Per il Ministero «la tranvia non è sicura». E il Comune corre ai ripari stanziando 1,6 milioni

Per il Ministero «la tranvia non è sicura». E il Comune corre ai ripari stanziando 1,6 milioni

Per il Ministero «la tranvia non è sicura». E il Comune corre ai ripari stanziando 1,6 milioni

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mercoledì 02 Novembre 2011 - 14:43

L’Ustif con una lettera aveva disposto il blocco del servizio a partire da ieri: provvedimento sospeso dopo la delibera di giunta che dà via libera alla transazione con l’Alstom e ai primi interventi urgenti

«L’Ustif dispone, a far data dalle ore 00.00 del giorno 1 novembre 2011, la sospensione del servizio tranviario di Messina per mancanza di sicurezza dell’esercizio». Queste le parole che hanno fatto tremare i piani alti di Atm e Comune ma che per fortuna non hanno avuto una conseguenza concreta. Il provvedimento, infatti, firmato il 28 ottobre dal direttore dell’Ustif, Ufficio speciale trasporti e impianti fissi del ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, è stato sospeso in seguito ai rimedi che d’urgenza sono stati attuati dall’Atm e soprattutto dal Comune. Su richiesta del direttore generale dell’azienda di via La Farina, Claudio Conte, la Giunta è corsa ai ripari e prima del “ponte” di Ognissanti ha approvato una delibera con la quale, per il momento, si sono salvati capre e cavoli.

Il Comune, dunque, ha accolto l’istanza di Conte, stanziando 1 milione 607 mila euro, di cui 745 mila euro serviranno a definire il contenzioso e la transazione tra l’Atm e la Alstom, la ditta che si occupa della manutenzione della travi. La rimanente parte, 862 mila euro, verranno utilizzati «per gli interventi urgenti e indifferibili sul parco rotabile in termini espressamente richiesti dall’Ustif, nell’eventualità in cui l’Atm non potesse rispettare gli obblighi che assume con la sottoscrizione della transazione con l’Alstom Spa». Tutto risolto, dunque. Almeno per il momento, anche se andrà perfezionato il nuovo contratto con la Alstom, una volta risolta la transazione.

Va detto, però, che se la città ha rischiato di essere privata dell’unico mezzo di trasporto pubblico che ha un funzionamento più o meno vicino alla decenza, il tram, lo si deve ai ritardi con cui Palazzo Zanca si è mosso rispetto a quanto era stato detto con chiarezza in una riunione, tenutasi il 7 luglio scorso al Ministero. In quella occasione l’assessore alla Mobilità urbana Melino Capone aveva assunto due impegni precisi: che entro il 30 settembre sarebbe stato perfezionato il contratto di manutenzione dei rotabili con la società Alstom; che entro il mese di ottobre sarebbe stato pubblicato il bando di gara del progetto di messa in sicurezza della tranvia. Impegni puntualmente disattesi, come evidenziato dal direttore dell’Ustif Alessandro Di Paola, che cosi ha scritto il 27 ottobre: «Al momento non risulta perfezionato alcun contratto con la ditta Alstom, né tanto meno è stato pubblicato il bando della gara in questione».

E così è tuttora. Dunque bisognerà provvedere quanto prima, altrimenti anche questa operazione in extremis del Comune risulterà inutile. C’è poi il dato di fondo: l’insicurezza della linea tranviaria di Messina. Ecco cosa ha evidenziato, il 18 ottobre scorso, il Cpa (Centro prove autoveicoli) di Catania: «Oltre la nota mancata attività d’interventi sui rotabili, il continuo accadimento di incidenti, l’irrisolta problematica delle rotture al pantografo e, in ordine di tempo, l’inserimento dell’“uomo morto”», oltre a «l’assenza e la mancata sistematicità, in ordine temporale, riguardo le visite alle opere d’arte e ai fabbricati, l’armamento e agli impianti e le condutture per la trazione elettrica». Un quadro disarmante. Soprattutto considerando che il tram a Messina è entrato in servizio nemmeno dieci anni fa.

