Stromboli, nuovi eventi franosi nell’area della sciara del fuoco

Stromboli, nuovi eventi franosi nell’area della sciara del fuoco

Stromboli, nuovi eventi franosi nell’area della sciara del fuoco

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lunedì 14 Gennaio 2013 - 16:58

Riunione stamane in prefettura per valutare la situazione. Nuovi crolli nelle ultime ore, preoccupazione tra gli abitanti dell’isola. Domani incontro tra i rappresentanti del dipartimento nazionale di Protezione civile, il dipartimento regionale di protezione civile e l'istituto nazionale di geofisica e vulcanologia

Una riunione per fare il punto sull’attivita’ vulcanica dello Stromboli e definire le linee di indirizzo per la gestione dello stato di allerta gia’ dichiarato dal dipartimento nazionale della Protezione civile sabato scorso, si e’ tenuta stamattina in prefettura a Messina. Hanno partecipato il sindaco di Lipari, Giorgianni, il vice comandante provinciale dei vigili del fuoco, Venuti, il dirigente provinciale della Protezione civile Regionale, Manfre’, il responsabile della Protezione civile della Provincia di Messina e i vertici provinciali e locali della Guardia costiera. Si e’ stabilito, informa un comunicato della prefettura, “di tenere costantemente informati i residenti dell’isola le cui abitazioni si trovino a distanza dalla battigia tale da esporli a rischio nell’eventualita’ di onde anomale che potrebbero essere sollevate da distacchi di materiale roccioso dal fianco del vulcano, nonche’ di intensificare l’attivita’ di osservazione e monitoraggio delle attivita’ in corso”. Nei prossimi giorni saranno a Stromboli esperti della Protezione civile nazionale, che opereranno a supporto delle autorita’ locali e del Comune nell’analisi e nel monitoraggio, al fine di seguire tempestivamente l’evolversi della situazione del vulcano dell’isola delle Eolie.

Nelle ultime ore sono stati registrati ben 23 segnali sismici associabili ad eventi franosi localizzati nell’ area della sciara del fuoco. E’ stato anche registrato un segnale continuo di frana. L’ampiezza del tremore e’ su valori medio-alti, con un lieve trend in diminuzione. Anche le esplosioni sono state di ampiezza medio-alta. Ancora una volta nell’isola delle Eolie, dal mare si e’ innalzata una densa nube di vapore acqueo.

I 500 abitanti dell’isola, nonostante le rassicurazione dell’Ingv e della Protezione Civile, che stanno continuamente monitorando la situazione, cominciano ad essere preoccupati. ”Siamo in apprensione – conferma Pier Paolo Cincotta, uno dei residenti – anche perche’ nessuno ci ha spiegato qual e’ effettivamente la situazione e soprattutto come dobbiamo comportarci. Siamo all’oscuro di tutto. Sarebbe importante a questo punto fare una riunione pubblica per dire ai cittadini dell’isola quale pericolo si puo’ correre e, soprattutto, se c’e’ il rischio di un nuovo tsunami, come accaduto nel 2002 quando una frana del costone provoco’ un’onda anomala che investi’ le sette isole dell’arcipelago”.

E il presidente della Regione Siciliana Rosario Crocetta e il dirigente generale del dipartimento regionale di Protezione Civile Pietro Lo Monaco, stanno seguendo con particolare attenzione tramite il dipartimento regionale di Protezione Civile, la situazione dello Stromboli. Crocetta si e’ attivato affinché la situazione venga esaminata in tutte le sue possibili evoluzioni, in un apposito incontro che si svolgerà nella giornata di domani tra i rappresentanti del dipartimento nazionale di Protezione civile, il dipartimento regionale di protezione civile e l’istituto nazionale di geofisica e vulcanologia. Nel corso dell’incontro saranno altresì messe a punto le attività che le varie componenti del sistema di protezione civile dovranno sviluppare sia in occasione dell’attuale situazione di criticità, che in ordinario, atteso che il 31 dicembre e’ scaduta l’ordinanza di protezione civile che delegava i compiti di monitoraggio ed allerta al dipartimento nazionale.

Un commento

  1. CastorinaCarmelo 14 Gennaio 2013 19:16

    Non voglio fare la “CASSANDRA,” però vorrei porvi delle domande circa il nostro destino di cittadini nel caso di un potenziale
    “TSUNAMI” (Onda di porto). Nel caso malagurante ma purtroppo possibile di un cedimento rilevante di una parte del vulcano “STROMBOLI” nella zona della sciarra del fuoco: Grandi onde si infragerebero a raggiera sia nell’isola omonima che sulla costa Siciliana e Calabrese ed anche oltre.
    Bene,qualcuno direbbe scenari apocalittici ai quali nulla possiamo, ma che ne potremmo attenuare la forza distruttiva se adoperassimo quella prudenza architettonica e di edilizia civile
    che il Giappone ormai fa da anni.Per non poter dire dopo….ah se avessimo fatto questo o quello quante vite si potevano…….
    Ma non abbiamo gli occhi a mandorla: Ma invece li abbiamo ricoperti di prosciutto anzi di focaccia e di pitoni………..

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