Servizio Ausili dal Mandalari a via del Vespro. Sale il dissenso

Servizio Ausili dal Mandalari a via del Vespro. Sale il dissenso

Servizio Ausili dal Mandalari a via del Vespro. Sale il dissenso

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martedì 06 Maggio 2014 - 08:43

Decisione in controtendenza rispetto alla volontà di decentrare i servizi. Il Mandalari è vicino ad uno svincolo autostradale e dispone di ampi parcheggi. La sede di via del Vespro ne è invece priva e si trova in centro città, dove aumenterebbe il già intenso traffico automobilistico

Il Servizio Presìdi e Ausili dovrebbe essere presto trasferito dalla cittadella della salute “Lorenzo Mandalari” agli uffici Asp di via del Vespro. Una decisione che non convince molti. Il consigliere comunale Mario Rizzo si rivolge al sindaco Renato Accorinti per chiedere un intervento presso i vertici dell’Azienda sanitaria provinciale e dell’assessorato regionale alla Sanità, in modo tale da sospendere il trasferimento.

I motivi sono svariati. “A livello viabile e di parcheggi – scrive Rizzo – il trasferimento in via del Vespro non permetterà la disponibilità di aree gratuite di sosta per gli utenti, già esistenti , invece, nell’attuale sito del Mandalari, che è invece vicino ad uno svincolo della tangenziale. Inoltre, si appesantirà il traffico al centro città già molto provato dalle recenti novità viabili e che mal si coniugano con l’indirizzo urbano moderno che vuole il decentramento degli uffici pubblici per allontanare i flussi veicolari dai centri urbani. Tra l’altro, in merito alle prestazioni sanitarie relative alle medicazioni, si costringerà l’utente ad un nuovo doppio passaggio burocratico e logistico in quanto, dopo aver completato la documentazione in Via del Vespro, dovrà ritirare i relativi farmaci presso l’Ufficio Farmacia che rimarrà nell’attuale plesso del Mandalari. In più, lo spostamento di tale servizio in via del Vespro si dovrebbe attuare riducendo gli attuali spazi riservati al Consultorio familiare con le relative conseguenze facilmente immaginabili”.

Dello stesso avviso anche il consigliere della VI circoscrizione, Mario Biancuzzo, che riporta il malcontento dell’utenza, soprattutto quella della zona nord. “Il Mandalari – afferma Biancuzzo – si trova in un punto nevralgico molto importante, essendo raggiungibile tramite un nuovo snodo autostradale utile anche per chi viene dalla provincia. Il plesso è inoltre dotato di ampio parcheggio, contrariamente a quanto avviene in via del Vespro, dove si avrebbe un aggravamento delle condizioni del traffico”. Anche Biancuzzo ricorda il vantaggio dell’ufficio decentrato e della presenza della farmacia interna al Mandalari. “E’ una decisione in controtendenza e contraddittoria rispetto al passato – prosegue il consigliere -. Nessuno si è preso la briga di motivare una decisione insostenibile”.

Al posto dell’Ufficio Ausili, al Mandalari verrebbe trasferito il Sert, servizio per le tossicodipendenze. “Sarebbe difficilmente raggiungibile per i pazienti – scrive il consigliere -, e tra l’altro in locali attigui ad altri che offrono servizi per l’infanzia compresa la neuropsichiatria infantile”.

Biancuzzo si rivolge infine al prefetto, chiedendo di indire una conferenza di servizi alla presenza del commissario dell’Asp di Messina e dell’Assessore regionale alla sanità.

6 commenti

  1. Chiediamoci dove si trova il Sert adesso?? Presso l’ex Ospedale Margherita e forse proprio lì non sta più bene a qualcuno, qualcuno che magari HA AGGANCI SANITARI/POLITICI saldi. Così funziona la sanità. Decisioni illogiche per la comunità e contentini per uno più individui.

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  2. Chiediamoci dove si trova il Sert adesso?? Presso l’ex Ospedale Margherita e forse proprio lì non sta più bene a qualcuno, qualcuno che magari HA AGGANCI SANITARI/POLITICI saldi. Così funziona la sanità. Decisioni illogiche per la comunità e contentini per uno più individui.

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  3. liliana parisi 6 Maggio 2014 10:55

    La decisione più CIVILE sarebbe quella di far scegliere agli utenti una farmacia di riferimento( così come si ha il medico di base) e permettere loro di ritirare presso di essa la maggior parte degli ausili:si eviterebbero ore e giornate perse da parte di familiari e amici,sia che ciò avvenga al Mandalari sia che avvenga in via del Vespro. Provare per credere!Ma dell’interesse di malati e invalidi e di chi li assiste sembra non preoccuparsi nessuno

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  4. liliana parisi 6 Maggio 2014 10:55

    La decisione più CIVILE sarebbe quella di far scegliere agli utenti una farmacia di riferimento( così come si ha il medico di base) e permettere loro di ritirare presso di essa la maggior parte degli ausili:si eviterebbero ore e giornate perse da parte di familiari e amici,sia che ciò avvenga al Mandalari sia che avvenga in via del Vespro. Provare per credere!Ma dell’interesse di malati e invalidi e di chi li assiste sembra non preoccuparsi nessuno

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  5. letterio.colloca 7 Maggio 2014 20:49

    CHE GENIALATA!!!!!!!!!!
    e magari lo paghiamo pure uno che vorrebbe decidere di creare TANTI DISSERVIZI nell’utenza.
    Addirittura ricorrere al Prefetto………. E perché non anche a Napolitano od al Papa…..

