Caro diario, ti racconto di Cambiamo Messina coi Pokemon e della sfida Accorintachu-Pikachu

Caro diario, ti racconto di Cambiamo Messina coi Pokemon e della sfida Accorintachu-Pikachu

Rosaria Brancato

Caro diario, ti racconto di Cambiamo Messina coi Pokemon e della sfida Accorintachu-Pikachu

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sabato 23 Luglio 2016 - 22:28

Caro diario, ecco cosa accadde a Messina quando i Pokemon sbarcarono in città creando scompiglio. Tra la caccia al Mmunnizzamon,la sfida Accorintachu-Pikachu sponsorizzata dalla Cartour sono stati giorni intensi, ma non siamo riusciti a ritornare dal Medioevo alla modernità...

Caro diario ti racconto cosa è successo a Messina dopo lo “sbarco” dei Pokemon. Prima di quest’avvenimento epocale la vita scorreva tranquillamente: ogni giorno c’era chi, armato di machete apriva varchi nelle giungle spuntate come funghi; chi, bidoni in mano, faceva lunghe file per rifornire di acqua la famiglia, chi usando solo sapone di Marsiglia si recava alle fontane per il bucato(copyright Antonio Macaudda). Era un piacere sentire i canti delle lavandaie ai bordi della fontana di Piazza Cairoli, interrotte solo dalle urla di dolore dei malcapitati che inciampavano nel parquet divelto. Nei week end le circoscrizioni organizzavano la caccia ai cinghiali nella zona nord, il tiro alla blatta nella zona centro, la rincorsa al topo nei villaggi. I più atletici si dedicavano ai giochi di sopravvivenza nelle strade costellate di buche o lungo la pista ciclabile negli orari di punta. Nei quartieri dove è stata avviata la raccolta differenziata era nata la “ronda dell’umido” che ogni domenica sera raccoglieva la mmunnizza del rione per portarla ad Ortoliuzzo. L’esercito degli zozzoni sfidava le urla del consigliere Mario Biancuzzo pronto a fotografare i malfattori, ma loro erano così sfacciati da farsi i selfie sui cumuli di rifiuti per poi inviarli direttamente alle redazioni. Ad ogni inizio estate c’era il rito dell’addio ai migranti che si trasferivano per le ferie sul viadotto Ritiro. Ogni auto veniva dotata di kit di sopravvivenza e vivande per una settimana. Unica possibilità di svago sulla A/20, a luglio, i “venerdì nella piazzuola di sosta”, per il quale l’amministrazione forniva anche i bus notturni. In questura e dai carabinieri era stato attivato lo “sportello del postino”, e dalle 8 alle 11.30 era possibile denunciare la scomparsa del portalettere del proprio rione,lasciando un identikit ed il Cap in caso di ritrovamento. Insomma, era la normale routine quotidiana delle Messina ai tempi dei Flinstones quando l’arrivo dei Pokemon scatenò l’inferno.

Ti chiederai che roba è il Pokemon go. Provo a sintetizzarlo. Il principio del Pokemon go è quello della “realtà aumentata” e che ha fatto schizzare le azioni della Nintendo di oltre il 50% in due settimane, appassionando milioni di persone in tutto il mondo che danno la caccia ad animaletti giapponesi da cartone animato che si trovano ovunque, dal frigorifero alla libreria, dal Central Park alla piscina Cappuccini. L’applicazione si scarica sul telefonino. Da quel momento ovunque tu sia, attraverso un sistema analogo a google maps puoi andare a caccia di Pokemon. Basta avere una connessione, un telefono acceso, geolocalizzarsi e scoprire che ovunque, accanto a te, ci sono i Pokemon. A quel punto prendi la mira, usi la Pokemon ball, li catturi,li alleni e li fai combattere.

E’ la fantasia che entra a gambe tesa nella realtà. Non sono più due binari separati, ma convivono. Se ci sono più persone nello stesso punto vedranno tutte lo stesso Pokemon e potranno contenderselo.

Fu così che l’amministrazione individuò nell’esercito di Pokemon allenati a combattere le forze del male, l’unica soluzione alle piaghe che affliggevano la città.

