In Aula cresce il gruppo dei “genovesiani”. E c'è anche il Pd "accademico"

In Aula cresce il gruppo dei “genovesiani”. E c’è anche il Pd “accademico”

Danila La Torre

In Aula cresce il gruppo dei “genovesiani”. E c’è anche il Pd “accademico”

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domenica 12 Novembre 2017 - 06:23

La nuova fotografia del Consiglio comunale dimostra che la competizione elettorale de 5 novembre ha provocato anche le prime scosse ed i conseguenti assestamenti nell’Aula consiliare di Palazzo Zanca

Cresce il gruppo dei “genovesiani” in Consiglio Comunale. Dopo le elezioni regionali, c’è un nuovo, prevedibile assestamento in Aula, dove il numero già cospicuo di consiglieri comunali vicini al deputato nazionale di Forza Italia, Francantonio Genovese, aumenta ancora.

Durante la campagna elettorale prima e poi durante i festeggiamenti avvenuti a urne chiuse e a vittoria conclamata di Luigi Genovese, figlio del parlamentare, sono venuti allo scoperto altri consiglieri comunali di fede genovesiana.

Le new entry ufficiali sono Giovanna Crifò e Fabrizio Sottile, presenti entrambi al brindisi post elezione di Genovese jr nei locali del Lab sorto all’interno del palazzo che una volta ospitava la Banca Commerciale. Sia Sottile che Crifò facevano comunque già parte del centrodestra e di Forza Italia, ma solo di recente hanno deciso di ingrossare le fila dei genovesiani in Consiglio comunale.

I festeggiamenti hanno reso ufficiale anche il ritorno tra gli adepti di Francantonio Genovese della consigliera Donatella Sindoni. Eletta nel 2013 nella lista del Pd, nel 2015 – dopo aver ripetutamente preso di mira il sistema Genovese in Consiglio Comunale – era migrata insieme a molti colleghi dal centrosinistra al centrodestra contestualmente al passaggio di Francantonio Genovese nel partito di Berlusconi. Sebbene qualche mese fa avesse diramato un comunicato stampa con cui annunciava l’adesione all’Udc (dopo la scissione con i “Centristi per la Sicilia”), la sua vicinanza a Genovese era cosa nota a tutti nel palazzo. Ora non solo è nota ma anche pubblica. Avrebbe trovato riparo sotto l’ala protettrice di Genovese anche Rita La Paglia. La consigliera eletta nella lista dei Dr con Beppe Picciolo e passata al Gruppo Misto nega questa circostanza, ma le voci sulla sua vicinanza a Genovese si rincorrono da mesi (La consigliera fa sapere di aver votato Calderone alle ultime elezioni regionali).

C’è inoltre da registrare il recente abbandono del gruppo consiliare Pd da parte di Pietro Iannello (passato al gruppo Misto), che già molto prima delle elezioni regionali era dato in avvicinamento all’ex sindaco.

Facendo due rapidi conti, oggi alla corte di Francantonio Genovese ci sono ben 14 consiglieri comunali sui 40 componenti totali. Allo zoccolo duro dei genovesiani infatti si sono via via aggiunti anche altri esponenti del Civico Consesso, folgorati sulla via … Primo Settembre. I consiglieri che fanno riferimento a Genovese sono sparpagliati tra i gruppi di “Forza Italia"; “Grande Sud”, costituito in Consiglio dopo l’esodo di massa; “Felice per Messina”, che, come si ricorderà, era una lista di supporto al candidato sindaco del centrosinistra Felice Calabrò; “Progressisti democratici”; “Gruppo misto”.

Ma vediamo da chi è composto il partito di Genovese in Consiglio Comunale. Ci sono: Carmelina David (eletta nell’Udc, che nel frattempo in Aula è diventato “Centristi Per la Sicilia”); Emilia Barrile (eletta nel Pd); Benedetto Vaccarino (eletto nel Pd); Donatella Sindoni (eletta nel Pd) ; Rita La Paglia e Carlo Abbate (eletti nella lista “Democratici Riformisti); Nora Scuderi (eletta nel Megafono); Francesco Pagano e Simona Contestabile (eletti nella lista Progressisti democratici); Carlo Cantali e Peppuccio Santalco (eletti nel centro –sinistra ed oggi in orbita Forza Italia pur non avendo cambiato gruppo ); Fabrizio Sottile (eletto nella lista SiAmo Messina); Pietro Iannello.

Fanno parte di Forza Italia ma non può essere affibbiata loro l’etichetta di “genovesiani” Pippo Trischitta (che su Fb ha recentemente espresso apprezzamento per la leader di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni, lasciando intuire un suo possibile avvicinamento a FdI) e Pieluigi Parisi.

Completano il corposo puzzle del centrodestra in Consiglio comunale: Piero Adamo che siede (insieme a Sottile) nel gruppo “SiAmoMessina; i consiglieri Daniela Faranda, Nicola Crisafi, Daniele Zuccarello e Nicola Cucinotta, tutti nel Gruppo Misto e vicinissimi a Nino Germanà, uno dei grandi esclusi alle ultime elezioni regionali, tornato in Forza Italia poco prima dell’appuntamento elettorale dopo aver sostento il Governo Crocetta con un assessore in giunta (Carlo Vermiglio); ed Elvira Amata di Fratelli d’Italia, neo eletta all’Ars grazie al fatto di essere stata inserita nel listino del presidente Musumeci e pronta a restare in Consiglio comunale (la legge glielo consente) fino a fine mandato.

