Parte sabato la mostra di Giovanni Allio “ASTRATTISMO CINETICO E OPTICAL” a Palazzo D'Amico

Parte sabato la mostra di Giovanni Allio “ASTRATTISMO CINETICO E OPTICAL” a Palazzo D’Amico

francesco musolino

Parte sabato la mostra di Giovanni Allio “ASTRATTISMO CINETICO E OPTICAL” a Palazzo D’Amico

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giovedì 11 Ottobre 2012 - 12:16

L’evento sarà visitabile fino al 27 ottobre 2012

Sabato 13 ottobre 2012, ore 18, nelle sale espositive di Palazzo D’Amico a Milazzo inaugurazione della mostra di Giovanni Allio dal tema “Astrattismo cinetico e optical”.Saranno presenti alla cerimonia, oltre all’artista: Luigi Ferlazzo Natoli e Teresa Pugliatti, curatori della mostra; Giuseppe Crisafulli, assessore provinciale alle Politiche culturali; Stefania Scolaro, assessore alle politiche culturali del Comune di Milazzo, e Saverio Pugliatti, art director.

L’evento sarà visitabile fino al 27 ottobre 2012.

“In & Out”:

«Per Giovanni Michelangelo Allio mi piace rievocare con le dovute cautele un grande artista degli anni Sessanta e cioè l’ungherese Victor Vasarely, maestro della pop art e inventore della optical art.

Anche in Vasarely la filosofia è il presupposto dell’opera pittorica come per Giovanni Allio. Le concezioni sono ovviamente diverse perché tra i due esistono almeno tre generazioni di differenza e per Allio si tratta di esprimere l’In & Out della esistenza quotidiana, sempre alla ricerca di una sintesi tra ciò che si sente dal di dentro (pulsioni anche ancestrali) e ciò che si percepisce dall’esterno: una sintesi per così dire tra le pulsioni dell’anima e le percezioni di una realtà in piena evoluzione naturale e/o tecnologica.

Così per le opere pittoriche esposte in questa mostra, che definirei di “astrattismo cinetico e optical” – come spiegherò meglio in seguito – l’artista dichiara che si tratta di rappresentazioni, tracce dei mutamenti e delle trasformazioni nell’evoluzione temporale, “restituite dalle opere. Valori ancestrali che riconducono al ciclo vitale…strutture come proiezioni che fanno intravedere spiragli, meandri della propria visione”, sempre soggettiva – aggiungerei – ma per ciò stesso anche universale.

Insomma, le opere pittoriche, specie quelle di grandi dimensioni, mostrano come delle gabbie o reticolati che dividono la realtà esteriore da quella interiore.

Negli oggetti, poi, che Allio definisce “termoplastici” continua, a parer mio, il concetto filosofico sotteso nelle opere pittoriche: si tratta di “oggetti – come dice lo stesso artista – inglobati nel gesso, nella cera e nella resina”, sempre alla ricerca di uno “spazio interno che

si integra con quello esterno”.

Anche nei “Termoplastici”, dunque, come nelle opere pittoriche Allio tenta di rappresentare l’evoluzione della natura, quasi discendendo all’interno della molecola vitale, e al tempo stesso quella tecnologica, nella quale “l’oggetto vive un continuo scambio tra presente (l’atmosfera che penetra all’interno della struttura) e passato (l’oggetto al suo interno)”.

In conclusione, ripeto che a mio modo di vedere, definire l’espressione artistica di Allio sotto il profilo della forma un “astrattismo cinetico e optical”».

(Luigi Ferlazzo Natoli)

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