Il quartier generale fu allestito a Palazzo Zanca e lo slogan divenne: Cambiamo Messina coi Pokemon. Finalmente si sarebbe potuti passare dal Medioevo ai tempi moderni senza bisogno di tanti sforzi e dei soldi del Masterplan.

Mentre l’assessore Signorino disegnava sulla lavagna i tipi di Pokemon che sarebbero potuti servire alla causa, i colleghi si accorsero che all’appello mancava l’assessore Ialacqua. Dopo alcune ore lo trovarono a Villa Dante circondato da ragazzini con il cellulare in mane che se ne contendevano la cattura. “è l’introvabile Ialacquamon in grado di combattere qualsiasi incivile venga scovato a gettare le cartacce per terra”. Dovette intervenire mezza giunta per spiegare che anche qualora fosse stato davvero un Pokemon non avrebbe fatto accumulare punteggio perché a Messina non ci sono impianti per farlo allenare. Liberato Ialacqua fu però necessario consolare l’assessore Pino che per 2 anni aveva vissuto nell’illusione che Messina fosse piena di impianti a norma, tanto da aver presentato istanza per le prossime Olimpiadi. Il povero Pino restò accasciato su una panchina di Villa Dante chiedendo tra i singhiozzi ai colleghi: “e il Palarescifina funziona? E alla Cappuccini ci possiamo rifare le Universiadi? E l’ex Gil? E la palestra Juvara? E i cortili dei condomini, quelli possiamo usarli?”. Dovettero portarlo a forza a Palazzo Zanca dove Accorinti e Crocetta stavano programmando l’Armageddon delle tre M: l’attacco finale a manciugghia- mmunnizza- malaffare.

L’idea era quella di coinvolgere i messinesi in una mega caccia al tesoro alla ricerca dei “Mmunnezzamon”, in grado di distruggere con lo sguardo 298 tonnellate in 20 minuti lasciando profumo di gelsomini al loro passaggio. I revisori dei conti provarono a spiegare alla giunta che non esiste una creatura in grado di far questi risultati ma Signorino replicò che se i consiglieri comunali avevano creduto ai numeri del Piano di riequilibrio approvandolo in massa allora figurati se non andavano a caccia di pupazzetti colorati scambiandoli per reali.

L’assessore Ursino fu d’accordo e chiamò i Franza per far sponsorizzare a Caronte Tourist la caccia al tesoro. Per ogni Mmunnezzamon catturato in palio c’erano 7 biglietti omaggio con la Telepass ed un soggiorno per due persone al Royal. A quel punto Ialacqua propose una strategia per liberarsi di Leonardo Termini e sostituirlo con Squirtle che usa come arma micidiale l’idropompa e la cascata. Di nascosto inserirono la foto del presidente dell’Amam tra le figurine dei Pokemon con la didascalia: “Il terribile Termosaur, dove passa lui non c’è più una goccia d’acqua”. Là dove non era riuscita la giunta in otto mesi, emergenze idriche, rotture di tubi e mesi di siccità, riuscirono tre dodicenni che portarono il Termosaur al quartier generale e vinsero una fornitura di pistole ad acqua. De Cola prese in mano la situazione acquistando diverse scatole del Piccolo Rabdomante e partì in cerca di acqua in quel di Calatabiano. Nel frattempo del capo regionale della Protezione civile Calogero Foti si erano perse le tracce ma nessuno lo cercò perché nessuno si era accorto della sua scomparsa.

Frattanto al quartier generale il sindaco Accorinti era irritato. Non poteva credere che un pupazzetto di nome Pikachu, che combatteva battaglie da appena 20 anni, potesse avere più fan di lui,che di battaglie ne ha combattute per 40. Così decise che voleva sfidarlo. Per giorni non si parlò che della sfida Accorintachu contro Pikachu, sponsorizzata dalla Cartour. L’assessore Pino si offrì, da ex atleta di allenare il sindaco, mentre Pikachu volle assolutamente l’assessore Eller come allenatore. Alla vista di Eller infatti Pikachu si era convinto che fosse un suo parente ed a nulla erano servite le spiegazioni dell’assessore che diceva che quella era solo la sua cravatta e non l’album di foto di famiglia dei Pokemon. A risolvere il caso pensò la Nintendo con un duro comunicato stampa con il quale prese le distanze dalle cravatte dell’assessore e diffidò Pikachu dall’indossarle. Ma ormai il piccolo Pokemon si era affezionato all’assessore al bilancio e non ci fu verso di dividerli.

