Croce rimanda indietro il bilancio di previsione 2012. Rispunta l’ombra del dissesto

Croce rimanda indietro il bilancio di previsione 2012. Rispunta l’ombra del dissesto

Danila La Torre

Croce rimanda indietro il bilancio di previsione 2012. Rispunta l’ombra del dissesto

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giovedì 20 Dicembre 2012 - 16:53

Il commissario è tornato da Palermo a "mani vuote" ed il bilancio 2012 rischia di naufragare. In una nota di stamattina, Croce comunica che non firmerà il documento redatto dai dirigenti Coglitore e Di Leo perchè non attendibile. I sindacati ed i consiglieri chiedono un confronto al commissario

Con l’approvazione della delibera di adesione al Fondo di Rotazione, il cielo sopra Palazzo Zanca iniziava a farsi più terso, lasciando intravedere un timido sole. Negli ultimi giorni e soprattutto nelle ultime ore, però, il cielo è diventato nuovamente plumbeo e non serve essere dei meteorologi per capire che una tempesta dagli effetti devastanti sta per abbattersi sul Comune di Messina. I guai a cui l’ente potrebbe andare incontro non hanno nulla a che vedere con la meteorologia, quanto piuttosto con la contabilità e con i numeri del bilancio di previsione 2012, che il commissario straordinario Luigi Croce non vuole firmare, facendo rispuntare l’ombra del dissesto, che sembrava ormai cancellata.

La trasferta palermitana di ieri non ha portato i frutti sperati e, al di là delle buone intenzioni del governatore siciliano Rosario Crocetta, per avere i 40 milioni di euro promessi dalla Regione serve tempo perché c’è un iter burocratico-amministrativo che non può essere saltato a piè pari, ammesso che il governo regionale trovi i fondi per salvare Messina dal default. Il problema è che il Comune non ha più tempo ed entro il 31 dicembre il previsionale dovrà essere almeno incardinato all’ordine del Consiglio comunale, corredato dal parere del collegio dei revisori conti, oltre che -ovviamente – dalla firma del proponente, cioè del commissario straordinario, che si sostituisce a sindaco e giunta. Il sigillo di Croce, però, non c’è e non ci sarà sul bilancio presentato giovedì scorso da Ferdinando Coglitore e Giovanni Di Leo, che riporta un «disavanzo di euro 2.417.262,45», come si evince dalle lettera firmata questa mattina dal commissario straordinario.

La volontà di non apporre la propria firma sul documento contabile, l’ex procuratore capo l’ha infatti messa nero su bianco in un documento, datato 20 dicembre, fatto arrivare sulle scrivanie dei due dirigenti, del segretario Santi Alligo e del presidente del Consiglio comunale Pippo Previti, in cui scrive testualmente: «si ritiene di non firmare il progetto di bilancio non solo perché non è stato rispettato il principio del pareggio finanziario ma anche perché il bilancio non sembrerebbe redatto con riferimento agli atti presupposti, ma sulla base delle comunicazioni rese dai dirigenti. Tale carenza- si legge ancora – non consente la valutazione dell’attendibilità delle previsioni di entrata, nonché l’accertabilità delle previsioni ».

La nota di Croce è un vero e proprio atto di accusa nei confronti dei due dirigenti, che stamattina , dopo essere stati a colloquio con il commissario, sono usciti dalla sua stanza scuri in volto e non hanno voluto rilasciare alcuna dichiarazione. Nel documento, Croce inchioda i due dirigenti alle proprie responsabilità, ricordando di averli formalmente invitati, con nota del 22 ottobre, a redigere «un bilancio di previsione che tenesse conto dei rilievi mossi al consuntivo 2011, dei rilievi della Corte dei Conti e della effettiva situazione delle partecipate, in particolare di Atm, Messinambiente e Ato3 ». Indicazioni che, stando a quanto scrive il commissario, sono cadute nel vuoto e per questo «il bilancio di previsione 2012, così come approntato, viene restituito al responsabile dell’Area Economico Finanziaria».

