Università, Policlinico e Fondazione: Navarra annuncia discontinuità

Università, Policlinico e Fondazione: Navarra annuncia discontinuità

Danila La Torre

Università, Policlinico e Fondazione: Navarra annuncia discontinuità

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venerdì 03 Maggio 2013 - 14:41

Presso il Dipartimento di Scienze Economiche, il prof di Economia ha illustrato le linee guida messe a punto per chiudere definitivamente la pagina attuale dell’Ateneo peloritano ed aprirne una nuova

Dall’Università al Policlinico, passando per la Fondazione, la parola d’ordine per Pietro Navarra sarà discontinuità con l’attuale governo. Il professore di economia non ha atteso neanche 24 ore dalla presentazione ufficiale della sua candidature a rettore (vedi correlato) per spiegare nel dettaglio il programma solo accennato nella Convention di qualche settimana fa .

Presso il Dipartimento di Scienze Economiche, affiancato dai suoi “fedelissimi”, i prof .Marco Centorrino e Michele Limosani , ha illustrato le linee guida messe a punto per chiudere definitivamente la pagina attuale dell’Ateneo peloritano ed aprirne una nuova, in piena autonomia rispetto al passato. L’Università dovrà internazionalizzarsi e cambiare volto puntando sulla redistribuzione delle risorse, sulla promozione della didattica e della ricerca d’eccellenza e sulla valorizzazione del personale tecnico- amministrativo. Il Policlinico dovrà recuperare la sua “dimensione universitaria” e la Fondazione andrà rivista nel suo statuto, nei suoi componenti, e nelle sue finalità.

CAPITOLO UNIVERSITA’. Nel caso in cui le urne dovessero decretare il successo di Navarra alle elezioni del 23 maggio, il nuovo corso prenderà il via da un nuovo assetto istituzionale dell’Università di Messina, che «dovrà garantire la centralità del ruolo dei Dipartimenti e il necessario equilibrio nella distribuzione dei poteri tra i vari organi di governo. Il modello di governo che propongo è volto a recuperare la centralità del Senato Accademico e del Consiglio di Amministrazione in controtendenza a quanto è avvenuto in questi anni in cui si è dato troppo spazio ai Delegati del Rettore ad ai prorettori ». E detto da Navarra, che è stato prorettore di Tomasello, suona come una contraddizione palese, ma -a precisa domanda – lui stesso spiega che il momento di frattura è avvenuto quando ha capito che il Magnifico stava dilatando eccessivamente i tempi di attuazione della riforma universitaria prevista dalla legge Gelmini. «Si poteva fare tutto entro 2012».

Gli altri punti programmatici di Navarra riguardano: la didattica ed i servizi agli studenti, con una rimodulazione dell’offerta formativa; i servizi di mobilità, con il potenziamento della politica gestionale della mobilità all’interno dell’Ateneo e l’istituzione di un Ufficio di Mobility Manager; la lotta all’evasione contributiva, a proposito della quale Navarra ha detto: «affermo la mia assoluta contrarietà ad un aumento delle tasse universitarie senza una preventiva efficace lotta all’evasione contributiva. ; la ricerca, con la redazione di un piano triennale della ricerca in stretta sinergia con il Collegio dei Direttori di Dipartimento che definisca il fabbisogno di personale, l’allocazione degli spazi, delle attrezzature e delle risorse.

CAPITOLO POLICLINICO. Per quanto riguarda il Policlinico, Navarra ha annunciato che «si insisterà sull’inscindibilità tra assistenza , didattica e ricerca. Non bisogna dimenticare – ha detto – che il Policlinico non è solo una semplice azienda ospedaliera come il Papardo, ma è un’azienda ospedaliera universitaria». Sulla rimodulazione effettuata da Tomasello, Navarra ha commentato: «avrà conseguenze importanti ed è stato inappropriato parlarne in questo momento di campagna elettorale, si poteva aspettare altri 20 giorni». Le novità annunciate da Navarra interesseranno anche il contestato sistema dei parcheggi, che sarà rivisto completamente : chi entra al Policlinico paga per uscire come fosse un pedaggio e, allora, o viene chiamato per quello che è realmente altrimenti bisogna cambiare»

CAPITOLO FONDAZIONE. Tutto da rifare secondo Navarra: «La Fondazione è importante, ma così come è stata pensata non è utile all’Università ed anche il metodo con cui e è stata costituita è alquanto discutibile. Basti pensare che tre dei quattro componenti del Cda della Fondazione sono anche componenti del Cda dell’Università, che ha dato il via libera alla Fondazione . In pratica, si sono autonominati». Quanto alla presunta incompatibilità del rettore Tomasello, che riveste la carica di presidente, Navarra spiega : «Io non sono un giurista, ho chiesto a sette otto giuristi un parere ciascuno di loro mi ha detto che in virtù delle nome contenute del ddl anticorruzione, che entrerà in vigore domani, Tomasello – che è stato condannato in primo grado- non può stare al vertice della Fondazione. So che il rettore è in possesso di pareri che vanno in senso opposto».

