori si sono accesi sui costi della programmazione a Furnari i consiglieri hanno portato l’attenzione sulle spese per la struttura, l’Arena Vittorio Emanuele, individuata nei mesi scorsi subito dopo la stipula della convenzione che prevede che sia l’amministrazione (che ha scelto il sito) a pagare il canone di locazione, oltre che la predisposizione delle utenze e la realizzazione del parcheggio.

Il gruppo Giovani per Furnari sottolinea come al momento non ci sia un piano finanziario dal quale sia possibile verificare entrate e uscite e come nel frattempo le spese siano state circa di 140 mila euro (comprensive di quei cavi elettrici per i quali i consiglieri chiedono di saperne di più). La nota dolente sarebbe poi la suddivisione, piuttosto sbilanciata, delle percentuali dal prezzo dei biglietti, ma vi è da ricordare che la programmazione della Rassegna è a totale carico dell’Ente Teatro che se ne assume anche tutti i rischi, come appunto sta facendo con il primo spettacolo.

Prossimo evento a Furnari: Gershwin, in programma mercoledì 1 luglio. Previsione incasso, con 800 spettatori, circa 17.600 euro.

Non sappiamo però ancora quali degli eventi saranno rinviati dai tre siti della Stagione, Taormina-Arena di Furnari- Verdura di Palermo o dai due cittadini Monte di Pietà e San Jachiddu. La palla è tornata a quel Cda finora rimasto in ombra rispetto alle decisioni operative ed organizzative prese e chiamato a dire sì o no all’ultimo momento, come nel caso del Comme un souvenir, quando ormai sullo spettacolo si era alzato il sipario. La seduta di domani c’è da scommettere si svolgerà in un clima “da resa dei conti” .

Rosaria Brancato

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