11 commenti

  1. MessineseIncallito 2 Novembre 2011 15:24

    Bella notizia!
    speriamo che non venga all’orecchio di tutti quei commercianti (e anche ex commercianti) ridotti sul lastrico grazie a questo meraviglioso mezzo di trasporto, alla sua dislocazione ed alla pessima organizzazione dei lavori per la sua realizzazione…potrebbero non prendere bene la notizia!

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  2. Ma nessuno aveva detto agli amministratori di allora (quando è stato dato il via libera alla realizzazione della rete tramviaria) che anche il Tram HA BISOGNO DI MANUTENZIONE???

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  3. Ancora sento dire che il tram avrebbe rovinato la Città. La città la rovinano gli incivili che lasciano la macchina posteggiata “ad minchiam”, che vogliono quasi entrare nei negozi con le auto. E i commercianti che pur di avere le macchine in doppia fila davanti hanno fatto togliere i cordoli dal corso garibaldi, con lo schifo che ne consegue. Il tram è una risorsa, ma troppi Messinese sono troppo paesanazzi per capirlo.

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  4. Quanti autobus, quante vere corsie preferenziali, quanto verde, quante strade in più, quante brutture in meno, quanti negozi non avrebbero chiuso, quanti disagi avremmo risparmiato negli anni in cui la mente diabolica di qualcuno ci impose questa maledizione?

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  5. Il tram e’ un ottimo servizio,in una Citta’normale…..
    in tutta Europa si viaggia in Tram…
    ma stiamo parlando di una azienda (atm),che nel corso degli anni
    e’ stata stramangiata dalla testa ai piedi,da politici,dirigenti
    dipendenti..ecc.
    una azienda piena di debiti..che manutenzione deve fare..se non
    riesce a comprare neanche il gasolio..
    e’ passato il tempo del magna..magna ed adesso ca scuagghiata da
    nivi si vidunu i puttusa…..
    trattasi di una azienda da liquidare al piu’ presto e possibilm=
    ente darla ai privati,anche per non sottoporre la Citta’,a nuove
    umiliazioni..ed avere finalmente un servizio di trasporto pubblico, degno di una Citta’ che vuol definirsi europea.
    Al momento non e’ neanche un servizio da paese di montagna..
    p.s. ma vi chiedete perché’ ancora questo problema non viene risolto dal politico di turno.? perché’ evidentemente ancora qualcuno magna..

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  6. concordo in pieno con zancle…
    troppo provinciali..incivili..bottegai..per capire che il tram
    e’ una risorsa.
    metropolitane..tranvie..ferrato in genere,in europa ed anche in
    Italia..nel mondo..si viaggia cosi’.
    E’ chiaro che le categorie che ho menzionato..non possono essere
    favorevoli ad una tranvia..
    probabilmente sarebbero favorevoli ad un sistema di trasporto
    pubblico fatto con gli asini ed i cavalli..almeno cosi’il posto
    dinnanzi al negozio favorito,sarebbe piu’ agevole trovarlo..
    rimarremo sempre mediocri..

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  7. dimenticavo le citta’ che si sono dotate o si doteranno di un
    sistema di trasporto su rotaie..
    padova..bergamo..firenze..catania..salerno..palermo..sassari..
    cagliari..torino..bologna..ecc.ecc.
    trattasi di non tutte metropoli..

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  8. A Padova il tram viaggia su una sola rotaia. E’ alimentato dal basso e quindi non ha quella orribile ragnatela aerea di cavi esteticamente vomitevole. Inoltre scorre su strade completamente libere da corsie preferenziali e/o cordoli. L’accesso ai mezzi è favorito dalla esigua altezza degli stessi dal livello strada, per cui non esistono quelle schifose aree di attesa rialzate in cemento. E’ silenziosissimo tanto che si avverte appena al passaggio. Ah dimenticavo è stato realizzato pochissimi anni dopo quello di Messina. Diciamocela tutta, Messina con un tram ed un servizio stile anni 30, Padova negli anni 2000. Sull’inciviltà dei messinesi tutti daccordo naturalmente.