L’Armageddon delle 3 M durò però pochi giorni perché la Nintendo organizzò una conferenza stampa annunciando il primo flop dei Pokemon go. “In tutto il mondo abbiamo trovato un luogo dove è risultato impossibile far arrivare la modernità. Non siamo riusciti a riportare Messina dal Medioevo al 2016 neanche con la più sfrenata delle fantasie”.

Ed è così caro diario che siamo tornati alla nostra routine quotidiana. Di quelle ore mi resta solo una foto di Pikachu con la maglietta “no ponte” abbracciato ad Eller.

Rosaria Brancato

14 commenti

  1. Triste ma vera realtà.Questa Giunta,fermo restando la paurosa eredità del passato,non ha saputo capire per tempo i veri “cambiamenti”da fare.Rifiuti:una Società con 60 milioni di euro di debiti va chiusa subito e va affidato il servizio,com’è accaduto a Palermo,ad una nuova che abbia la capacità di investire e cambiare un sistema di raccolta fallimentare.Acqua:non puoi far gestire un servizio così importante a gente che non ha idea di cosa sia un tubo e non riuscire a controllare una Società che agisce in totale autonomia col risultato che a fronte di stipendi da favola non si hanno i dovuti investimenti nell’ammodernamento della rete e nel suo capillare controllo.Se dall’inizio avessero agito diversamente oggi non saremmo a questo punto.

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  2. Triste ma vera realtà.Questa Giunta,fermo restando la paurosa eredità del passato,non ha saputo capire per tempo i veri “cambiamenti”da fare.Rifiuti:una Società con 60 milioni di euro di debiti va chiusa subito e va affidato il servizio,com’è accaduto a Palermo,ad una nuova che abbia la capacità di investire e cambiare un sistema di raccolta fallimentare.Acqua:non puoi far gestire un servizio così importante a gente che non ha idea di cosa sia un tubo e non riuscire a controllare una Società che agisce in totale autonomia col risultato che a fronte di stipendi da favola non si hanno i dovuti investimenti nell’ammodernamento della rete e nel suo capillare controllo.Se dall’inizio avessero agito diversamente oggi non saremmo a questo punto.

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  3. Ed ancora non avete visto nulla, purtroppo. il fatto gravissimo è che forse a messina non c’è un solo dirigente che sappia fare il suo mestiere, altrimenti non saremmo a questo punto. accorinti fallisce perchè l’onestà da sola non basta; renda pubbliche le valutazioni dei suoi dirigenti; se da anni sono sempre state al 100% mi chiedo come ciò sia possibile. La verità è che nessuno ha mai pagato, nelle forme e nel rispetto dei procedimenti di Legge, per lo scempio che è sotto gli occhi di tutti. Ma mi dicono che il litorale all’una di notte sembra quello di Miami, solo che lì non c’è la monnezza. Evidentemente, cara Rosaria, ai messinesi va bene così, giocano con i pokemon ma intanto snorlax ingrassa e non si fa acchiappare.

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  4. Ed ancora non avete visto nulla, purtroppo. il fatto gravissimo è che forse a messina non c’è un solo dirigente che sappia fare il suo mestiere, altrimenti non saremmo a questo punto. accorinti fallisce perchè l’onestà da sola non basta; renda pubbliche le valutazioni dei suoi dirigenti; se da anni sono sempre state al 100% mi chiedo come ciò sia possibile. La verità è che nessuno ha mai pagato, nelle forme e nel rispetto dei procedimenti di Legge, per lo scempio che è sotto gli occhi di tutti. Ma mi dicono che il litorale all’una di notte sembra quello di Miami, solo che lì non c’è la monnezza. Evidentemente, cara Rosaria, ai messinesi va bene così, giocano con i pokemon ma intanto snorlax ingrassa e non si fa acchiappare.

