Città Metropolitana, c’è posto per due dirigenti ma non per i precari

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lunedì 19 Marzo 2018 - 05:52

Il Segretario della FP CGIL Fucile attacca a muso duro i dirigenti della Città Metropolitana, con in testa Accorinti, per la mancata concertazione prima dell’approvazione ed emanazione del piano del fabbisogno triennale

Nel decreto riguardante l’approvazione del piano del fabbisogno triennale del personale 2017-2019 siglato lo scorso 14 marzo dal Sindaco Metropolitano, Renato Accorinti, non vi è alcun tipo di riferimento alla stabilizzazione e alla indispensabilità del personale precario in forza all’Ente, quasi si trattasse di “dipendenti fantasma” a differenza dei precedenti Piani Triennali in cui ne veniva fatto esplicito e sostanziale riferimento. Il Sindaco ci dica se si tratta di una esplicita scelta politica”. Il Segretario della FP CGIL di Messina, Francesco Fucile, commenta così l’emanazione del suddetto provvedimento e aggiunge: “In compenso, però, è stato ritenuto necessario prevedere unicamente l’assunzione di due dirigenti nonostante le viventi disposizioni legislative non lo permettano. Una situazione al limite del paradossale”.

Secondo la sigla sindacale, il piano del fabbisogno triennale è un atto certamente importante “in cui però, proprio in considerazione di tale rilevanza, sarebbe stato corretto ed opportuno fare almeno degli espliciti riferimenti alla condizione dei precari. Sebbene infatti – continua Fucile – siamo tutti consapevoli della situazione delle ex Province sarebbe stato sicuramente opportuno da parte di Accorinti, richiedere un confronto con le organizzazioni sindacali, al fine di rendere esplicita l’importanza che i precari hanno per il funzionamento dell’Ente. Sarebbe opportuno, forse, che prima di firmare il Sindaco valutasse le ricadute sociali di ciò che gli viene sottoposto”.

“La situazione in cui versano le ex province , così come emerso anche nel corso dell’incontro avuto dalla FP CGIL Sicilia con l’Assessore al ramo, Bernadette Grasso, è tutt’altro che semplice “ed ecco perché, una volta di più – ha continuato Fucile – sarebbe stato necessario e auspicabile che il Sindaco Metropolitano di Messina evidenziasse la “centralità” dei precari anziché ignorarli del tutto”.

Tutto ciò in attesa che il Presidente della Regione “sempre secondo quanto emerso dall’ultimo incontro con la Grasso, definisca i nuovi assetti delle ex Province e stabilisca lo stanziamento delle risorse necessarie al pagamento degli stipendi dei lavoratori”.

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