SCENARI POSSIBILI

Se il commissario straordinario non firmasse, come ormai sembra certo, il documento contabile, potrebbe entrare in gioco il commissario ad acta, Giuseppe Petralia, nominato dalla Regione lo scorso Settembre proprio per i ritardi negli adempimenti. Tuttavia, secondo pareri autorevoli è praticamente impossibile che il dirigente degli Enti locali mandato da Palermo decida di sostituirsi al commissario Croce, assumendosi una responsabilità enorme. L’altra ipotesi, che circola in queste ore a Palazzo Zanca, è che Croce si dimetta lasciando firmare il bilancio dal commissario ad acta, a quel punto scevro da “condizionamenti”. Terza ipotesi è che Croce rimanga al suo posto, il bilancio di previsione resti senza un proponente ed il dissesto torni a bussare alla porta, che a quel punto sarà spalancata.

I SEGRETARI SINDACALI CHIEDONO UN CONFRONTO

"La preoccupazione per la delicatissima fase che il Comune di Messina sta vivendo in questi giorni – si rivolgono al commissario i tre segretari sindacali di Cgil, Cisl e Uil, Oceano, Genovese e Amato -, le vicende legate al bilancio e le pesanti ripercussioni che potrebbero derivare all’intera collettività, ed in particolare ai servizi ed all’occupazione, impongono di fare chiarezza. Perciò riteniamo che, a prescindere da ogni altra considerazione, bisogna predisporre i documenti contabili e varare il programma di risanamento nell'ambito di un progetto complessivo. Torniamo a chiedere pertanto un confronto preventivo alla materiale predisposizione degli strumenti di bilancio".

Per avere riposte più chiare su ciò che attende il Comune di Messina, anche il presidente del Consiglio Previti ha chiesto al commissario Croce una riunione con una delegazione dei consiglieri. La data dell’incontro non è stata ancora fissata perché domani, 21 dicembre, l’ex procuratore capo incontrerà la stampa per gli auguri di Natale e forse per annunciare che la fine è vicina. Non del mondo come vorrebbero i Maya, ma del Comune. (Danila La Torre)

20 commenti

  1. non capisco.chi redige il bilancio quale scuola ha fatto? quella dell’opera dei pupi???

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  2. trovo incredibile che nessuno ………..i i dirigenti in questione. si tratta di numeri.
    è da setimane che si tergiversa. è impossibile arrivare a fine 2012 senza un bilancio di “previsione” per il 2012…

    sono sbigottito.

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  3. Certo che se si mettono i debiti ATM e ATO il conto lievita lievita fino alle stelle come un bel panettone.

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  4. Colpa dei Maya
    Imputiamo tutta la colpa ai Maya e finiamoli qui, anzi no, forse questa era la speranza dei nostri cari amministratori e loro amici e compari.
    Ed invece, scherzetto, la fine del mondo sembra sia stata rimandata.
    Meglio così, almeno possiamo vedere, ma non ci giurerei più di tanto vista la nostra capacità di piegarci sempre e facilmente, tutti questi grandi amministratori alla gogna mediatica.
    Abbiamo almeno una volta nella nostra vita il coraggio di farlo. Ognuno con le proprie responsabilità certificate e via, fuori dalla città.

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  5. utilizziamo ……….come albero di natale, almeno i soldi da dirigente non li paghiamo a vuoto

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  6. Ma a questo punto visto che il commissario non ha firmato il fantabilancio, perchè non ci sono tutti i debiti inseriti, come hanno firmato tutti gli altri bilanci negli anni passati ?