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  5. Ormai Rosaria Brancato è una .,”illuminata”. A noi ormai non resta che cogliere qualche perla di saggezza, nella speranza che chi vuol capire finalmente ..capisca:

    a)L’assessore Ursino fu d’accordo e chiamò  i Franza per far sponsorizzare a Caronte Tourist la caccia al tesoro. Per ogni Mmunnezzamon  catturato in palio c’erano 7 biglietti omaggio con la Telepass ed un soggiorno per due persone al Royal.

    b)”Per giorni non si parlò che della sfida Accorintachu contro Pikachu, sponsorizzata dalla Cartour”

    c)” “In tutto il mondo abbiamo trovato un luogo dove è risultato impossibile far arrivare la modernità. Non siamo riusciti a riportare Messina dal Medioevo al 2016 neanche con la più sfrenata delle fantasie.

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  6. Ormai Rosaria Brancato è una .,”illuminata”. A noi ormai non resta che cogliere qualche perla di saggezza, nella speranza che chi vuol capire finalmente ..capisca:

    a)L’assessore Ursino fu d’accordo e chiamò  i Franza per far sponsorizzare a Caronte Tourist la caccia al tesoro. Per ogni Mmunnezzamon  catturato in palio c’erano 7 biglietti omaggio con la Telepass ed un soggiorno per due persone al Royal.

    b)”Per giorni non si parlò che della sfida Accorintachu contro Pikachu, sponsorizzata dalla Cartour”

    c)” “In tutto il mondo abbiamo trovato un luogo dove è risultato impossibile far arrivare la modernità. Non siamo riusciti a riportare Messina dal Medioevo al 2016 neanche con la più sfrenata delle fantasie.

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  7. Emanuele Ferrara 24 Luglio 2016 16:40

    E’ inutile che ci prendiamo in giro tra di noi! Per riportare Messina alla normalità ci vogliono dei poteri speciali e degli uomini speciali. Ovvero una sorta di dittatura! Si non c’è niente da fare! E’ inutile che qualche benpensante salti dalla sedia! A Messina per fare funzionare le cose e per educare quella marmaglia di gente abita la città, ci vuole il pugno di ferro! Ma ci rendiamo conto che nella terrazza di Cristo Re hanno rubato anche i sedili? Ci rendiamo conto che in questa vergognosa città tutti fanno quel che vogliono senza rispettare le regole? Messina non è più una città civile da molti anni!Per riportarla alla normalità ci vuole il rigore assoluto! Tutto il resto è noia!!

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  8. Emanuele Ferrara 24 Luglio 2016 16:40

    E’ inutile che ci prendiamo in giro tra di noi! Per riportare Messina alla normalità ci vogliono dei poteri speciali e degli uomini speciali. Ovvero una sorta di dittatura! Si non c’è niente da fare! E’ inutile che qualche benpensante salti dalla sedia! A Messina per fare funzionare le cose e per educare quella marmaglia di gente abita la città, ci vuole il pugno di ferro! Ma ci rendiamo conto che nella terrazza di Cristo Re hanno rubato anche i sedili? Ci rendiamo conto che in questa vergognosa città tutti fanno quel che vogliono senza rispettare le regole? Messina non è più una città civile da molti anni!Per riportarla alla normalità ci vuole il rigore assoluto! Tutto il resto è noia!!

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  9. Non era necessario riscrivere le cose già scritte, si comprendono.

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  10. Non era necessario riscrivere le cose già scritte, si comprendono.

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  11. A me la finta leggerezza dello stile della scrittura della Brancato non piace.
    Spinge più alla banalizzazione che alla riflessione.

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  12. A me la finta leggerezza dello stile della scrittura della Brancato non piace.
    Spinge più alla banalizzazione che alla riflessione.

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  13. Brancato grandissima. Trovo la sua “satira” molto meglio della semplice cronaca.
    Tanto la realtà la conosciamo e non ci scuotiamo lo stesso.
    Anch’io sarei curioso di conoscere le valutazioni dei dirigenti comunali perché se è vero che non vedo l’ora di avere una giunta diversa devo anche riconoscere che gli impiegati comunali sono come la maggior parte di noi messinesi: SCARSI!!!

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  14. Brancato grandissima. Trovo la sua “satira” molto meglio della semplice cronaca.
    Tanto la realtà la conosciamo e non ci scuotiamo lo stesso.
    Anch’io sarei curioso di conoscere le valutazioni dei dirigenti comunali perché se è vero che non vedo l’ora di avere una giunta diversa devo anche riconoscere che gli impiegati comunali sono come la maggior parte di noi messinesi: SCARSI!!!

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