Alluvione di Giampilieri, 16 famiglie aspettano ancora gli indennizzi

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giovedì 21 Gennaio 2016 - 23:06

“Pensavamo che il problema fosse risolto – afferma il presidente del Comitato Salviamo Giampilieri, Fulvio Manganaro - dal momento che lo scorso 7 gennaio un persona in elenco ha ricevuto i soldi. Ad oggi gli altri sedici che ne hanno diritto non hanno ricevuto nulla e l'Unicredit mi riferisce che non può provvedere ad ulteriori pagamenti. La responsabilità, mi ribadisce la banca, va ricercata presso il Comune di Messina perché un mandato di pagamento da loro viene evaso dopo tre giorni lavorativi"

Il Comitato Salviamo Giampilieri, facendosi interprete del malessere delle 20 famiglie che già avevano perso tutto durante l’alluvione del 1° ottobre 2009 e che sono già state espropriate di ciò che restava delle loro case localizzate nei luoghi più colpite, e cioè via Vallone e via Puntale di Giampilieri, esprime la propria indignazione per il fatto che le stesse dopo tanto tempo per motivi a tutti ancora oggi sconosciuti non vengono indennizzate.

“Pensavamo che il problema fosse risolto – afferma il presidente del Comitato Salviamo Giampilieri, Fulvio Manganaro – dal momento che lo scorso 7 gennaio un persona in elenco ha ricevuto i soldi. Ad oggi gli altri sedici che ne hanno diritto non hanno ricevuto nulla e l'Unicredit mi riferisce che non può provvedere ad ulteriori pagamenti. La responsabilità, mi ribadisce la banca, va ricercata presso il Comune di Messina perché un mandato di pagamento da loro viene evaso dopo tre giorni lavorativi. Ciò è inconcepibile – prosegue Manganaro – poiché già il 26 marzo 2015 la Protezione Civile Regionale ha accreditato circa un 1 milione 250mila euro al Comune di Messina al fine di procedere appunto all’indennizzo di queste famiglie. Ultimate tutte le istruttorie per gli espropri già il 30 giugno, 2015 entro 90 giorni da quest’ultima data gli aventi diritto dovevano essere già in possesso dei loro soldi. Ma evidentemente avevano fatto male i loro conti e forse non avevano considerato l’inefficienza della burocrazia Comunale. Ancora oggi malgrado le frequenti assicurazioni da parte dei vari dirigenti e non meno della Ragioneria Comunale, questa povera gente non ha ricevuto nulla di nulla, malgrado i soldi il Comune di Messina ce li abbia in cassa. Evidentemente non si è tenuto conto che la stragrande maggioranza di queste famiglie non ha più una casa e deve sopportare il carico delle spese per l’affitto, o peggio, potendosi acquistare una nuova casa, a distanza di 6 anni è loro impedito. Per tutti questi motivi, non credendo più alle varie assicurazioni ricevute negli ultimi mesi, venerdì alle ore 10,30 andranno al Comune a bussare tutte quelle porte dei responsabili di questo ritardo e reclamare con forza il loro diritto di avere l’indennizzo loro dovuto per una nuova casa”.

2 commenti

  1. Dopo tanti anni dal tragico evento, come si può non avere un elenco ben definito di soggetti da ristorare, per il danno subito, rimasti senza casa. E per giunta con somme pronte e disponibili erogate dalla protezione civile. Possibile che non ci sia al comune un responsabile che gestisca la pratica per dare mandato di pagamento alla banca.

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  2. Dopo tanti anni dal tragico evento, come si può non avere un elenco ben definito di soggetti da ristorare, per il danno subito, rimasti senza casa. E per giunta con somme pronte e disponibili erogate dalla protezione civile. Possibile che non ci sia al comune un responsabile che gestisca la pratica per dare mandato di pagamento alla banca.

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