CAPITOLO EDILIZIA UNIVERSITARIA . Tra gli obiettivi di Navarra vi è quello di “riappropriarsi” dei beni dell’Università. Primo su tutti l’edificio che un tempo ospitava l’ex Biblioteca regionale, che oggi si trova in uno stato di totale abbandono e degrado. Navarra non ha dubbi: «Il plesso è dell’Università, a dimostrarlo la continuità architettonica, visto che si trova dentro l’Ateneo ed esattamente accanto all’edificio in cui ci troviamo adesso. E’ assurdo dover chiedere alla Regione il permesso di ristrutturare un edificio che è nostro». Oltre alla biblioteca regionale, c’è anche la Casa dello Studente, su cui il Comune avanza diritti di proprietà. In questo caso- ha chiarito Navarra- l’Università non c’entra, è una vicenda che interessa l’Ersu e la Regione. Più in generale, Navarra mira a redigere un pianio edilizio di grande respiro che riguardi anche l’ex facoltà di Scienze, l’Ospedale Veterinario e l’Azienda zootecnica.

CAPITOLO CAMPAGNA ELETTORALE. Navarra ha parlato di «luci ed ombre in questa campagna elettorale». Le ombre sono rappresentate soprattutto dalla posizione ambigua di Tomasello, che avrebbe contribuito a creare «un clima avvelenato per la forte partecipazione dei vertici dell’Ateneo nascosta da una annunciata imparzialità». Altro che imparzialità secondo Navarra: «la campagna elettorale dalle stanze del rettorato e dalle stanze di Neurochirurgia del Policlinico è stata sistematica. Non c’è nulla di male se Toamasello sostiene Dugo, basterebbe dichiararlo apertamente. E, a proposito del professore di Scienza degli alimenti, Navarra, di cui Dugo era, sino a poche settimane fa, un “Grande elettore” non lascia trapelare rancore: «Mi ha comunicato la sua scelta di candidarsi prima della sua uscita pubblica in un hotel cittadino. Qualche giorno prima mi aveva detto che ci stava pensando» . L’eventuale resa dei conti tra i due è rimandata a dopo le elezioni. Intanto, l’unica, vera presa distanza di Navarra è quella dall’attuale rettore Tomasello. Ormai nemico dichiarato. (Danila La Torre)

IN ALLEGATO IL PROGRAMMA DI NAVARRA

3 commenti

  1. Questo candidato annuncia discontinuità rispetto ad una precedente gestione di cui faceva parte in qualità di Prorettore con Delega al Bilancio..
    Come dire: mi pongo in discontinuità rispetto a me stesso..!!!

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  2. dolcestilnuovo 3 Maggio 2013 15:14

    Navarra ha affiancato Tomasello fino a pochi mesi fa. Da lui ha ottenuto +++++ e questo lo sanno tutti. Adesso rinnega il passato, affiancato da Marco Centorrino (sigh!), personaggio di +++++ con la fortuna di avere avuto +++++++++++++++++++a, anch’esso al fianco di Tomasello in tutti questi anni. Che dire poi di Limosani? Le sue doti sono conosciute a tutti. Chi lo ha messo a capo del CARECI, pur con +++++….. amministrativi che ha dimostrato e dimostra? E lo stesso Navarra, genio dell’Economia giunto prestissimo a ricoprire un ruolo da Professore Ordinario, tanto da “saltare” la “gavetta” che fanno tutti nel mondo universitario…?
    Beh, se questo è il nuovo….. Ma perché questi “signori”, che hanno l’arroganza di giudicare gli altri, dovrebbero essere votati? Non hanno dimostrato nulla, nelle loro vita, se non che hanno saputo sempre “cavalcare” l’onda. Adesso, basta! Non è di voi che abbiamo bisogno….

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  3. no.proroga.rettori. 3 Maggio 2013 20:05

    Navarra spiega : «Io non sono un giurista, ho chiesto a sette otto giuristi un parere ciascuno di loro mi ha detto che in virtù delle nome contenute del ddl anticorruzione, che entrerà in vigore domani, Tomasello – che è stato condannato in primo grado- non può stare al vertice della Fondazione. So che il rettore è in possesso di pareri che vanno in senso opposto».

    Una domanda sorge spontanea: il Professor Navarra ha forse consultato il suo team di giuristi anche a proposito della permanenza in carica del Rettore Tomasello? Sarebbe ben strano infatti che costoro, ritenendo il Professore Tomasello incompatibile con la Presidenza della Fondazione a causa della condanna in primo grado per reati contro la Pubblica Amministrazione, trovassero sensato il fatto che egli possa continuare ad esercitare le funzioni di Rettore. Noi che giuristi non siamo, insieme al Professor Cupaiuolo, il passo indietro al Rettore Tomasello lo abbiamo chiesto all’indomani della sentenza, per il rispetto profondo che nutriamo nei confronti delle Istituzioni. Noi, della revoca del Professor Tomasello dalle funzioni di Rettore e di Presidente della Fondazione, abbiamo fatto oggetto di un esposto al MIUR e di una denuncia alla Procura della Repubblica, invocando la legge 97 del 2001 ancor prima che la legge anticorruzione del 2012 si concretizzasse nel Decreto Legislativo dell’8 Aprile 2013, che domani entrerà in vigore. Constatiamo con piacere come, almeno per una parte, il Professor Navarra oggi condivida le nostre ragioni.

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