Ponte sullo Stretto e Atto Integrativo, se ne torna a discutere venerdì. Oceano (Cgil): «Stop all'inganno»

Ponte sullo Stretto e Atto Integrativo, se ne torna a discutere venerdì. Oceano (Cgil): «Stop all’inganno»

Ponte sullo Stretto e Atto Integrativo, se ne torna a discutere venerdì. Oceano (Cgil): «Stop all’inganno»

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martedì 08 Novembre 2011 - 15:10

Il civico consesso chiamato ad esprimersi sull’ordine del giorno presentato da 13 consiglieri per dire no alla firma dell’Atto Integrativo. Per Oceano la favola del Ponte ha escluso ogni altro ragionamento di sviluppo. Cresce intanto la solidarietà per le popolazioni liguri

La seconda puntata della seduta straordinaria di consiglio comunale si terrà venerdì alle 11.00. L’aula sarà chiamata a votare l’ordine del giorno presentato dai 13 consiglieri comunali (Pd, Udc, Mpa e Fli) in cui si invita l’amministrazione a non sottoscrivere l’Atto Integrativo e modificativo all’Accordo di Programma Quadro. Sulla questione interviene oggi con una nota anche la Cgil che sollecita il consiglio ad esprimere un giudizio netto di contrarietà. Il segretario generale della Cgil di Messina, Lillo Oceano, evidenzia che negli anni la questione Ponte non ha prodotto alcun effetto positivo o concreto per la città ma solo condizionato qualunque ipotesi di sviluppo o di intervento per la città.

«Il Grande inganno – afferma Oceano – non ha prodotto solo guasti al nostro territorio ma ha fatto di più perché ha praticamente impedito di discutere di qualunque progetto di sviluppo e crescita diverso o semplicemente più realistico. Ha compresso ogni ragionamento altro e emarginato qualunque proposta anche non necessariamente in contrasto col progetto Ponte. Per altro verso, il Ponte è servito come alibi e diversivo, a volte persino come prospettiva consolatoria, agli scippi che di volta in volta sono stati fatti al nostro territorio con la complicità delle classi politiche di centrodestra che siedono al Comune, alla Provincia, all’Ars e in Parlamento. Come nel caso delle infrastrutture, dei fondi, dei finanziamenti per la messa in sicurezza e la ricostruzione di Giampilieri e San Fratello».

Sul fronte dei fondi, interviene anche l’assessore regionale al turismo Daniele Tranchida: «Consideriamo inaccettabile che il governo nazionale accolga supinamente la decisione della ragioneria generale di negare i fondi, gia’ assegnati alla provincia di Messina, per l’alluvione di Giampilieri e Scaletta che due anni fa causo’ 37 morti e per le frane rovinose che hanno coinvolto il comune di San Fratello sui Nebrodi. La solerzia e l’impegno, doverosi e necessari, dimostrati all’indomani della recente tragedia in Liguria, (cinque terre e Genova) e in Lunigiana in Toscana, ci ricordano che servono precise scelte politiche di intervento a difesa e a tutela del territorio in tutta la penisola, da nord a sud senza eccezione alcuna. Non e’ pero’ possibile che per eventi analoghi si utilizzino due pesi e due misure».

Intanto questa mattina il dirigente scolastico del 1° Istituto Comprensivo “Leonardo da Vinci” di Ponte Schiavo, Aldo Violato, ha evidenziato che «avendo appreso l’intendimento di esprimere la massima solidarietà alle popolazioni liguri duramente colpite dalla recente catastrofe e condividendo in pieno le motivazioni che tra l’altro giungono dal primo cittadino, che ha visto le sofferenze degli abitanti di villaggi, che non hanno avuto, da subito, l’attenzione che invece meritavano da parte della comunità nazionale. Motivazioni per lo scarso coinvolgimento dell’opinione pubblica da addebitarsi alle improvvide dichiarazioni, di qualche sconsiderato, che hanno invece avuto largo eco nei mass-media nazionali. Sono certo – continua Violato – che se la pura e tragica verità è venuta alla luce lo si deve all’animata, accorata e decisa difesa che Ella ha da subito messo in atto. Questa scuola che, come tutta la comunità di Giampilieri, ha sofferto in ordinato e religioso silenzio, vuole unirsi alla Sua iniziativa ed esprimere la vicinanza solidale alle popolazioni duramente colpite lo scorso ottobre. Sarebbe opportuno – conclude il dirigente scolastico – organizzare un gemellaggio con un istituto comprensivo di uno di questi paesi e vorremmo, comunque, che tutta l’organizzazione partisse da codesto Comune».

(CORRELATI IN BASSO GLI ARTICOLI SULLA GIORNATA DI IERI)

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