Nascondeva "officina illegale" con auto rubate, armi e un chilo di droga: arrestato 25enne

Nascondeva “officina illegale” con auto rubate, armi e un chilo di droga: arrestato 25enne

Veronica Crocitti

Nascondeva “officina illegale” con auto rubate, armi e un chilo di droga: arrestato 25enne

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venerdì 23 Maggio 2014 - 11:04

Finisce in manette Santi Marino, messinese incensurato di 25 anni. Su di lui gravano le accuse di detenzione abusiva di arma e munizioni, detenzione di sostanza stupefacente ai fini di spaccio

Erano intervenuti su segnalazione per rintracciare una Fiat 500 rubata, ma quando hanno varcato la soglia della proprietà privata di via Casazza, i gli agenti delle Volanti hanno ritrovato una vera e propria “officina illegale”, oltre a armi, munizioni e droga. Sono pesanti le accuse per Santi Marino, messinese incensurato di 25 anni, che adesso dovrà rispondere di detenzione abusiva di arma e munizioni, detenzione di sostanza stupefacente ai fini di spaccio, oltre ad una denuncia per furto aggravato in concorso e ricettazione.
A mettere gli agenti sulla pista giusta è stata la segnalazione di una società addetta a rintracciare auto rubate che aveva geolocalizzato una Fiat 500, rubata lo scorso 21 maggio, proprio dove stava Marino.
Durante la perquisizione, i poliziotti hanno ritrovato non solo la macchina rubata ma anche un’altra Fiat 500 rubata sprovvista di targa e col cruscotto smontato, tre motorini parzialmente smontati e numerosissime parti di auto e moto.
Sotto la sella di un motorino custodito in una casetta di legno, gli agenti hanno anche scoperto una pistola calibro 7.85 ben nascosta in un passamontagna, insieme ad un sacchetto di cellophane contenente quasi un kg di marijuana.
Da una successiva indagine, è emerso che le due Fiat 500 erano state cedute al ragazzo da altri due soggetti sotto pagamento di 1.500 euro e 800 euro.
Su disposizione del Sostituto Procurato Piero Vinci, il giovane venticinquenne è stato arrestato e rinchiuso nelle camere di sicurezza della Caserma Calipari in attesa del direttissimo.
Altre tre persone sono state denunciate per i reati di furto aggravato in concorso, ricettazione, simulazione di reato e istigazione a delinquere.

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