    Voglio sperare che la notizia sia una BUFALA in danno di qualcuno o …..facente parte di quella “produzione della macchina del fango” utile a distogliere l’attenzione dell’opinione pubblica da ben più gravi problemi (ferma restando la personale convinzione che a Messina si PARTORISCONO le più disdicevoli CA……..VOLATE!!!).

    Si salva Messina? Con questi …………

    Oggi,7/5/14 leggo brani della corrispondenza tra il riammesso-responsabile ASP e le “corazzate sindacali messinesi”:
    il primo si erge a paladino del “recupero degli utenti del Sert”,apparentemente,ignorando i GROSSI RISCHI a cui (con leggerezza?-avvicinando pusher a possibili NUOVI consumatori!!!; o per FAIDA AMBIENTALE verso chi?) ESPONE DUE SCOLARESCHE che frequentano altrettante scuole difronte al Mandalari!!!!!!!

    PERCHE’ NON SI PORTA A CASA PROPRIA GLI “UTENTI DEL SERT”:saremmo tutti più contenti.

    Le “corazzate” – a cui sono note le VERE MOTIVAZIONI di cui é polemica- spieghino la verità a quanti credono ancora che a Messina spunta da levante e non dal Monte Ciccia; svelino senza compromesso alcuno, i rapporti intrattenuti sinora con l’ASP nella persona dell’attuale top manager.
    Difficilmente,a Messina, si può intravedere una spiegazione ad un comportamento provocatorio che non offre soluzioni da buon padre di famiglia,di responsabilità non solo biecamente manageriali (ammesso che ce ne siano) ma di attento cittadino ai bisogni di tutta la città.
    Di certo,Messina non ha bisogno di CRIPTICITA’, RIVINCITE MISERABILI e ……ATTENTATI ALL’ORDINE PUBBLICO.
    Seppoi dovesse nella vicenda intervenire la Magistratura……………. chiediamo l’ampliamento dell’organico dei Sigg.Giudici e degli organismi di polizia giudiziaria.

    Quando renderete civile questa POVERA MESSINA!!!!!!!!!

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  6. letterio.colloca 7 Maggio 2014 20:49

    CHE GENIALATA!!!!!!!!!!
    e magari lo paghiamo pure uno che vorrebbe decidere di creare TANTI DISSERVIZI nell’utenza.
    Addirittura ricorrere al Prefetto………. E perché non anche a Napolitano od al Papa…..

    Voglio sperare che la notizia sia una BUFALA in danno di qualcuno o …..facente parte di quella “produzione della macchina del fango” utile a distogliere l’attenzione dell’opinione pubblica da ben più gravi problemi (ferma restando la personale convinzione che a Messina si PARTORISCONO le più disdicevoli CA……..VOLATE!!!).

    Si salva Messina? Con questi …………

    Oggi,7/5/14 leggo brani della corrispondenza tra il riammesso-responsabile ASP e le “corazzate sindacali messinesi”:
    il primo si erge a paladino del “recupero degli utenti del Sert”,apparentemente,ignorando i GROSSI RISCHI a cui (con leggerezza?-avvicinando pusher a possibili NUOVI consumatori!!!; o per FAIDA AMBIENTALE verso chi?) ESPONE DUE SCOLARESCHE che frequentano altrettante scuole difronte al Mandalari!!!!!!!

    PERCHE’ NON SI PORTA A CASA PROPRIA GLI “UTENTI DEL SERT”:saremmo tutti più contenti.

    Le “corazzate” – a cui sono note le VERE MOTIVAZIONI di cui é polemica- spieghino la verità a quanti credono ancora che a Messina spunta da levante e non dal Monte Ciccia; svelino senza compromesso alcuno, i rapporti intrattenuti sinora con l’ASP nella persona dell’attuale top manager.
    Difficilmente,a Messina, si può intravedere una spiegazione ad un comportamento provocatorio che non offre soluzioni da buon padre di famiglia,di responsabilità non solo biecamente manageriali (ammesso che ce ne siano) ma di attento cittadino ai bisogni di tutta la città.
    Di certo,Messina non ha bisogno di CRIPTICITA’, RIVINCITE MISERABILI e ……ATTENTATI ALL’ORDINE PUBBLICO.
    Seppoi dovesse nella vicenda intervenire la Magistratura……………. chiediamo l’ampliamento dell’organico dei Sigg.Giudici e degli organismi di polizia giudiziaria.

    Quando renderete civile questa POVERA MESSINA!!!!!!!!!

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