Nessun intervento sul ponte di Cumia. Da un anno è chiusa la strada sottostante

Nessun intervento sul ponte di Cumia. Da un anno è chiusa la strada sottostante

Nessun intervento sul ponte di Cumia. Da un anno è chiusa la strada sottostante

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sabato 29 Dicembre 2012 - 09:27

Nessun provvedimento è stato adottato dal 12 dicembre del 2011. I villaggi di Cumia Inferiore e Superiore rischiano l'isolamento se non si risolve la questione. La richiesta dei consiglieri della terza circoscrizione Cardile e Sciutteri

Era il 12 dicembre del 2011 quando alcune parti del ponte di Cumia crollavano, causando un grave disagio agli abitanti. Nel tratto sottostante il ponte furono subito affissi dei cartelli di divieto di transito veicolare e pedonale e quello fu l’unico “provvedimento” fino ad oggi adottato. A distanza di un anno dall’accaduto, i consiglieri della terza circoscrizione Claudio Cardile e Antonino Sciutteri interrogano il commissario straordinario Luigi Croce per conoscere se e quali iniziative siano state prese per la risoluzione del problema. Si tratta di una condizione precaria che potrebbe provocare l’isolamento dei villaggi di Cumia Inferiore e Superiore.

“Una parte dell’arco del ponte (lato Bordonaro) presenta infatti una lesione visibile anche ad un occhio inesperto – dichiarano i due rappresentanti di quartiere -. Dopo l’intervento in prima istanza dei Vigili Urbani e dei Vigili del fuoco, che hanno messo in sicurezza le parti pericolanti e, in un secondo momento, dei tecnici del Comune che hanno ridotto le dimensioni della parte carrabile mediante un’ apposita ed esile rete metallica al fine di impedire il transito a ridosso delle parti ammalorate, la situazione è rimasta invariata”.

E non è finita qui. Ad aggravare la situazione di pericolo si aggiunge il fatto che i canali di raccolta e di scolo sono completamente ostruiti, dunque esiste il pericolo di infiltrazione delle acque piovane. Cardile e Sciutteri chiedono tempi brevi e interventi immediati. Ripulire la terra e sostituire la rete metallica sono tra i lavori per i quali non si può più attendere. “Non si tratta di un problema di poco conto poiché – concludono i consiglieri circoscrizionali – purtroppo, non esistono vie di fuga alternative a questa”. (Giusy Briguglio)

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