26 bus nuovi e parco mezzi rinnovato, ma gli acquisti non sono finiti

26 bus nuovi e parco mezzi rinnovato, ma gli acquisti non sono finiti

Francesca Stornante

26 bus nuovi e parco mezzi rinnovato, ma gli acquisti non sono finiti

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sabato 07 Ottobre 2017 - 13:01

I numeri di oggi dicono che l'Atm riesce a garantire un servizio affidabile, con i nuovi acquisti i mezzi in linea saranno 60 e una trentina di riserva, quindi si potrà contare su 90 bus funzionanti. In cantiere le nuove gare d'appalto

Una distesa rossa. Il colpo d’occhio è garantito, ecco il parco mezzi dell’Atm. Pieno di bus nuovi, rossi fiammanti. Oggi è stato dato il benvenuto ufficiali agli ultimi 26 arrivati in via La Farina. Con una cerimonia a cui hanno partecipato il sindaco Renato Accorinti, l’assessore Gaetano Cacciola, tutti i dirigenti Atm, si è brindato ai nuovi arrivi che chiudono la tranche di acquisti che negli ultimi due anni hanno pian piano cambiato il volto dell’azienda. 26 bus a gasolio Euro VI di lunghezza compresa tra 7,70 m e 8,60 m, acquistati da Industria Italiana Autobus per 5,2 milioni di euro. Ma non finisce qui. Perché sono in cantiere già le nuove gare d’appalto per acquistare 13 bus elettrici e altri 7 bus lunghi. In pratica oggi i mezzi nuovi sono 52, l’anno prossimo potrebbero diventare 72. Numeri da capogiro se si pensa al parco mezzi di appena cinque anni fa.

I 26 autobus presentati oggi vanno a completare un parco mezzi che negli ultimi due anni ha cambiato totalmente volto. Oggi i mezzi nuovi che l’Atm ha a disposizione sono 56 e permetteranno all’azienda di offrire un servizio più puntuale e affidabile. Il direttore in carica Daniele De Almagro, che ha raccolto le redini dopo l’addio di Giovanni Foti, spiega che il 2017 si chiuderà con almeno 60 bus in servizio ogni giorno e una trentina di mezzi che saranno impiegati come riserva. Quindi quotidianamente l’Atm potrà contare su 90 bus funzionanti da mettere in linea.

«L’innesto di questi bus nuovi ha aumentato considerevolmente affidabilità, quantità, qualità e garantirà la riduzione numero di corse che si interrompevano. Quotidianamente contiamo dia tre ai dieci rientri in officina per esigenze di manutenzione e con questa disponibilità di mezzi non lasceremo linee scoperte. Già adesso abbiamo un servizio assolutamente affidabile: basti pensare che nei primi 8 mesi del 2017 la percentuale di corse effettuate rispetto a quelle programmate è stata del 96%, mentre nello stesso periodo del 2016 era del 91%. Cinque punti percentuali in un anno sono tanti».

In due anni l’anzianità media del parco macchina dell’Atm si è ridotta notevolmente. Dal 2013 ad oggi è passata da una media di 13 anni a 10. «E con i prossimi acquisti l’anzianità scenderà sotti gli 8 anni e si tratta di un dato assolutamente importante e in linea con le aziende di trasporto italiane».

De Almagro spiega che il servizio che l’azienda è riuscita a rendere negli ultimi due anni è di buon livello rispetto alla richiesta di mobilità della città, i margini di crescita ci sono, i bus anche, ma servono risorse: «Continuiamo a puntare al recupero dei contributi chilometrici che la Regione continua a pagare al 50%. Incassiamo meno di 5 milioni di euro perché la Regione riconosce a Messina 1,5 euro a km, mentre dovrebbero essere 2,4 euro a km. Per questo siamo in causa con la Regione. Si potrebbe ancora crescere, l’obiettivo è mettere qualche linea in più, abbiamo tante richieste soprattutto dai villaggi, ma sono costi che in questo momento non ci possiamo permettere».

Oggi l’Atm conta di chiudere il 2017 con 4,3 milioni di km percorsi, rispetto ai 2 milioni del 2013. E anche il numero dei viaggiatori dice che i messinesi hanno imparato muoversi sui bus: da 3,5 milioni di passeggeri del 2013 agli oltre 11 milioni di oggi.

Soffre un po’ di più il tram. «Servono investimenti per riparare alcune macchine ferme e poter aumentare la frequenza. Solitamente i tram in circolazione giornalmente sono 8 più due sussidi, vorremmo fossero 12. I tram hanno la loro età, ma è un servizio a frequenza certa, molto utilizzato, insostituibile».

Francesca Stornante

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