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  7. ART.21 COSTITUZIONE. Conosco come le mie tasche i bilanci di previsione dal 2008 al 2011, credetemi sono previsioni astrologiche, per la burocrazia comunale il Testo Unico è CARTA STRACCIA. Siamo stati in avanzo di amministrazione fino all’altro ieri, CIOè IL 2011. Pubblico la pagina AVANZO DI AMMINISTRAZIONE del 2011, quelle degli anni precedenti, le ho messe in rete da tempo.
    http://img203.imageshack.us/img203/4525/bilancioprevisione.png
    Guardate con attenzione le variazioni in aumento/diminuzione, partendo dalla previsioni iniziale dell’esercizio in corso, per arrivare alle somme risultanti, anche un ragioniere di primo pelo capirebbe che danno i numeri.

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  8. l’opera dei pupari

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  9. THIS IS THE END ” TU SI U PRIMO DI PUPARI”..IL MAIA FATTO NIK..QUESTA E’ LA FINE…”E CHISSI CUNTENTU”..

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  10. I signori sindacalisti quale esperienza hanno in materia contabile per avanzare la proposta di partecipare ad un tavolo di lavoro per trovare una soluzione utile per la sistemazione di un bilancio che essi stessi hanno contribuito a determinare?
    I dirigenti pagati fior di quattrini fanno finta di non capire le disposizioni legali e tecniche per la formazione del bilancio preventivo, perchè non vanno a prendere qualche lezione di ripetizione scucendo gli euro necessari oppure come è giusto non si tolgono di mezzo?

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  11. Non credo in maniera assoluta che:” bilancio presentato giovedì scorso da Ferdinando Coglitore e Giovanni Di Leo, che riporta un «disavanzo di euro 2.417.262,45»” Conoscendo personalmente Coglitore e De Leo non credo che abbiano commesso un simile errore dato che il “pareggio” di bilancio è un obbligo imposto dalla legge. Occorre precisare che il bilancio di previsione va letto sotto l’aspetto economico e sotto l’aspetto finanziario. La norma legislativa ha riferimento al “pareggio finanziario” che si ottiene raffrontando i sei titoli che compongono le entrate con i i quattro titoli che compongono le uscite . Dal punto di vista economico cioè dal raffronto dei primi tre titoli delle entrate (entrate correnti) con il primo titolo delle uscite con l’aggiunta delle quote capitali dei mutui e/o prestiti in ammortamento (titolo terzo delle uscite) il bilancio può presentare un pareggio oppure un avanzo che potrebbe essere destinato per investimenti. Il conto economico potrebbe, ma raramente, presentare un disavanzo che verrebbe coperto con entrate specifiche allocate nel titolo quarto. In questa ultima ipotesi si dice che il “bilancio di previsione” presenta disavanzo economico e pareggio finanziario. Poiché escludo in maniera assoluta che il Bilancio di previsione predisposto da Coglitore e De Leo non abbia il “pareggio finanziario” potrebbe darsi che il disavanzo citato nell’articolo (2.417.262,45) faccia riferimento al “conto economico”, operazione questa che rientra nella normalità contabile.

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  12. PlacidoRizzotto 20 Dicembre 2012 19:30

    Croce non è un politico +++++..non intende firmare bilanci +++++, redatti da dirigenti++++++il cui esclusivo fine è quello di +++++++. Fa benissimo, questa città ha bisogno di una svolta, anche dolorosa. Vediamo se i Messinesi, questa volta capiscono che il voto non va sprecato, ma dato a chi ha intenzione di lavorare seriamente per lo sviluppo di Messina e non a chi vuole soltanto arricchire lui e i suoi amici….

