Primarie di centro – sinistra. Buona l’affluenza ed ampia la partecipazione

Primarie di centro – sinistra. Buona l’affluenza ed ampia la partecipazione

Emma De Maria

Primarie di centro – sinistra. Buona l’affluenza ed ampia la partecipazione

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domenica 14 Aprile 2013 - 14:49

Significativi i dati che, nel corso della prima parte della giornata, hanno interessato in particolare l’area centro – nord della città. Nella fascia oraria ricompresa tra le 11 e le 13, sono state oltre 700 le persone che hanno preso parte al voto nel seggio di piazza Cairoli, oltre 250 all'Annunziata e circa 300 nella zona di Ganzirri.

Non deludono le aspettative le primarie di centro – sinistra che ancora una volta si confermano scelta vincente. Ampia partecipazione ed affluenza costante sono i tratti distintivi di una domenica di sole, propedeutica al voto di giugno, al termine della quale potremo conoscere il nome del candidato sindaco, della coalizione di centro – sinistra, in corsa alla guida di palazzo Zanca.

Significativi i dati che, nel corso della prima parte della giornata, hanno interessato in particolare l’area centro – nord della città. Nel seggio di Piazza Cairoli, nella fascia oraria ricompresa tra le 11 e le 12, sono state oltre 700 le persone che hanno preso parte al voto: numeri che hanno sorpreso gli stessi organizzatori ampiamente soddisfatti del risultato. Il seggio di piazza Cairoli in particolare, unico a consentire il voto anche ai sedicenni ed extracomunitari, registra una presenza anagraficamente trasversale: con una buona la presenza dei più giovani ed una timida rappresentanza di cittadini stranieri. Situazione pressoché analoga in viale Annunziata, nel gazebo allestito in prossimità della scuola elementare Elio Vittorini, dove intorno alle 12,30 sono state oltre 200 i votanti. Numeri che trovano un’ulteriore conferma nella zona nord della città dove intorno alle 13,00, nel gazebo allestito sul lungo lago di Ganzirri, sono stati circa 300 i votanti e dove, raccontano gli organizzatori, si è registrata anche la partecipazione di elettori tradizionalmente vicini alla coalizione di centro – destra.

Fame di democrazia e desiderio di partecipazione diretta: sono questi i sentimenti che è possibile cogliere aggirandosi tra i messinesi i fila ai gazebo: “Basta deleghe in bianco – commenta Luigi in attesa del suo turno – oggi apriamo gli occhi”. Sulla stessa linea Giovanni, 69 anni commerciante: “Con il contributo della cittadinanza cerchiamo di chiudere il cerchio ed arrivare ad un candidato condiviso – ci spiega – le primarie rimangono il solo strumento in grado di realizzare un rapporto fiduciario: basta simboli partito, oggi c’è bisogno di persona vere per questo darò il mio voto a Pucci Prestipino”.

“Non sono un elettore di centro sinistra – racconta Claudio studente di 19 anni – ma voglio ugualmente il mio contributo alla scelta del candidato sindaco di una coalizione che, potenzialmente, potrà governare la mia città. Le primarie sono uno strumento utile che deve continuare ad essere impiegati: sono ancora indeciso sul nome, deciderò all’ultimo”. Soddisfatta della rosa dei nomi in campo è Angela, 41 anni lavoratrice del settore formazione ed elettrice Pd: “Una presenza che premia il ricambio generazionale – spiega – con giovani in gamba e di talento, sono soddisfatta soprattutto per la presenza di un candidato donna, in corsa per la carica di sindaco, che naturalmente è la mia favorita”.

In contro tendenza Francesco, 40 anni, elettore del Pd: “Credo parzialmente allo strumento delle primarie – ci spiega -attribuisco a queste solo un valore indicativo e non sostanziale, ma allo stesso tempo tra i nomi in campo ho riscontrato una persona che, a mio avviso, merita fiducia perché credo possa agire ed operare davvero nell’interesse della città e non per interesse personale per queste ragioni darò la mia preferenza ad Emilio Fregale”. Non ha dubbi Antonio, 70 anni pensionato ed elettore Pd: “Questa di oggi per me è una festa di democrazia – esordisce – le primarie sono un occasione imperdibile per poter orientare la politica. Dovrebbero esserci sempre le primarie, l’unica forma di democrazia per chi, come me, vuole scegliere e non stare a guardare per poi lamentarsi: io ci credo. Non sono però pienamente soddisfatto dei nomi dei candidati, mi aspettavo qualcosa di più. Manca una figura di un leader – spiega- una persona capace di strappare consensi al centro – destra”. Per Rosaria, 67 anni pensionata le primarie rappresentano un positivo fattore di coinvolgimento specie in tempi di antipolitica: “Mi sento coinvolta e partecipe di un progetto attraverso il quale ai riappropriarmi di quelle preferenze che, con il porcellum, mi sono state strappate”. Al voto anche Giada Gulletta, giovane esponente del sindacato Orsa: “Personalmente non credo allo strumento delle primarie ma tra i nomi presenti sulla scheda c’è il mio candidato ideale: voterò Grioli – ci spiega – il mio sindacato, anche nei momenti più difficili, ha potuto sempre contare sulla sua presenza al fianco del lavoratori”. Emma De Maria

Un commento

  1. ART.21 COSTITUZIONE, votare alle primarie, a qualsivoglia
    primarie, è liberarare il nostro incatenato pensiero e con esso il voto. Il nostro gruppo ha contribuito ad ingrossare la fila al gazebo di piazza Cairoli, non voteremo sicuramente al I° turno il candidato del CENTROSINISTRA, al II° si vedrà.
    Ci siamo spostati, subito dopo, nel banchetto delle firme necessarie per la legge di iniziativa popolare, RIFIUTI ZERO, scambiando delle opinioni con l’avvocato CATALIOTO, di cui apprezzo, moltissimo, questo importante impegno, molto meno, quello evanescente di assessore all’Urbanistica, della giunta GENOVESE. Una mattinata, importante e interessante, di partecipazione alla vita politica della città, un modo per superare la drammatica crisi di RAPPRESENTANZA delle vecchie forze politiche, cui il MOVIMENTO 5 STELLE ha posto un argine.

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