L’Associazione Bellini festeggia la chiusura della stagione concertistica

L’Associazione Bellini festeggia la chiusura della stagione concertistica

Giovanni Francio Associazione Bellini

L’Associazione Bellini festeggia la chiusura della stagione concertistica

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domenica 11 Giugno 2017 - 06:08

La musica di Bach davanti allo splendido scenario dello Stretto di Messina

Una piacevole serata per festeggiare la fine della stagione concertistica dell’Associazione Musicale Bellini si è svolta domenica 4 giugno presso il ritrovo Marina di Nettuno. Il presidente dell’Associazione, Giuseppe Ramires, nel ringraziare il figlio Antonio, direttore artistico dell’Associazione e ideatore della serata, dopo aver passato in rassegna alcuni dei più prestigiosi artisti protagonisti della stagione, ha dato appuntamento a tutti i soci al prossimo 15 ottobre, per il concerto d’apertura della stagione 2017/18.

Davanti a un pubblico intento a gustarsi un fresco aperitivo, contemplando l’incantevole scenario dello Stretto di Messina, si è poi esibito il violoncellista Maurizio Salemi, in quello che potrebbe definirsi un aperitivo–concerto. Interessante il programma offerto dall’artista messinese, dedicato, senza intervallo, alla musica barocca e contemporanea. Nella prima parte, più lunga, Salemi ha eseguito musica di autori dell’epoca barocca, poco conosciuti, se non agli addetti ai lavori (a parte Bach, naturalmente) ma estremamente interessanti. Due delle sei celeberrime suite per violoncello di Johann Sebastian Bach, la n. 1 in sol maggiore BWV 1007 e la n. 3 in do maggiore BWV 1009, entrambe in sei movimenti, hanno aperto e chiuso il programma barocco, che ha visto inoltre l’esecuzione del “Capriccio n. 1” di Evaristo Felice Dall’Abaco, di “Les Folies d’Espagne” di Marin Marais e dello “Studio in sol minore” di Jean-Pierre Duport. Queste ultime sono composizioni per violoncello solo, note soprattutto agli studiosi dello strumento; di particolare interesse il brano di Marais, delle variazioni sul famoso tema della “Folia” un antico canto portoghese, dal tema solenne cadenzato, in minore, che ha ispirato molti compositori, fra i quali Vivaldi, Handel, Corelli, Geminiani. Le variazioni ascoltate hanno costituito la colonna sonora di un vecchio film francese, dal titolo “Tutte le mattine del mondo”, una rievocazione dell’epoca barocca in musica attraverso uno dei suoi strumenti più caratteristici, la viola da gamba, con uno straordinario Gerard Depardieu che interpretava proprio il personaggio di Marin Marais. Le suite di Bach hanno l’enorme importanza storica di aver elevato questo strumento a livelli elevatissimi, in un’epoca in cui lo stesso era offuscato dalla viola da gamba. Si tratta di composizioni in sei movimenti, un preludio, al quale seguono delle danze di origine francese, e costituiscono la bibbia per ogni violoncellista, imprescindibili nello studio di questo meraviglioso strumento. Le due suite scelte da Salemi, entrambe in maggiore, la n. 1 e la n. 3, si compongono, oltre al preludio, la prima di Allemanda, Corrente, Sarabanda, Minuetto e Giga, mentre la seconda prevede al posto del minuetto la Bourrèee. Famosissimo il preludio della n. 1, splendide entrambe le Sarabande (i movimenti lenti), in particolare la Sarabanda della n. 3, che fu eseguita, insieme ad altri brani, dal grande Rostropovich durante la caduta del muro di Berlino, proprio davanti il Checkpoint Charlie.

L’artista è stato bravo a non farsi distrarre dagli inevitabili rumori di sottofondo di camerieri, bicchieri, posate ecc.), ed ha condotto con sicurezza e disinvoltura il concerto, nonostante le condizioni ambientali non proprio ideali, ma inevitabili, visto lo spirito di “festa” della manifestazione. Salemi si è sovente intrattenuto col pubblico, introducendo i brani, e nella seconda parte ha eseguito composizioni di autori con i quali ha intrattenuto rapporti di amicizia, come il compianto Orazio Corsaro, del quale ha eseguito dei “Frammenti” adattati per violoncello solo, un brano dal carattere lunare, notturno, assai interessante, e “Blues for Solo Cello” del messinese Melo Mafali, un trascinante pezzo “Blues” che, dopo, l’esecuzione di “Julie-O”, di Mark Sammer, è stato ripresentato come bis, rendendo omaggio all’autore, presente al concerto.

Giovanni Franciò

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