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  13. io non sono un puparo altrimenti la verità sui conti del comune sarebbe uscita molto prima, lo dico, lo scrivo da anni, quando tutti erano concentrati contro le partecipate senza vedere che il comune le aveva abbandonate facendone un rifugio di debiti da non mettere nel bilancio virtuoso del Comune, rimandando la soluzione del problema, sino al suo incancrenimento. Avete capito che grazie a questo sistema non hanno mai messo mano agli sprechi, non si sono tagliati i premi ai dirigenti del Comune, a scapito del decadimento dei servizi di trasporto, anche a costo di non pagare stipendi per mesi e senza riparare bus, l’avete capito o no? La colpa del fallimento doveva ricadere su terzi (chi no lo so), mentre al comune ogni anno poco più di 20 persone si stanno dividendo 1.800.000 euro di indennità da almeno 8 anni? mentre non si è razionalizzato nulla?
    Se mancano solo 3 milioni di euro al pareggio vuole dire che siamo a posto, che problema c’è? il comune è virtuoso, se non può pagare atm e messinambiente che ci fa? NOn sono problemi del comune, che ne è il proprietario!!!! Ma vi rendete conto dell’assurdita che continuano a propinarci, è normale che Croce no può firmare sta cosa. Ci stanno turlupinando fino alla fine.
    Solo atm ha un credito verso il comune di almeno 50 milioni di euro!!!! e non lo prevedono, vi rendete conto!!!! Come si può rimediare se almeno non si parte dai numeri veri.
    Non approvano i bilanci per otto anni, incredibile, e voi ancora li ascoltate, ma leggetevi l’ultima relazione della corte dei conti e poi scrivete.

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  14. Comunque spero con tutte le forze che si eviti il dissesto, quello che mi fa rabbia è che se si fosse detta la verità 8 anni fa o comunque almeno 3-4 anni fa, non asremmo in questa situazione. Se Crocetta non molla subito i 40 milioni, non si potrà accedere al fondo di rotazione, e questa è la fine (thisistheend) del Comune di Messina. Spero che si faccia di tutto per evitarlo ma , ripeto l’unico modo è accedere al fondo di rotazione, il cosiddetto “predissesto”, ma ha ragione Croce, senza quei 40 milioni sarebbe inutile, oltre che impossibile.
    In bocca al lupo mia amata e sfortunata città!

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  15. bravo thisTHEend…sono d’accordo per una volta con te..a parte la sfiga che hai portato fino ad oggi con il tuo nik..-)))
    l ideale sarebbe il dissesto per far pagare la classe politica, tuttavia anche se le opinioni sono discordanti per la collettivita’ e’ molto peggiore rispetto alla ciambella di salvataggio del fondo di rotazione che pure ha dei parametri stringenti.Il primo effetto del dissesto?i 700 posti saltati per i servizi sociali con circa 2000 assistiti abbandonati al loro destino..e poco?non credo…e questo solo per iniziare.

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  16. Tutto questo casino grazie alle amministrazioni passate e cioè i vari Genovese e Buzzanca. Ciò che mi preoccupa è che uno o tutti e due si presenteranno alle elezioni e saranno anche votati.

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  17. Ho letto con attenzione il commento di thisistheend.
    Adesso le idee cominciano ad essere più chiare e la figura del “puparo”, con tentacoli in tutte le istituzioni, almeno cos’ pare, da me più volte citata nei commenti, appare sempre più nitida. Condivido che il declino ebbe inizio dal 2003 quando all’Atm è stata modificata la procedura contabile passando da quella tradizionale ed imposta da specifiche disposizioni di legge, finanziaria – economico patrimoniale a quelle esclusivamente “economia” trasformando, di fatto, l’Atm “azienda speciale” del Comune di Messina. a in azienda privata, Per tale motivo i documenti contabili di fine esercizio dal 2003 sono stati costituiti dal “bilancio di esercizio” e dalla “nota integrativa” mentre è stato ignorato il “conto consuntivo” che avrebbe rappresentato i dati finanziari della gestione, d’altra parte ritenuto “atto fondamentale” dall’articolo 114 del decreto legislativo 267/2000. Conosco la situazione tant’è che ho definito detti bilanci di esercizio” incompleti e quindi da rottamare. Se fossi stato “ragioniere generale” del Comune di Messina avrei espresso parere “contrario” impedendone l’approvazione da parte del Consiglio Comunale. Nessuno mi ha dato ascolto, anzi tentarono di “zittirmi”, Certamente che il Comune ha le sue responsabilità che sono esclusivamente politiche. Ecco perché eventuali “pupari” non vogliono il dissesto, il quale, una volta concretizzatosi, passa il “testimone” della contabilità del Comune ad una triade di commissari nominati dagli organi centrali, e quindi difficilmente controllabili, i quali potrebbero mettere a nudo le vere e sacrosante verità sull’affossamento del nostro Comune.