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  9. caro amico, lo so e hai ragione k i messinesi vogliono lasciare l’auto davanti al negozio e k i commercianti non capiscono niente di isole pedonali e quant’altro, ma insisto k il tram ha rovinato Messina, è stato progettato male, passa dalle strade sbagliate, ha rovinato la cortina del porto k doveva essere una passeggiata x messinesi e turisti con negozi affacciati sulla stessa e nn serrande abbassate, nn sono mai partiti i collegamenti a pettine, k vantaggio ne ha avuto il cittadino? meno strade, niente autobus e una città devastata. Le cose buone facciamole fare a k le sa fare, quando a medssina si fa qualcosa si fa solox peggiorare le cose…purtroppo è così.

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  10. Il tram non mi sembra affatto una risorsa necessaria per questa città. Il servizio che offre è pessimo, sempre in ritardo , quindi i messinesi preferiscono prendere il loro mezzo(macchina,motorino etc…) per sbrigare le loro commissioni, e dato l’alto numero di veicoli presenti a messina ,e le strade che sono diventate strette a causa di un mezzo di trasporto inutile perchè mal gestito, crea un ingorgo nella città impressionante. Al posto del tram ci sarebbe voluto il filobus che non avendo bisogno di rotaie non avrebbe intaccato la fisionomia delle strade. Grazie al filobus l’atm avrebbe potuto diminuire il numero dei suoi autobus, perchè il filobus rispetto al tram può muoversi più agevolmente in città e raggiungere molte più zone. I soldi che sono stati stanziati più che per la manutenzione dovrebbero venire usati per la smantellazione.

    Messina è un controsenso ormai, negli anni 70 quando c’erano pochissime macchine,autobus,pullma,camion e tir che giravano per la città aveva delle strade larghissime, ora che ci sono problemi di viabilità per l’elevato numero di mezzi non abbiamo strade abbastanza larghe.

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  11. Salve a tutti! A Napoli non abbiamo una situazione migliore, un tempo c’erano delle linee tranviare molto estese, poi molte linee furono soppresse in favore del trasporto su gomma e l’unica linea tranviaria storica rimasta era il numero 1 che attraversava tutta la città, dopo gli anni 80 si pensò di dimezzarla mano mano fino a limitarla a pzza Vittoria, in favore delle LTR linea tranviaria veloce, doveva essere una metropolitana leggera che percorreva sedi sotterranee in certi posti e in altri usciva fuori in sedi preferenziali, c’è un esmepio del genere a Parigi. La LTR non è mai stata costruita perchè hanno mangiato, hanno rubato e ci fu lo scandalo di tangentopoli. Negli anni a venire hanno cambiato il progetto e la LTR è diventata la metropolina6 e tutt’oggi non hanno ancora costruito. Poi oggi il comune di Napoli a pensato di nuovo all’importanza del tram come mezzo di trasporto e hanno pensato di prolungare lo storico stazionamento dell’emiciclo di Poggioreale a via stadera, dando ai cittadini questa opera importante, 7 anni per costruire questa opera, a dicembra 2012 sembrava che finalmente erano finiti i lavori e andava in funzione e invece un altro contrattempo che ancora ritanda la messa in funzione, dicono che l’USTIF non ha datto l’autorizzazione non si sa per quale motivo, oggi siamo a febbraio 2013 e ancora non va in funzione, poi per metà percorso l’hanno limitata tale linea tranviaria perchè ci sono 2 cantieri di metropolitane che ne bloccano la messa in opera e non si sa quando andranno via. Tutti soldi pubblici sprecati, speculazioni infinite. L’ANM l’azienda che gestisce la linea tranviaria adesso non ha nemmeno i soldi per il gasolio, non ha nemmeno i soldi per pagare le assicurazioni dei bus. La situazione a Napoli è la stessa di Messina.

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