Se il centrodestra spadroneggia in virtù dei numeri, il centrosinistra arranca, con i gruppi che dal 2013 ad oggi si sono assottigliati sempre più. Il caso più clamoroso di “svuotamento” riguarda il partito democratico. Dopo l’addio di Iannello, restano solo tre consiglieri comunali: Claudio Cardile, Gaetano Gennaro e Antonella Russo. E’ tuttavia pronto ad unirsi a loro Libero Gioveni, che già da tempo ha lasciato i centristi di D’Alia e si è avvicinato alla corrente accademica del partito democratico, sponsorizzando alle ultime regionali la candidatura di Franco de Domenico, così come ha fatto anche la Russo. Gennaro ha invece sostenuto Emanuele Giglia (non eletto), portato dall’area Orlando, che ha in riva allo Stretto Filippo Panarello come capocorrente; mentre Claudio Cardile ha sostenuto Pippo Laccoto, renziano della seconda ora e rimasto anche lui fuori dall'Ars. Con due consiglieri su 4 prende piede anche in Consiglio comunale la corrente accademica del partito democratico (che ha il suo leader nel rettore Pietro Navarra).

Nuove defezioni sembra certo che interesseranno il gruppo Centristi per la Sicilia, di cui al momento fanno parte Franco Mondello, Andrea Consolo, Mariella Perrone e Mario Rizzo. Più di uno di questi consiglieri viene dato con la valigia in mano da settimane.

Ha subito perdite nel corso di questi anni anche il gruppo Dr Sicilia Futura, oggi composto da Nino Carreri, Nino Interdonato, Santi Sorrenti e dall’ultimo arrivato in Consiglio comunale Alessandro la Cava (che ha preso il posto del dimissionario Pio Amadeo).

Rappresenta in Aula un movimento che non esiste più nello scenario politico siciliano Angelo Burrascano, componente solitario del Megafono, fondato da Crocetta nel 2012. Non si smuove per il momento dal Gruppo Misto l’ex compagno di gruppo di Burrascano, Pippo De Leo.

C’è infine il gruppo Cambiamo Messina dal Basso – Renato Accorinti sindaco, di cui fanno parte le fedelissime del primo cittadino Cecilia Caccamo, Lucy Fenech e Ivana Risitano. Siede nel gruppo con loro anche Maurizo Rella, il quale dopo aver contestato per anni l’amministrazione Accorinti una volta entrato in Consiglio ha completamente cambiato atteggiamento. I rapporti però si sarebbero nuovamente incrinati negli ultimi mesi perché Rella non avrebbe gradito il mancato appoggio alla sua candidatura alle regionali. Gli accorintiani hanno infatti sostenuto la candidata Ketty Bertuccelli. Con scarsi risultati.

La nuova fotografia del Consiglio comunale dimostra che la competizione elettorale de 5 novembre, che ha rinnovato la composizione dell’Assemblea Regionale Siciliana, ha provocato scosse e conseguenti assestamenti nell’Aula consiliare di Palazzo Zanca. Peraltro, sono assai probabili nuove “migrazioni”, essendoci altri consiglieri in procinto di zompettare da un partito all’altro.

Dopotutto, le regionali hanno solo inaugurato la lunga stagione elettorale, che continuerà con le elezioni politiche e si concluderà con le amministrative del prossimo anno.

Sarà la primavera il periodo di nuove migrazioni? Vedremo.

Danila La Torre

8 commenti

  1. Forza forza accorrete, tutti in fila prendete in ticket dell’elimina code che uno alla volta sarete esauditi dai dai……………………………………………..vergogna da sputarvi in faccia!

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  2. unmessinesequalunque 12 Novembre 2017 08:50

    Con i cambi di casacca non si fa altro che tradire la fiducia degli elettori. dovrebbe essere istituita una legge che non permetta i cambi da un partito all’altro dopo le elezioni. Chi viene eletto, in teoria viene eletto per le proprie posizioni, per le proprie idee o perché vicino ad un partito o gruppo con precisi obiettivi. TU, CARO CONSIGLIERE, SEI, O ALMENO DOVRESTI ESSERE UN MIO RAPPRESENTANTE. SE TI HO VOTATO PER UN MOTIVO “A” NON E’ POSSIBILE CHE DOMANI TI SVEGLI E COMINCI AD APPREZZARE “B” SOLO PER I TUO INTERESSI. NON TI RICONOSCI PIU’ NEGLI IDEALI PER CUI SEI STATO ELETTO?, BENISSIMO, LEVATI DI TORNO, DIMETTITI E AL POSTO TUO UN ALTRA PERSONA CHE LA PENSA CON LA STESSA LINEA DI CHI TI HA VOTATO.

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  3. proposta per episodio cafon street n. 13 . Telefonata : ” ciau Mimmu u sai chi Genovese vinciu i regionali ? Minchia ! Piddaveru mu dici ! I a unni abita stu Genovese , u sai ? Stellario …annamuuuuuu

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  4. Non vi perdoneremo di aver dato maggioranza al peggiore Sindaco della Storia Messinese.
    Vi aspettiamo a Giugno per le elezioni comunali venite a cercarci il voto ,Turisti per 5 anni al comune di Messina. Voi siete la prima causa dell’assenteismo dei non voto. Liberate i Messinesi da Accorinti anche senza free.

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  5. MessineseAttenta 12 Novembre 2017 10:51

    Si rinforza la sindacatura di Accorintintin.

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  6. Risponda Antonio551, e per questo stanno tutti accorendo alla corte di Genovese, per garantirsi l’appoggio nelle eventuali nuove elezioni, dover perdere tutti quei soldi senza fare alcunchè………………………..

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  7. semu pronti puru nui,ma ipicciuli unni sunni?

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  8. Cero che se noi cittadini avessimo sperato in una buona amministrazione e il risorgere della città di Messina…………con questa gente…….vergognoso è che sono tra i primi a riempirsi la bocca cercando di giustificare la loro inutile presenza………….

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