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  18. ART.21 COSTITUZIONE. Il nostro SAYA, in questi mesi, ha spiegato benissimo alcuni principali principi di un Bilancio di Previsione, ma non c’è peggior sordo di chi non vuole sentire. Sono: Annualita’, Unita’, Universalita’, Integrita’, Pareggio, Equilibrio economico finanziario, Pubblicita’, Veridicita’, Trasparenza, Attendibilita’ e in particolare il principio della COMPETENZA FINANZIARIA, che
    Luigi CROCE e i suoi esperti, immagino, conoscano bene. Esso,il principio, costituisce il criterio di imputazione agli esercizi finanziari delle obbligazioni giuridicamente perfezionate attive (ACCERTAMENTI) e passive (IMPEGNI), certamente la parola di Rosario Crocetta NON E’ un elemento dell’accertamento, CON IL QUALE POTER PERFEZIONARE UN DIRITTO DI CREDITO, relativo ad una riscossione da realizzare e imputare contabilmente all’esercizio finanziario 2012. Solo chi ignora il Testo Unico e lo Statuto della Regione Siciliana, quindi è ignorante, poteva fantasticare sui 40 milioni della promessa del Presidente Crocetta, che ha un valore politico forte, ma politico non contabile. Caro SAYA e carissimi lettori di TempoStretto, fra qualche ora parto in direzione di quel nord, dove hanno approvato da mesi il bilancio 2012 e lo stanno facendo per quello del 2013, anche se ancora una volta è pronto il solito emendamento di rinvio al 30 giugno 2013, che fa carta straccia dei tempi del Testo Unico, mentre noi messinesi siamo alle prese con la veridicità del RENDICONTO 2011, stacco la spina per le festività, mariedit VI ABBRACCIA TUTTI con affetto e vi augura B U O N N A T A L E e anzitutto un S E R E N O 2013. C I A O

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  19. Sono daccordo con Saja quando dice che il tentativo di evitare il dissesto è pilotato da chi non vuole assumersi le conseguenti responsabilità. Inoltre continuo a fare presente che i problemi restano tutti sul tappeto e che, comunque, i lavoratori in eccedenza non potranno più essere mantenuti perchè la spesa è incompatibile con le risorse! Quindi si potrebbe ragionare se lavorare su due piani per salvare il salvabile, creare nuove SpA a partecipazione di capitale regionale alle quali il comune trasferisca solo le strutture (immobili, mezzi ecc), mentre il passivo resterebbe accollato nella massa dei debiti comunali da regolare attraverso la procedura di dissesto. Sono quindi del parere che i 40/milioni della regione vadano investiti con sagacia e con un buon piano indutriale di attività complementari alle principali e non vadano prestati al Comune. Ciò inoltre eviterebbe alla comunità messinese di dovere restituire anche tali somme. Ma presto, si decida presto perchè più passa il tempo più cresce il debito complessivo e questo deve essere chiaro a tutti!! Luigi

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  20. Ho letto tutti i commenti finora inoltrati e,a fondo l’articolo,e sono costretto ad esprimere ciò che penso anche io. Sarebbe buona norma che i bilanci, formati dall’apposita dirigenza, che ha anche e sopratutto tale funzione e compito e che è chiamata a rispondere in caso di cifre mendaci,siano presi in considerazione, perchè ciò che pensano gli esperti rappresenta soltanto fumo. Questi ultimi esprimono solo pareri e rispondono solo a chi li ha nominato tali!GLI ATTI UFFICIALI E VALIDI SONO QUELLI PREDISPOSTI DAI DIRIGENTI A TAL UOPO INCARICATI!!!!!!!

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